Responsabilità professionale, arriva il Ddl Gelli: ecco cosa cambia
25/07/2017
Garantire la sicurezza delle cure e recuperare il rapporto di fiducia tra medico e paziente, in modo da deflazionare il contenzioso legale. È questo l’obiettivo del Disegno di Legge sulla responsabilità professionale che porta la firma di Federico Gelli, responsabile Sanità del Partito Democratico. Un testo che si appresta a diventare legge e che promette di “porre un freno al mercato selvaggio delle assicurazioni“.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta:
DIPENDENTI
I dipendenti di una struttura sanitaria, pubblica o privata, saranno responsabili direttamente solo per colpa grave, e dovranno dunque obbligatoriamente assicurarsi; per i casi di “colpa lieve”, invece, continueranno ad essere coperti dall’azienda. La competenza sul tema passerà dalla Corte dei Conti al giudice ordinario, il ché comporterà procedure molto più veloci e, verosimilmente, un aumento dei costi.
COLLABORATORI E OPERATORI SANITARI
Il Ddl prevede l’estensione della copertura personale a tutti gli operatori sanitari delle strutture pubbliche o private. Non solo ai dipendenti, dunque, ma anche ai collaboratori.
LIBERI PROFESSIONISTI
I medici che esercitano la libera professione dovranno assicurarsi non solo per colpa grave, ma “in toto”. Verrà introdotta inoltre la possibilità dell’azione diretta del danneggiato rivolta alla compagnia assicuratrice. Il medico risulterà più tutelato, ma contemporaneamente la compagnia sarà più esposta. È anche previsto che questa non potrà opporre al richiedente eccezioni relative a limitazioni di garanzia presenti nella polizza del suo assicurato, salvo successiva azione di rivalsa nei suoi confronti (il cui esito non sempre è certo). È presumibile che questi due fattori, l’azione diretta e il pagamento integrale a prescindere dalla limitazione delle garanzia, potranno comportare un aumento delle tariffe assicurative.
COPERTURE DELLE STRUTTURE
Ci sono novità anche sul rapporto tra assicurazioni e strutture sanitarie assicurate. Finora l’utilizzo del sistema SIR (per il quale fino al valore della franchigia contrattuale la liquidazione dei danni è delegata alla struttura assicurata), stava contribuendo a tenere sostanzialmente bassi i prezzi delle polizze. Con l’azione diretta, invece, questa innovazione rischia di essere vanificata. La compagnia pagherà per il sinistro e poi si rivarrà eventualmente sulla struttura.
COSTI
Il medico è obbligato ad assicurarsi, ma la singola compagnia non è obbligata ad assicurarlo; il mercato di compagnie disposte ad assicurare a queste condizioni presumibilmente si restringerà e le compagnie rimaste vorranno monetizzare questo rischio aggiuntivo, alzando i prezzi.
COME MUOVERSI
È importante che il medico o l’operatore, una volta scelta la compagnia con cui assicurarsi, si accerti di alcuni fattori: che la polizza riporti una descrizione della sua attività professionale esattamente corrispondente a quella che effettivamente svolge; che la polizza sia a primo rischio e non a secondo rischio; che la retroattività sia adeguata all’anzianità professionale; che la garanzia “postuma” sia presente: spesso infatti la richiesta di risarcimento arriva dopo anni, quando magari il medico è già in pensione per fatti avvenuti quando esercitava.
CONSULENZE PERSONALIZZATE
La materia della responsabilità medica è particolarmente specialistica. Il medico non ha e non può avere una competenza costantemente aggiornata su una materia in continua evoluzione. Il “fai da te” in questo campo non funziona; tantomeno è utile rivolgersi ad un assicuratore generalista. Serve un consulente specializzato, come SanitAssicura. “In questo modo – osserva il consulente Ennio Profeta – il medico avrà una panoramica esaustiva delle coperture assicurative sul mercato nazionale e quindi potrà avere il meglio delle condizioni e i prezzi più bassi offerti dal mercato in quel momento per le sue esigenze specifiche”.
SanitAssicura è la soluzione che fa per te, a disposizione per tutti i clienti Consulcesi Club.
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