Menu
Precedente Successivo

Renzi: “siamo passati da 15 a 60 mln di euro per il pagamento dei contenziosi”

Il premier affronta i deputati per raccontare la “missione compiuta” del suo primo anno e mezzo di governo: “I principali indicatori sono passati dal meno al più”. Smentisce tagli sulla sanità e si dice pronto al “confronto totale” coi medici. Dice “no al reddito di cittadinanza” ma annuncia misure per combattere la povertà

E’ venuto alla Camera a parlare di “rondini” non di gufi. Con l’idea quasi che sia Montecitorio il numero 101 dei teatri in cui raccontare cosa il governo sta facendo, ha fatto e farà. Matteo Renzi affronta il question time, le interrogazioni che gli hanno rivolto i vari gruppi parlamentari, con spirito leggiadro, la voglia di schivare i toni pesanti: “Mi fa piacere parlare di rondini e non di altri uccelli che talvolta abbiamo evocato in modo anche troppo ampio da parte mia. Non sporcherò anche questa assise“, dice in una battuta. […]

Rispondendo alle interrogazioni, Renzi dà la versione del governo, anzitutto sulla Sanità. A Sel che gli contesta che sulla sanità non ci siano “aumenti di risorse“, e anzi che “mancano all’appello 4 miliardi” risponde dicendo che i dati “sono diversi” e “non si sta tagliando“. Tutt’altro: “Nel 2002 erano 75 miliardi di euro, quest’anno sono 100, il prossimo saranno 111“. Si dice  comunque pronto a “ragionare” su “come impiegare questi denari”: “Possiamo fare consultazioni via web e chiedere ai medici. Se c’è da cambiare qualcosa nel provvedimento approvato qualche settimana fa sull’appropriatezza delle cure, siamo pronti a farlo, anche perché non dobbiamo dare l’impressione ai cittadini che si tagliano le cure“. Insomma, “disponibilità totale al confronto”, come al solito. […]

Renzi dice “no al reddito di cittadinanza“, provvedimento bandiera dei Cinque stelle, perché “credo che non sia giusto: il primo dovere è creare lavoro“, ma annuncia “una misura sulla povertà, e in particolar modo contro la povertà infantile, che sarà nella prossima legge di stabilità” e sul quale “spero che potremo lavorare insieme“. Ai grillini contesta i numeri forniti sugli aumenti di spesa di Palazzo Chigi: “E’ falso e tecnicamente smentibile. L’aumento di spesa è legato al fatto che siamo passati da 15 milioni di euro a 60 milioni di euro per il pagamento dei contenziosi legati alle borse di studio dei medici specializzandi. Sulle spese correnti c’è una diminuzione di tre milioni di euro“. Quanto alle auto blu, “sono state ridotte a 15: erano 840 mila euro nel 2013, sono 230 mila nel 2015”.