Anche il Senato ha approvato la legge di Bilancio con 112 voti favorevoli, 67 contrari e un'astensione. Il finanziamento per la sanità nel 2025 è previsto in 136,5 miliardi di euro. Per ridurre le liste d'attesa, sono previsti incrementi nei fondi per l'acquisto di prestazioni da soggetti privati accreditati, con un vincolo di 50 milioni di euro annui per i nuovi Livelli essenziali di assistenza. Gli operatori sanitari potranno restare in servizio fino a 70 anni su base volontaria. Per il nuovo Piano pandemico, sono stanziati 50 milioni di euro per il 2025, 150 milioni per il 2026 e 300 milioni annui dal 2027. Sono previsti aumenti delle indennità per i lavoratori del pronto soccorso, i medici in formazione specialistica e diverse categorie di professionisti sanitari, inclusi medici, infermieri, assistenti sociali e operatori socio-sanitari.
Vediamo nel dettaglio tutte le novità relative al settore sanitario.
Le innovazioni nel settore sanitario
Un focus particolare è stato posto sul rafforzamento dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Le disposizioni della legge Lorenzin sono ora applicabili anche ai dirigenti sanitari dell’agenzia, con il riconoscimento di indennità di esclusività e tutele economiche consolidate. Inoltre, il Servizio Sanitario Nazionale beneficerà di un rifinanziamento progressivo fino a 8,8 miliardi di euro annui dal 2030, con risorse destinate a migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario e incrementare i trattamenti accessori. Per far fronte alla carenza di personale, gli operatori sanitari potranno scegliere di rimanere in servizio fino ai 70 anni.
Un’attenzione particolare è rivolta alla ricerca clinica e all’innovazione tecnologica, con finanziamenti destinati all’acquisizione di apparecchiature biomediche avanzate e allo sviluppo di progetti innovativi. I policlinici universitari non costituiti in azienda riceveranno 4 milioni di euro nel 2025 e 3 milioni annui nel biennio successivo. L’informatizzazione del sistema sanitario proseguirà con la dematerializzazione delle ricette mediche cartacee, garantendo un monitoraggio più efficace delle prescrizioni e l’integrazione dei dati nel Fascicolo sanitario elettronico.
Investimenti per le tariffe sanitarie e i livelli essenziali di assistenza
Il Sistema sanitario nazionale riceverà un significativo potenziamento finanziario per l’aggiornamento delle tariffe massime relative alle prestazioni di riabilitazione ospedaliera, lungodegenza post-acuzie e assistenza per acuti in regime ordinario e diurno. A questo scopo, sono stati stanziati 77 milioni di euro per il 2025 e 1.000 milioni di euro annui a partire dal 2026, ripartiti tra prestazioni post-acuzie e per acuti. Parallelamente, per aggiornare i livelli essenziali di assistenza e le tariffe nazionali delle prestazioni assistenziali, sono stati vincolati 50 milioni di euro annui dal 2025. Questo intervento sarà accompagnato da un nuovo sistema di monitoraggio delle performance regionali, volto a migliorare la gestione e la valutazione dell’assistenza sanitaria.
Miglioramento dell’accesso alle cure e supporto alla disabilità
Per sostenere l’inclusione delle persone con disabilità nello sport amatoriale, sono stati previsti fondi per l’acquisto di ausili, ortesi e protesi avanzate, con una dotazione di 1 milione di euro annui per il triennio 2025-2027. Inoltre, il Fondo per i test di Next-Generation Sequencing, essenziale per la diagnosi di malattie rare, sarà rifinanziato con 1 milione di euro nel 2025, mentre il registro tumori vedrà un incremento graduale di risorse fino al 2027. Anche il poliambulatorio “Montezemolo” riceverà un finanziamento di 5 milioni di euro annui per migliorare i servizi resi al Sistema sanitario nazionale.
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Rafforzamento della mobilità sanitaria e delle attività di pronto soccorso
Le regioni saranno obbligate a stipulare accordi bilaterali per regolare la mobilità sanitaria interregionale e correggere eventuali distorsioni nell’erogazione dell’assistenza. Questi accordi, che coinvolgeranno tutte le regioni con flussi significativi di mobilità attiva o passiva, avranno una validità minima di due anni e saranno sottoscritti entro scadenze prefissate. Contemporaneamente, il personale medico e sanitario operante nei pronto soccorso beneficerà di un incremento delle indennità a partire dal 2025, con ulteriori aumenti previsti per il 2026.
Nuove prospettive per la farmacia dei servizi e il settore dei dispositivi medici
La sperimentazione della farmacia dei servizi sarà prorogata fino al 2025, con una valutazione finale che potrà portare alla stabilizzazione dei nuovi servizi. Per il settore dei dispositivi medici, sarà progressivamente attuato un nuovo sistema di governance, accompagnato dall’adozione di un Programma nazionale di Health Technology Assessment (HTA) e da una nuova classificazione nazionale. Questi strumenti garantiranno un uso più efficiente della tecnologia e un controllo rigoroso della spesa sanitaria, coinvolgendo regioni e produttori in un processo di monitoraggio e valutazione costante.
Incremento delle risorse per le cure palliative e nella lotta al cancro al polmone
A partire dal 2025, il Fondo sanitario nazionale sarà incrementato di 10 milioni di euro annui per supportare le cure palliative, somma aggiuntiva rispetto ai 100 milioni già stanziati. L'obiettivo è migliorare la qualità della vita dei pazienti con patologie gravi attraverso un’assistenza sempre più adeguata. Per sostenere la Rete italiana screening polmonare, sono previsti incrementi di spesa graduali: 0,2 milioni di euro per il 2025, 0,4 milioni per il 2026 e 0,6 milioni per il 2027. Questi fondi consentiranno una diagnosi precoce e una migliore gestione dei pazienti oncologici.
Miglioramenti per medici e professionisti in formazione
Dal 2025-2026, le borse di studio per medici specializzandi aumenteranno sia nella parte fissa (5%) che in quella variabile (50%) per alcune specializzazioni strategiche, con un investimento di 120 milioni di euro annui dal 2026. Inoltre, fino al 2026, gli specializzandi potranno svolgere incarichi professionali presso il Servizio sanitario nazionale e strutture private. Anche le borse di studio per altre professioni sanitarie saranno incrementate con un finanziamento di 30 milioni di euro a partire dal 2025.