Il diabete è una malattia provocatadalla presenza di quantità eccessive di zucchero nel sangue. Quello di tipo 2 è caratterizzato da insulino-resistenza e da un deficit della secrezione di insulina, con conseguente iperglicemia cronica.Interessa oltre il 90% delle persone con diabete ed è una malattia molto diffusa in tutto il mondo, tanto da parlare di una vera e propria epidemia. La sua prevalenza è in continua crescita: in Italia ne soffre circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni di persone.
Diabete mellito di tipo 2: cause e fattori di rischio
In diabete di tipo 2 ha un’origine multifattoriale. Il rischio di sviluppare la patologia aumenta con l’età e in presenza di fattori di rischio come l’obesità, la familiarità e gli stili di vita errati. Per prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2, infatti, è consigliabile adottare uno stile di vita sano. In relazione al movimento, un’attività fisica aerobica di moderata intensità della durata di 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana, associata alla perdita del 10% del peso corporeo, riduce del 60% l’incidenza del diabete di tipo 2.
Camminata veloce, ciclismo o nuoto possono migliorare la sensibilità all'insulina, abbassare i livelli di glicemia e favorire la perdita di peso. Gli esercizi con i pesi o a corpo libero aumentano la massa muscolare, che a sua volta favorisce l'utilizzo del glucosio nel sangue. Anche piccole attività, come fare le scale anziché prendere l'ascensore contribuiscono al controllo glicemico.
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Il ruolo dell’alimentazione
Anche la dieta ha un ruolo essenziale: un’alimentazione ricca di grassi animali aumenta il rischio di sviluppare il diabete, mentre la parziale sostituzione di questi ultimi con acidi grassi insaturi lo riduce (omega 3). È importante limitare gli zuccheri raffinati che causano picchi glicemici e consumare carboidrati complessi come cereali integrali (farro, orzo, riso integrale), che rilasciano zucchero nel sangue più lentamente.
Alimenti come frutta, verdura, legumi e cereali integrali migliorano la risposta insulinica e aiutano a regolare i livelli di glicemia, rallentando l’assorbimento degli zuccheri. Inoltre, è bene preferire grassi sani, come olio evo, frutta secca e avocado, riducendo grassi saturi (carne rossa, burro) e trans (prodotti industriali), per prevenire complicanze cardiovascolari comuni nel diabete. Ridurre il consumo di sale e limitare l’alcol aiuta a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna.
Diabete di tipo 2: l’algoritmo terapeutico ideale
La gestione terapeutica, oggi, mira a ridurre i livelli di glicemia e prevenire le complicanze associate. Le più recenti linee guida e raccomandazioni internazionali suggeriscono approcci personalizzati per il trattamento del diabete di tipo 2. E prestano particolare attenzione al rischio cardiovascolare e alla qualità di vita del paziente.
Per il diabete di tipo 2 esistono diversi trattamenti terapeutici. Come abbiamo visto, la patologia è in gran parte collegata all’obesità e alla sedentarietà. Per questo, la corretta alimentazione, l’attività fisica costante, la gestione del peso, dello stress e del sonno rappresentano i punti cardine del trattamento, spesso in grado di migliorare il controllo glicemico e ridurre la necessità di farmaci.
L’algoritmo terapeutico per il diabete mellito di tipo 2 ha l’obiettivo, dunque, di personalizzare la cura, ottimizzando il controllo glicemico e riducendo il rischio di complicanze. Ogni paziente, infatti, presenta condizioni diverse ed è fondamentale tenere in considerazione sia gli aspetti clinici che quelli legati alla sfera sociale e personale come età, comorbidità, fragilità. Per questo, l'approccio terapeutico è spesso graduale. Si inizia modificando gli stili di vita scorretti: smettere di fumare, monitorare i valori pressori e i valori dei grassi nel sangue (colesterolo LDL e trigliceridi) seguire una sana ed equilibrata alimentazione e mantenere una costante attività fisica. Per poi, progressivamente, passare ai farmaci se e quando è necessario.
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Il corso ECM: le novità terapeutiche nella gestione del diabete mellito di tipo 2
Il corso ECM “L'algoritmo terapeutico del diabete mellito 2” da 2.0 crediti e disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club è curato dal dottor Valerio Renzelli, medico specialista in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo e Research Fellow presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in partnership con l’Associazione Medici Endocrinologi (AME).
Il corso fornisce competenze sulla gestione clinica del paziente diabetico seguendo le recenti linee guida e in relazione alle comorbidità correlate al diabete e alla prevenzione delle complicanze. Negli ultimi anni c’è stata una vera e propria innovazione delle terapie diabetologiche e degli algoritmi terapeutici. Da anni, infatti, i farmaci tradizionali per la cura del diabete mellito (sulfaniluree e glinidi) sono sotto la lente d’ingrandimento per l'elevato rischio di ipoglicemia, soprattutto nel paziente fragile e per l'elevato rischio cardiovascolare.
Gli interessanti risultati che alcuni farmaci appartenenti alla categoria di analoghi di GLP-1 e gliflozine hanno evidenziato negli studi di prevenzione cardiovascolare hanno rivoluzionato l'approccio al paziente diabetico, sempre più orientato ad una maggiore personalizzazione sia della terapia che dei target da ottenere.