Fisioterapisti, al via la stesura del nuovo Codice Deontologico

I lavori per la stesura del nuovo Codice Deontologico dei fisioterapisti prenderanno il via nel mese di dicembre. Ferrante (FNOFI): “Non si tratterà di una revisione del vecchio Codice, redatto nel 2011, ma di un documento nuovo, che risponda alle mutate esigenze di pazienti, professionisti e dell’intero sistema salute”

Sommario

  1. Che cos’è un codice deontologico
  2. I fisioterapisti e l’esigenza di un nuovo Codice
  3. La rivoluzione del sistema-salute
  4. Al via i lavori da dicembre 2024

A dicembre prenderanno il via i lavori per la stesura del nuovo Codice Deontologico dei Fisioterapisti. Ad annunciarlo è Piero Ferrante, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti Italiani (FNOFI). “Uno dei primissimi atti della neo-istituita Commissione straordinaria centrale della FNOFI – spiega il Presidente Ferrante - all’indomani del 15 dicembre 2022, era stato far diventare codice deontologico di tutte le fisioterapiste e tutti i fisioterapisti italiani il codice approvato nel 2011 da A.I.F.I., allora associazione maggiormente rappresentativa. Non era un mero atto burocratico, ma consentiva immediatamente a tutti gli Ordini territoriali di poter utilizzare, nell’azione di tutela e promozione della professione, di uno strumento condiviso da un’ampia parte della comunità professionale”. 

Che cos’è un codice deontologico

“Il codice deontologico è uno dei tre pilastri fondamentali, che insieme al percorso formativo e al profilo professionale individuano chi è il professionista, cosa fa e dove esso indirizza se stesso e la sua attività sia per le persone a cui si rivolge e sia verso la società stessa. Avevamo urgente bisogno di adottare un codice e ben consci che appena la struttura dell’ente si sarebbe consolidata, il codice sarebbe stato un tema da affrontare nel modo più rispettoso e completo possibile”, aggiunge Ferrante. Il codice deontologico, insieme al profilo professionale e all’ordinamento didattico del corso di laurea, rappresenta, per la legge 42/1999, uno dei pilastri su cui poggia il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie. Si tratta di un documento che elenca tutte le regole di condotta – non una mera lista delle regole - alle quali un gruppo professionale deve attenersi nell'esercizio della propria professione.Tali norme si ispirano all'etica e alla morale che, di norma, evolvono in base ai cambiamenti socioculturali in atto. Ed è proprio per questo che i codici deontologici necessitano di costanti variazioni ed aggiornamenti. “Fin dalla elezione del nuovo Comitato Centrale della FNOFI, nel maggio del 2023, eravamo ben consapevoli che il nostro Codice Deontologico necessitava di una attenta revisione - continua Ferrante -. Ma, allo stesso tempo, eravamo altrettanto consci della delicatezza con cui avremmo dovuto condurre questo lavoro. Pertanto, abbiamo atteso che i tempi fossero maturi. Ed ora lo sono”.

I fisioterapisti e l’esigenza di un nuovo Codice

“Dal 2011, anno a cui risale il Codice Deontologico dei Fisioterapisti Italiani attualmente in uso, ad oggi, il mondo della Sanità ha subito numerosi cambiamenti. Una vera e propria rivoluzione è subentrata, senza alcun dubbio, nel periodo della pandemia da Covid-19, che ha imposto una revisione dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria pubblica. Nel tempo, dal 2011 ad oggi, il mondo della Sanità ha subito numerosi cambiamenti, anche grazie al PNRR che ha seguito le esigenze emerse dalla pandemia e reso necessari nuovi modelli. In questi tredici anni è cambiato tutto intorno a noi, e non solo a causa del Covid si sono introdotti nuovi modelli e percorsi di cura. Rendendo necessaria una sanità che veda anche la casa di ognuno, luogo di cura e riabilitazione - aggiunge il Presidente della FNOFI –. Una Sanità che offra a tutti i cittadini la possibilità di usufruire di una rete di servizi ben radicata a livello territoriale, dal Nord al Sud della Penisola, senza distinzioni. Quindi non più ospedalocentrica - aggiunge il Presidente della FNOFI – ma vicina al paziente”. 

Leggi anche

La rivoluzione del sistema-salute

Ai bisogni di salute mutati di una popolazione sempre più anziana e affetta da una o più malattie croniche vanno aggiunti i cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie in Sanità, come la telemedicina, la teleriabilitazione e l’uso dell’intelligenza artificiale. “Tutti questi mutamenti hanno coinvolto anche la professione sanitaria del fisioterapista - racconta Ferrante -, imponendo una revisione di uno dei pilastri fondamentali che guida il suo operato, ovvero il codice deontologico. Considerando l’enorme portata del cambiamento in atto siamo consci che il lavoro di stesura del nuovo codice deontologico non sarà né semplice, né di breve durata”. 

Leggi anche

Al via i lavori da dicembre 2024

“Da dicembre ci dedicheremo a questo arduo compito che non si concretizzerà in una rivisitazione del Codice esistente, ma in una stesura ex novo, che rispecchi il nuovo Fisioterapista, un professionista del futuro che già opera nel presente - evidenzia Ferrante-. La stesura del nuovo Codice sarà un’opera corale - assicura il Presidente della FNOFI - coinvolgerà i professionisti, i territori, attraverso i diversi Ordini locali di appartenenza, ed anche le altre professioni sanitarie, soprattutto quelle con cui condividiamo degli ambiti di intervento e con le quali abbiamo già intrapreso un proficuo dialogo per migliorare sinergie e collaborazioni. Una sfida difficile, ma nello stesso tempo affascinante alla quale il fisioterapista non intende sottrarsi, né ora, né in futuro”, conclude Ferrante.

Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

Argomenti correlati