Il miglioramento delle cure e dell’assistenza sanitaria che una comunità è in grado di mettere in atto nel complesso, sono da sempre, e oggi più che mai, legate ai continui progressi nei campi dell’innovazione tecnologica e della ricerca medico-scientifica, e come queste due sono poi effettivamente integrate nei servizi assistenziali.
Viene da sé che l’aggiornamento continuo dei medici e degli altri operatori sanitari gioca in questo processo di innovazione e potenziamento un ruolo cruciale, divenendo, come sintetizza il Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario, “requisito indispensabile per svolgere l’attività professionale” in quanto questa consiste nel “garantire la migliore cura e assistenza possibili”, ci ricorda il codice di deontologia medica.
L’educazione continua in medicina (ECM)
A ribadire l’importanza della formazione continua nel settore Salute è stato il DLgs 502/1992 (integrato dal DLgs 229/1999 e implementato a partire dal 2002) che ne sancisce l’obbligatorietà per medici e professionisti sanitari. La regolamentazione e il controllo del sistema ECM è affidato alla Commissione Nazionale per la Formazione Continua, costituita presso Age.Na.S (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Questa ha un mandato triennale e vede il Ministro della Salute come suo presidente. Se anche per il triennio corrente 2020-2022, il fabbisogno formativo prevede il conseguimento di 150 crediti ECM, a seguito della pandemia da Covid-19, con il Decreto Legge n.77 del 17 luglio 2020, per tutti i professionisti sanitari che hanno continuato a svolgere la propria attività nel periodo emergenziale viene riconosciuta una riduzione di un terzo del proprio fabbisogno formativo individuale. È bene infine ricordare che a partire dal 2019, è responsabilità del singolo professionista sanitario la gestione del proprio percorso formativo, compresi esoneri ed esenzioni.L’acquisizione dei crediti ECM
Le metodologie formative disponibili per l’acquisizione dei crediti formativi sono molteplici: si va dai corsi RES (o residenziali) e consistenti in lezioni frontali, inclusi eventi come seminari, workshops e tavole rotonde, a quelli FAD (formazione a distanza, sia sincrona che asincrona e attraverso cui è possibile adempiere all’obbligo ECM anche totalmente) o di FSC (formazione sul campo) che si caratterizza per effettuare formazione nel contesto lavorativo del discente e può avvenire per esempio in sala operatoria, ambulatorio o reparto. Sono inoltre riconosciute soluzioni di formazione Blended (dove più modalità sono state attivate), e le attività di formazione individuale (che non possono superare il 20% del totale dei crediti richiesti), come può essere la ricerca scientifica, il tutoraggio individuale, la formazione individuale all’estero e l’autoformazione.Gli obiettivi formativi della formazione ECM
I 38 obiettivi formativi perseguibili dai i corsi di formazione e individuati nel Manuale di accreditamento per l'erogazione di eventi ECM possono essere racchiusi in tre macro-aree:- quelli di carattere tecnico-professionale, volti all’acquisizione di competenze e conoscenze tecnico-professionali specifiche della professione
- gli obiettivi formativi di processo, individuabili nei corsi dedicati “a promuovere il miglioramento della qualità, efficienza, efficacia, appropriatezza e sicurezza degli specifici processi di produzione delle attività sanitarie”
- quelli di sistema, volti al potenziamento delle attività e delle procedure dei servizi sanitari