Infermieri: come avviarsi alla libera professione

La libera professione dell’infermiere: in cosa si traduce e quali sono le principali informazioni da conoscere se si vuole intraprendere.

Sommario

  1. I vantaggi della libera professione
  2. Gli svantaggi e le sfide della libera professione in infermieristica
  3. Come avviene l’avviamento della libera professione? Aspetti Fiscali e Amministrativi
  4. Polizza assicurativa e gestione del lavoro e dell’attività
  5. Anche il marketing e la promozione fanno la loro parte
  6. Non sottovalutare mai la normativa e la deontologia professionale

Sin dai tempi del Covid-19 ma anche prima, la figura dell'infermiere libero professionista ha acquisito sempre maggiore importanza, offrendo opportunità di lavoro indipendente in settori come l'assistenza domiciliare, le cliniche private, le strutture di riabilitazione e l'assistenza a persone con disabilità o malattie croniche. 

L'infermiere libero professionista è un operatore della salute autonomo che offre servizi assistenziali a pazienti, famiglie o strutture sanitarie. Il suo lavoro include una vasta gamma di prestazioni: dalla cura di persone malate o anziane a domicilio, alla gestione delle patologie croniche, alla prevenzione e riabilitazione. La libera professione consente agli infermieri di gestire autonomamente il proprio tempo, scegliendo i pazienti o le strutture con cui collaborare, oltre che di diversificare le proprie competenze e le aree di intervento.

I vantaggi della libera professione

La libera professione offre numerosi vantaggi, tra cui la flessibilità, l’autonomia, la crescita professionale e il guadagno che si traduce nella possibile organizzazione dei propri orari di lavoro e gestione dei pazienti in maniera autonoma e ancora la possibilità di scelta dei propri clienti e di stabilire piani assistenziali personalizzati.La libera professione permette di acquisire nuove competenze, partecipare a progetti innovativi e costruire una rete di collaborazioni professionali e può portare a un guadagno maggiore rispetto al lavoro dipendente, anche se è importante considerare i costi e le responsabilità connessi.

Gli svantaggi e le sfide della libera professione in infermieristica

Non mancano delle sfide come quelle riguardanti la gestione delle responsabilità fiscali, rischi economici, l’isolamento professionale. L'infermiere libero professionista, infatti, deve occuparsi personalmente degli adempimenti fiscali, previdenziali e assicurativi e accettare l’incertezza nel flusso di entrate, che dipende dal numero di pazienti e contratti acquisiti. 

Prima di intraprendere la libera professione, è necessario avere una solida formazione infermieristica e rispettare i requisiti previsti dalla legge. 

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Come avviene l’avviamento della libera professione? Aspetti Fiscali e Amministrativi

Una volta completata la formazione e ottenuta l'abilitazione, l'infermiere deve affrontare una serie di adempimenti burocratici per avviare la libera professione. Questo include la registrazione fiscale, l'organizzazione della contabilità e la gestione delle proprie finanze. Il primo passo per diventare un infermiere libero professionista è l’apertura della partita IVA. Questo è un codice identificativo fiscale obbligatorio per chi intende svolgere un’attività professionale in modo autonomo. È possibile optare per il regime forfettario, che prevede agevolazioni fiscali per chi ha un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro, o il regime ordinario, più complesso ma indicato per chi prevede ricavi maggiori.

All'atto dell'apertura della partita IVA, è necessario scegliere il Codice Ateco, che identifica il tipo di attività svolta. Per l'infermiere libero professionista, il codice Ateco è generalmente 86.90.29, che comprende "Altri servizi paramedici indipendenti nca" e include le prestazioni infermieristiche a domicilio e in strutture sanitarie private.

Gli infermieri liberi professionisti sono tenuti a iscriversi alla Gestione Separata INPS, che garantisce la copertura previdenziale e pensionistica. L'aliquota contributiva è stabilita annualmente e viene calcolata in percentuale sul reddito imponibile. È importante versare regolarmente i contributi previdenziali per garantire la copertura sanitaria e maturare i diritti pensionistici.

Un aspetto essenziale della libera professione è la gestione della contabilità e la corretta emissione delle fatture. Gli infermieri devono emettere fatture per ogni prestazione erogata, indicando dettagli come il tipo di servizio offerto, il costo e l’eventuale applicazione dell’IVA. I liberi professionisti in regime forfettario sono esenti dall’applicazione dell’IVA, ma devono comunque inserire nelle fatture la dicitura relativa all’esenzione.

È consigliabile rivolgersi a un commercialista per la gestione degli adempimenti fiscali, la dichiarazione dei redditi e il pagamento delle imposte.

Polizza assicurativa e gestione del lavoro e dell’attività

La legge impone agli infermieri liberi professionisti di sottoscrivere una polizza di responsabilità civile professionale, che copre eventuali danni causati durante l’esercizio della professione. La polizza RC professionale è obbligatoria e serve a tutelare il professionista in caso di errori, negligenza o omissioni che possano arrecare danni ai pazienti. L’organizzazione del lavoro come libero professionista richiede una buona capacità gestionale, non solo per quanto riguarda la contabilità e gli aspetti fiscali, ma anche per la programmazione delle attività, la gestione dei pazienti e il marketing dei propri servizi.

Uno dei principali aspetti da curare nella libera professione è la ricerca dei pazienti. Tra i metodi più comuni vi è l’intramontabile passaparola, le collaborazioni con strutture sanitarie private e la pubblicità online. 

Il passaparola tra pazienti e familiari è spesso il modo più efficace per acquisire nuovi clienti. Inoltre, molti infermieri liberi professionisti lavorano in collaborazione con cliniche, centri di riabilitazione o case di riposo, che possono fornire un flusso costante di pazienti. Creare un sito web o una pagina sui social media per promuovere i propri servizi può essere un ottimo modo per raggiungere nuovi clienti. Prendere parte a convegni o eventi di settore, entrare in associazioni professionali o costruire una rete di contatti con altri professionisti della salute può aiutare a creare opportunità di collaborazione e crescita.

Tra le tante incognite, vi è anche quella riguardante il fatto che gli infermieri liberi professionisti devono gestire autonomamente il proprio calendario lavorativo, cercando di conciliare le esigenze dei pazienti con i propri impegni. Un'efficace organizzazione del tempo è fondamentale per evitare sovraccarichi di lavoro o, al contrario, periodi di inattività.

Stabilire le proprie tariffe è una parte importante della libera professione. Le tariffe devono essere adeguate al mercato, ma anche in linea con le competenze e l’esperienza del professionista. È possibile concordare con i pazienti contratti scritti, che stabiliscono le modalità e la durata dell’assistenza, oltre che i compensi, per evitare malintesi e tutelare entrambe le parti.

È consigliabile consultare sempre un avvocato o un consulente del lavoro al riguardo. 

Un altro aspetto fondamentale è la gestione del rapporto con i pazienti. L'infermiere libero professionista deve essere in grado di comunicare in modo efficace, fornendo informazioni chiare e comprensibili riguardo alle cure, ai trattamenti e alle modalità di intervento. L'empatia e la professionalità sono qualità indispensabili per instaurare un rapporto di fiducia con il paziente e la sua famiglia.

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Anche il marketing e la promozione fanno la loro parte

È possibile promuovere i propri servizi ed è anche essenziale per crescere come libero professionista. Per questo risulta molto utile creare un piano di marketing che includa un sito che presenti i servizi offerti, le qualifiche, le esperienze e le tariffe e che utilizzi strategie di Search Engine Optimization (SEO) e pubblicità online per migliorare la visibilità sui motori di ricerca e attrarre nuovi clienti. 

Fondamentale è, inoltre, creare una presenza attiva su piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn per condividere informazioni utili sulla salute e promuovere il proprio lavoro. 

Non sottovalutare mai la normativa e la deontologia professionale

Oltre agli aspetti fiscali e organizzativi, è fondamentale che l’infermiere libero professionista rispetti le norme etiche e deontologiche della professione, che sono definite dal Codice Deontologico degli Infermieri e regolamentate dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche. Quest’ultimo stabilisce i principi etici e comportamentali che devono guidare l'operato dell'infermiere. Tra questi, i principali riguardano il rispetto della dignità umana, la tutela della salute, il segreto professionale, la formazione continua.

L'infermiere libero professionista è legalmente responsabile delle proprie azioni professionali. È quindi importante rispettare i protocolli clinici e operare sempre all'interno del proprio ambito di competenza, evitando di assumere responsabilità che spettano ad altre figure professionali, come medici o fisioterapisti.

Avviarsi alla libera professione come infermiere è un percorso che richiede preparazione, competenza e una gestione accurata degli aspetti burocratici e fiscali. Tuttavia, offre anche notevoli vantaggi in termini di flessibilità, crescita professionale e indipendenza. Ha la possibilità di personalizzare il proprio lavoro, creare una rete di clienti e collaboratori e ottenere maggiori soddisfazioni economiche e personali rispetto al lavoro dipendente. Tuttavia, è fondamentale affrontare questo percorso con la giusta preparazione, seguendo tutte le normative e gestendo con attenzione l'organizzazione del lavoro e la propria crescita professionale.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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