Infezioni nosocomiali e correlate all’assistenza, le novità dal punto di vista legale

Intervista al Prof. Livio Pietro Tronconi, docente Medicina Legale Università Europea di Roma

Sommario

  1. Professore, può spiegare quali sono i principali tipi di infezioni, in particolare nell'ambito medico-legale?
  2. Riguardo alla responsabilità professionale e alla legge Gelli, come si colloca questa distinzione?

Le infezioni nosocomiali sono quelle acquisite direttamente in ospedale mentre quelle correlate all’assistenza comprendono un processo dinamico che coinvolge diverse fasi del trattamento e dell’assistenza, anche al di fuori dell’ospedale. Questa distinzione ha implicazioni medico-legali importanti, soprattutto per la responsabilità professionale regolata dalla legge Gelli, che prevede criteri distinti per l’ambito civile e penale. Ne abbiamo parlato con il professor Livio Pietro Tronconi, docente Medicina Legale Università Europea di Roma.

Professore, può spiegare quali sono i principali tipi di infezioni, in particolare nell'ambito medico-legale?

Nel contesto medico-legale, le infezioni si sono evolute nella loro interpretazione, soprattutto per quanto riguarda la distinzione tra infezioni nosocomiali e infezioni correlate all’assistenza. Tuttavia, sul piano giuridico si tende ancora a usare questi termini come sinonimi, quando in realtà dovrebbero essere intesi in modo distinto. Le infezioni nosocomiali rappresentano una realtà più "statica" e si riferiscono a infezioni acquisite in ospedale; al contrario, le infezioni correlate all'assistenza implicano una visione più dinamica e sono legate al processo assistenziale nel suo complesso. Questa differenza potrebbe richiedere un ripensamento anche dal punto di vista degli oneri probatori in ambito medico-legale, per passare da un approccio statico a uno che rifletta la complessità e la dinamicità delle cure.

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Riguardo alla responsabilità professionale e alla legge Gelli, come si colloca questa distinzione?

La legge Gelli (legge n. 24/2017) ha introdotto una regolamentazione che opera su due fronti: penale e civile. Tuttavia, nell’ambito delle infezioni correlate all’assistenza, le controversie tendono a essere trattate prevalentemente in sede civile, dato il volume crescente dei contenziosi che riguardano queste casistiche. Ormai, le cause per infezioni correlate all’assistenza superano il 30% dei casi portati alla nostra attenzione. Ritengo che la legge Gelli abbia stabilito un quadro chiaro per la gestione delle responsabilità, ma anche in questo ambito vi è una necessità di interpretare l’onere della prova in modo più dinamico, considerando il processo assistenziale nel suo complesso.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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