La Camera ha approvato all'unanimità un ordine del giorno al decreto n.69/2023 che rappresenta un passo molto importante per i medici ex specializzandi che non avevano ricevuto un trattamento economico adeguato durante la formazione post-laurea. Il nuovo decreto di Salute, MEF e Innovazione Tecnologica sul Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è stato approvato nell'ultima seduta della Conferenza Stato-Regioni. Nonostante il rinnovo del contratto per la dirigenza medica e sanitaria 2019-2021 non sia ancora avvenuto, l'incontro tra le parti ha contribuito a chiarire le posizioni e ha stimolato ulteriori discussioni a settembre. Il decreto PA bis è diventato legge dopo l'approvazione del Senato, includendo importanti misure sanitarie.
Medici ex specializzandi, approvato all’unanimità odg alla Camera
La Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità un ordine del giorno al decreto n.69/2023 che rappresenta un cambiamento significativo per i medici ex specializzandi. Questi medici non avevano ricevuto un trattamento economico adeguato durante gli anni di formazione post-laurea. Secondo il primo firmatario dell'ordine del giorno, il deputato Nazario Pagano (Fi), presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, questa approvazione è un "grande successo" che risolve una questione lungamente dibattuta e garantisce giustizia ed equità a migliaia di medici.
Con questo voto, la Camera dei Deputati ha impegnato il governo ad estendere l'applicazione della borsa di studio a tutti i medici iscritti ai corsi di specializzazione tra il 1983 e il 1991, che non avevano ricevuto alcun compenso per il loro lavoro durante quegli anni. Questa decisione è stata influenzata da una sentenza della Corte di Giustizia europea del 2022, che ha chiarito la questione e imposto all'Italia di adeguarsi.
C'è anche un'altra categoria di medici specializzandi che ha richiesto giustizia nel corso degli anni: quelli che hanno frequentato la scuola di specializzazione in medicina tra il 1994 e il 2006. Questi medici avevano ricevuto l'indennità di base, ma non tutte le altre retribuzioni accessorie. Di conseguenza, erano stati sottopagati rispetto a quanto avrebbero dovuto ricevere legalmente, e anche loro vantano una differenza retributiva significativa. Il deputato Pagano ha assicurato che si occuperà anche di questa questione una volta che riprenderanno i lavori parlamentari.
Soddisfatta Consulcesi, da oltre 20 anni in prima linea a tutela del diritto dei medici ex specializzandi coinvolti nella vicenda, che intravede un nuovo momento di svolta per il contenzioso. “La prima importante notizia – commenta il Presidente Massimo Tortorella – è che in Parlamento si sia riappropriato del suo ruolo, in questi anni lasciato invece ai tribunali. C’è una forte e chiara volontà politica, da parte di questo Esecutivo, di porre fine a questa ingiustizia”.
Via libera in Stato-Regioni al FSE
Grazie all'approvazione dell'ultima seduta della Conferenza Stato Regioni prima della pausa estiva, il nuovo decreto di Salute, Mef e Innovazione tecnologica sul Fascicolo sanitario elettronico (FSE) è andato in porto. Questo decreto stabilisce i dati sanitari che saranno inclusi nella versione 2.0 del FSE, nonché chi sarà responsabile di inserirli e chi potrà accedervi per la consultazione. Il Fascicolo sanitario elettronico conterrà la storia clinica dell'assistito e la sua situazione attuale nota. Gli operatori sanitari potranno consultarne il contenuto anche in situazioni di emergenza durante l'accesso a una struttura sanitaria.
Le Regioni hanno dato il loro consenso riguardo ai contenuti indicati nell'articolo 3 "Contenuti del FSE" dello schema di decreto, ma hanno anche raccomandato una rapida adozione di un successivo decreto che ampli i contenuti stessi. Questo ampliamento avverrà al fine di considerare i documenti clinico-sanitari, già resi disponibili da alcune Regioni e Province Autonome, che riguardano l'erogazione dell'assistenza territoriale e la gestione dei pazienti cronici/fragili. Alcuni esempi di questi documenti sono il Piano di Assistenza Individuale (PAI) e i Piani di cura personalizzati, i Piani terapeutici, le schede paziente relative all'assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale, nonché la documentazione dei percorsi nascita. Questo decreto dovrebbe inoltre prevedere la possibilità per altre professioni sanitarie di accedere al FSE a fini di cura, limitatamente alle informazioni necessarie per svolgere le loro mansioni e per la durata del processo di cura stesso.
Contratto medici, se ne riparla a settembre
Nonostante il rinnovo del contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021 non abbia ancora avuto successo, l'incontro di tra le parti è risultato utile per chiarire le posizioni e ha dato slancio alla riunione prevista per il prossimo settembre. Il presidente di Aran, Antonio Naddeo, ha commentato positivamente l'incontro, affermando che si è discusso in particolare dei servizi di guardia, dell'indennità di esclusività nel part-time e del patrocinio legale. Riguardo a quest'ultimo punto, Aran ha mostrato disponibilità ad accogliere le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali. Le trattative riprenderanno il 5 settembre.
Il Segretario Nazionale di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, ha dichiarato che nonostante le polemiche degli ultimi giorni, la trattativa per il rinnovo contrattuale dei medici, dirigenti sanitari e veterinari sta procedendo. Ha evidenziato un clima collaborativo e aperto da parte di Aran durante l'ultima seduta prima della pausa estiva. Durante l'incontro, sono stati analizzati i punti del contratto che finora non erano stati approfonditi, e sono stati ribaditi i punti principali sostenuti da Anaao Assomed, tra cui l'orario di lavoro, le guardie e la reperibilità, la corretta distribuzione dei fondi, le relazioni sindacali e la formazione e aggiornamento.
Decreto PA bis, il provvedimento è legge.
L'assemblea del Senato ha dato l’ok al decreto PA bis, il quale era stato precedentemente approvato dalla Camera dei Deputati. Il provvedimento è dunque legge. All'interno del testo sono presenti diverse misure di rilevanza nel settore sanitario. Tra queste vi sono: l'aumento dell'età massima consentita per i direttori sanitari delle aziende ospedaliere e delle strutture sanitarie locali, portandola dagli attuali 65 a 68 anni; l'introduzione di norme transitorie che regolano i requisiti per l'accesso ai concorsi per le posizioni dirigenziali chimiche, valide fino al 31 dicembre 2025; la cancellazione delle disposizioni riguardanti la permanenza nei ruoli delle figure dirigenziali amministrative, professionali e tecniche del Servizio sanitario nazionale; l'istituzione di una nuova normativa per il processo elettorale degli organi dell'ordine degli psicologi e l'adattamento delle strutture sanitarie di emergenza in vista del Giubileo del 2025.