Intolleranze alimentari: quali sono i sintomi più comuni?

Quali sono i sintomi più comuni delle intolleranze alimentari più diffuse come celiachia, gluten sensitivity e intolleranza al lattosio? Guarda il film formazione della serie "Gusto è salute " e scopri come suggerire ai pazienti intolleranti cosa mangiare e come combinare gli alimenti sicuri in modo sano e gustoso

Sommario

  1. La soglia di tolleranza al glutine: celiachia e gluten sensitivity
  2. La celiachia: diagnosi, sintomi più frequenti e terapia
  3. Intolleranza ai lattosio: principali sintomi, diagnosi e terapia
  4. Il film formazione
  5. Il corso ECM “Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio”

Oggi si parla moltissimo di reazioni “avverse” al cibo. È opportuno, però, precisare che esiste una differenza tra allergie alimentari ed intolleranze alimentari. Le prime possono essere igE mediate - ed innescano un processo immunitario rispetto all’alimento - o non igE mediate. Ad ogni modo, si basano su una reazione immunologica anomala. Le intolleranze alimentari, invece, dipendono dalle caratteristiche dell’alimento oppure dalle caratteristiche della persona.

La soglia di tolleranza al glutine: celiachia e gluten sensitivity

La celiachia è una patologia autoimmunitaria, mentre la gluten sensitivity è una patologia che ancora deve essere ben delineata.

Il glutine è presente in tutte le farine di largo consumo e, di conseguenza, nella dieta di tutti i giorni. Non si forma in riso, mais, avena, tapioca, amaranto, miglio, quinoa, grano saraceno, teff e sorgo.

La soglia di tolleranza al glutine è una soglia individuale e può provocare:

  • celiachia sintomatica: una patologia autoimmunitaria che impone l’astensione a vita dal glutine;
  • celiachia asintomatica: spesso la persona non sa di essere celiaca, apparentemente “tollera” i sintomi. Lo scopre accidentalmente nel corso di di altri esami;
  • gluten sensitivity: richiede l’astensione temporanea del glutine stesso.

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La celiachia: diagnosi, sintomi più frequenti e terapia

La celiachia è una malattia caratterizzata da una reazione autoimmunitaria al glutine che provoca la disostruzione progressiva dei villi intestinali per malassorbimento. Non è causata esclusivamente dal glutine ma da fattori ambientali e genetici: è tra le malattie genetiche più frequenti. L’incidenza in Italia è molto alta (1:100). È stato calcolato che nella popolazione italiana il numero totale di celiaci si aggiri intorno ai 600.000, contro i 200 mila ad oggi diagnosticati. Risulta, quindi, fortemente sotto diagnosticata. Ogni anno, vengono diagnosticate 10mila nuovi pazienti con un incremento del 10%.

La diagnosi è clinica, può essere sierologica – positività agli anticorpi specifici della celiachia - istologica o genetica. La biopsia intestinale per diagnosticare la malattia è un esame fondamentale solo in età adulta e non in età pediatrica. Le nuove guida europee prodotte di recente dalla Società Europea di Gastroenterologia Pediatrica, infatti, stabiliscono che la diagnosi possa essere fatta senza necessità della biopsia intestinale, che indubbiamente è più impegnativa per i bambini, in presenza di una positività agli anticorpi confermata.

I sintomi e le manifestazioni cliniche della celiachia possono essere:

  • intestinali: diarrea, stipsi o arresto di crescita nei bambini dopo lo svezzamento;
  • extra intestinali: debolezza, anemia, cefalea, stanchezza, depressione;

Secondo il New England Journal of Medicine, esistono ben 55 patologie correlate alla celiachia o ad una forte sensibilità al glutine, tra cui: diabete di tipo 1, sindrome del colon irritabile, osteoporosi, tiroidite, anemia, dermatite. Disturbi neurologici associati come ansia, emicrania, autismo, epilessia e neuropatia ed anche una maggiore incidenza di infertilità e aborti spontanei.

Ad oggi, l’unica terapia possibile è l’eliminazione degli alimenti contenenti glutine dalla dieta

Intolleranza ai lattosio: principali sintomi, diagnosi e terapia

L’intolleranza al lattosio è legata alla presenza dello zucchero lattosio all’interno di latte e derivati animali. È l’insieme dei sintomi che possono presentarsi per l’incapacità di digerire il lattosio che è il principale zucchero contenuto nel latte. È causata da una carenza di lattasi, l’enzima che scinde il lattosio in zuccheri semplici ed è necessario, appunto, per la sua corrette digestione.

L’incidenza è molto comune in età adulta, senza differenze tra i due sessi. In Europa del Sud sfiora il 70%: significa che 7 persone su 10 sono intolleranti, una percentuale molto alta tra ispanici ed ebrei.

I sintomi più frequenti dell’intolleranza al lattosio, che insorgono da 30 minuti a poche ore dopo l’ingestione di latte e latticini sono:

  • dolore e crampi addominali diffusi;
  • gonfiore e tensione intestinale;
  • meteorismo, flatulenza;
  • diarrea con feci acquose e acide.

Per diagnosticare un’intolleranza al lattosio, è necessario effettuare esami di laboratorio:

  • analisi delle feci;
  • Breath test all’idrogeno o test del respiro: consiste nella determinazione dell'idrogeno contenuto nel respiro a digiuno e dopo aver assunto una soluzione contenente 10-20 grammi di lattulosio sciolti in 100 ml di acqua.
  • test genetico: indica l’attività lattasica.

La terapia per l’intolleranza al lattosio consiste in una dieta a ridotto contenuto di lattosio, iniziando da quelli a che ne contengono di più (latte e derivati di origine animale, formaggi freschi) in modo da valutare la soglia di intolleranza individuale. È disponibile anche la lattasi in compresse che, ingerita prima di consumare l’alimento contenente lattoso, aiuta nella sua digestione

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Il film formazione

Il film-formazione della serie “Gusto è Salute coniuga la buona cucina con la salute. La dottoressa Serena Missori e lo chef Vissani eseguono ricette per gli intolleranti buone, gustose e sane. In tutti I  supermercati, infatti, troviamo intere sezioni dedicate al cibo per gli intolleranti: senza glutine, senza latte e derivati, senza lattosio. Questi prodotti confezionati, però, spesso non soddisfano il palato e non sono nutrienti e sani come dovrebbero. Il medico, quindi, può suggerire soluzioni facilmente reperibili e che rispecchino le esigenze nutrizionali degli intolleranti. E dare indicazioni su cosa mangiare, ma anche come combinare gli alimenti sicuri e come cucinarli senza limitarsi a fornire l’elenco dei cibi vietati e ammessi.

Il corto, infatti, fornisce informazioni precise su cosa e su come mangiare in caso di intolleranze alimentari con alternative golose, gustose ma, soprattutto, sane che aiuteranno i pazienti a capire come mangiare bene con gusto.  

Il corso ECM “Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio”

Al film-formazione della serie “Gusto è Salute” è correlato il corso “Celiachia, gluten sensitivity ed intolleranza al lattosio” da 3 crediti ECM presente sulla piattaforma Consulcesi Club. Il Responsabile Scientifico è la dottoressa Serena Missori, endocrinologa, diabetologa ed esperta in Nutrizione Funzionale Biotipizzata. Il corso fornisce una panoramica di tutte le intolleranze alimentari più frequenti con indicazioni sulla diagnosi, la sintomatologia e la cura.

Di: Viviana Franzellitti

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