Si ringraziano per il contributo:
- Prof.ssa Prof.ssa Giulia Carla Marchetti, Professore Ordinario di Malattie Infettive,Università degli Studi di Milano, Direttore Clinica delle Malattie Infettive, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, membro SIMIT
- Dott.ssa Elisa Suardi, Dirigente Medico UO Malattie Infettiva, San Paolo, ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, membro SIMIT
Influenza
Patologia
L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus a RNAdella famiglia degli Orthomyxoviridae.Esistono quattro tipi di virus influenzale: A, B, C e D. La maggior parte delle infezioni umane è causata dai tipi A e B. Le persone maggiormente a rischio di sviluppare forme gravi di influenza sono la popolazione anziana e pediatrica, le donne in gravidanza e i soggetti che presentano patologie croniche. Le complicanze comprendono polmonite, miocardite ed encefalite, e possono essere fatali.
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In questa Guida, realizzata in collaborazione con SIMIT, i dettagli sui nuovi vaccini 2024: dall'influenza al Covid-19, con il virus sinciziale, il vaiolo delle scimmie e la febbre dengue.
Dimensione del problema
Le epidemie annuali provocano circa un miliardo di casi di influenza in tutto il mondo,3 -5 milioni di casi di malattia grave e da 290.000 a 650.000 decessi per cause respiratorie. Secondo ECDC(Centro Europeo per il controllo delle Malattie) ogni anno, in Europa, si verificano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e 15.000/70.000 cittadini europei muoiono ogni anno per cause associate all'influenza.
Vaccinazione
Per coprire i diversi ceppi circolanti contemporaneamente, i vaccini antinfluenzali non contengono solo un singolo ceppo influenzale, ma sono quadrivalenti (QIV)con due ceppi A e due ceppi B. Sono disponibili vaccini inattivati sia adiuvati che non adiuvati, oltre a una formulazione ad alto dosaggio; è disponibile anche un vaccino vivo attenuato somministrato con spray intranasale e autorizzato per l’utilizzo in persone di età compresa trai 2 e i 18 anni (con le controindicazioni valide per tutti i vaccini vivi attenuati).
In Italia la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito, ogni anno in stagione epidemica,alle persone con più di 60 anni, alle donne in gravidanza enelpost-parto, ai ricoverati in lungodegenza, alle persone con malattie croniche/ condizioni di immunodepressione, ad alcune categorie di lavoratori come personale sanitario e socio-sanitario, forze di poliziae vigili del fuoco, allevatori o chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue. È raccomandata anche ai bambini nella fascia di età 6 mesi-6 anni (per le indicazioni complete, si rimanda al Piano nazionale di Prevenzione vaccinale –PNPV- vigente).
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Covid-19
Patologia
Il virus SARS-CoV-2 (SevereAcuteRespiratorySyndrome CoronaVirus-2) è un ceppo di coronavirus identificato per la prima volta nel dicembre 2019 a livello umano. COVID-19 (CoronaVirusDisease-malattia da coronavirus-19) è la malattia causata data da tale virus.
I sintomi sono molto variabili, e la malattia può decorrere in modo pauci/asintomatico oppure può presentarsi consintomi (anche aspecifici) quali febbre, tosse, mal di gola,debolezza, astenia, mialgie,vomito e/o diarrea. I casi più gravi possonopresentarsi con polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto e altre complicazioni, tuttepotenzialmente mortali.
Dimensione del problema
In molti Paesi dell’Unione Europea si è registrato un aumento dei casi registrati a partire dall’estate 2024. In Italia, dall’inizio della pandemia, sono stato segnalati 27.124. 880 casi di infezione confermata da Sars-CoV-2, e 196.355 decessi. Nella settimana che va dal 19 al 25 settembre di quest’anno ci sono stati 11.164 casi, in aumento del 31,5% rispetto alla settimana precedente.
Vaccinazione
Da settembre di quest’anno è attiva la campagna vaccinale anti- COVID-19, che si avvale di vaccini adattati alla variante JN.1.Il vaccino approvato da EMA e AIFA e attualmente disponibile è un vaccino a mRNA (Comirnaty). Una dose di vaccino annuale (che ha valenza per 12 mesi) viene offerta attivamente alle persone di età pari o superiore a 60 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle donne in gravidanza o nel post partum (comprese le donne in periodo di allattamento), a operatori sanitari, studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione, e persone dai 6 mesi ai 59 anni di etàcon condizioni che aumentino il rischio di forme gravi di Covid-19.La vaccinazione è però disponibile gratuitamente anche per coloro che non rientrano nelle categorie a rischio, ed è fortemente raccomandata a familiari e caregiver di soggetti fragili.
Virus respiratorio sinciziale (RSV)
Patologia
Il virus respiratorio sinciziale (RSV) può causare infezioni acute del tratto respiratorio. Ne esistono 2 sottotipi antigenici, A e B, e diversi clades. L’infezione colpisce più spesso i bambini nei primi due anni di vita, con casi più gravi (bronchioliti, insufficienza respiratoria) nei primi 6 mesi di vita e nei soggetti anziani/con comorbidità.
Dimensione del problema
Secondo l’Oms, RSV provoca globalmente 64 milioni di infezioni annue e 160.000 decessi. In Italia, durante la stagione appena trascorsa (inverno 2023-2024), RSV ha rappresentato il 16% di tutti i campioni positivi per virus respiratori sottoposti a monitoraggio.
Nei Paesi temperati l’infezione da RSV raggiunge il picco di incidenza tra novembre e aprile.
Vaccinazione
A partire da ottobre di quest’anno, per i neonati è indicata l’immunizzazione passiva attraverso l’utilizzo di un anticorpo monoclonale (Nirsevimab): è prevista di norma una sola dose, ma per i bambini più fragili per patologia è prevista un’ulteriore dose durante l’inverno successivo.
Nel 2023 sono stati autorizzati i primi due vaccini contro RSV: uno ricombinante-adiuvato, per le persone >60 anni di età e per le persone tra i 50 e i 59 anni a rischio di complicanze, e un vaccino non adiuvato utilizzabile anche nelle donne in gravidanza tra la 24° e 36°settimana di gestazione.
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Mpox o Vaiolo delle Scimmie
Patologia
Il virus del vaiolo delle scimmie (MpoxV) è un Orthopoxvirus, dello stesso genere del virus del vaiolo. Esistono due clade geneticamente distinti: clade I (Africa centrale, bacino del Congo), clinicamente più severo, con maggiore trasmissibilità umana e maggiore letalità, e clade II (diffuso in Africa occidentale, e responsabile dell’outbreak verificatosi in Europa nel 2022).La trasmissione dell’infezione da persona a persona si verifica tramite contatto stretto con qualcuno che presenti un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie, mediante il contatto faccia a faccia, pelle a pelle, bocca a bocca o bocca a pelle, compreso il contatto sessuale. I sintomi comprendono solitamente una sindrome simil-influenzale con febbre, brivido, artromialgie e un rash con lesioni che evolvono in vescicole, pustole e croste.
Dimensione del problema
Globalmente MPXV clade I e II circolano in diversi Paesi, e dall’inizio del monitoraggio nel 2022 sono stai registrati 106.310 casi confermati di MPXV in 123Paesi, e 234 decessi. I due Paesi con il maggior numero dicasi rimangono Repubblica Democratica del Congo e Burundi. Nell’ agosto 2024 è stato riportato in Svezia il primo caso importato di Mpox dovuto MPXV clade Ib in Europa. Ad oggi, però, non sono stati riportati altri casi in Europa.
Vaccinazione
EMA ha raccomandato di utilizzare per l’immunizzazione da Mpox un vaccino di terza generazione contro il vaiolo (MVA-BN), basato su una forma attenuata del virus vaccinico vivo Ankara modificato, non replicante. La vaccinazione può essere offerta a persone di età superiore ai 18 anni ad elevato rischio di infezione, come personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM),transgender, bisessuali.
Dengue
Patologia
La febbre dengue è una zoonosi causata da un virus a RNA, endemica in molti Paesi tropicali e subtropicali e trasmessa all’uomo da zanzare del genere Aedes aegypti e Aedes albopictus. La malattia può decorrere in modo asintomatico, oppure possono comparire dei sintomi che normalmente comprendono febbre, cefalea, artromialgie, nausea e vomito, ed è possibile anche lo sviluppo di un rash.
La febbre emorragica, potenzialmente fatale, rappresenta una possibile complicanza della seconda infezione con Dengue virus, come conseguenza dell’esposizione degli anticorpi non neutralizzanti a un sierotipo virale diverso dal precedente, con lo sviluppo di una vera e propria tempesta citochinica e successiva drammatica disfunzione della coagulazione.
Dimensioni del problema
Dall’inizio del 2024 sono stati riportati più di 13 milioni di casi di dengue in tutto il mondo e più di 8500 decessi, con la maggior parte dei casi registrata in Brasile, seguito da Argentina e Messico. Dengue non è endemica in Europa, ma quando le condizioni ambientali divengono favorevoli e il vettore sopravvive, è possibile la trasmissione locale dell’infezione.
In Italia, nel corso del 2024, sono già stati 129 casi autoctoni di Dengue.
Vaccinazione
Dei due vaccini autorizzati, DENGVAXIA e QDENGA, solo quest'ultimo è commercializzato in Italia, con possibilità di utilizzo nell'ambito della medicina dei viaggi. Si tratta di un vaccino a virus vivo attenuato diretto contro i sierotipi virali 1,2, 3 e 4 e utilizzabile a partire dai 4 anni di età. Può essere somministrato a chi si recherà in una zona endemica, indipendentemente dallo stato sierologico del viaggiatore.
L’ OMS ne raccomanda l’utilizzo in bambini e adolescenti dai 6 ai 16 anni di età che vivono in un cosiddetto hotspot Dengue, cioè in un’area che presenta un'epidemia di dengue di durata maggiore a 30 giorni.