In seduta con un serial killer: come riconoscere psicopatologie estreme

Sai individuare i sintomi e prevenire i segnali di psicopatologie estreme come i disturbi dissociativi di personalità? Il film formazione "Echoes" racconta come nascono omicidi e violenze

Un uomo affetto da un serio disturbo di personalità dialoga allo specchio con il suo alter-ego per cercare di ricostruire l'omicidio della sua fidanzata uccisa misteriosamente. In questo scontro tra le sue due e più personalità affiorano i ricordi in forma di flashback nascosti nel suo inconscio. E, lentamente, svelano la vicenda allo spettatore in un crescendo di tensione emotiva.

È questa la trama del Film Formazione “Echoes”, cortometraggio diretto da Andrea La Mendola e offerto da Consulcesi Club. Il film ha vinto numerosi premi in importanti rassegne internazionali come il “Santa Monica Film Festival” e i “Los Angeles Movie Awards”. Il cortometraggio “Echoes” è collegato al corso FAD di Consulcesi Club “Nella mente dell'assassino: psicopatologia degli omicidi seriali” (ed.2024) da 6.0 crediti ECM. Per aiutare i professionisti sanitari a decifrare la personalità dell’assassino, il corso delinea gli elementi ricorrenti e caratteristici dei serial killer ed i quadri psicopatologici di riferimento, a partire da una breve analisi dei casi più noti.

Stalking, violenze e femminicidi

La violenza sulle donne, nel nostro paese, è un problema quotidiano, continuo e strutturale. In Itali violenze, maltrattamenti, atti persecutori e stalking contro le donne assumono dimensioni da vero e proprio allarme sociale.

Un omicidio per essere definito femminicidio deve presentare due elementi: il contesto relazionale tra il colpevole e la vittima e le motivazioni che muovono l’omicida: gelosia, dominio, possesso). Maturano, quindi, in un ambiente familiare o affettivo e l’autore è spesso marito-partner o un ex partner.

Nel film formazione “Echoes” si sottolinea l’importanza di diagnosticare efficacemente i disturbi dissociativi. Medici e professionisti sanitari hanno un ruolo fondamentale e strategico: individuare e prevenire sintomi e segnali di un pericoloso stato patologico che può sfociare in feroci atti di violenza.

Il profilo psicologico del serial killer

Criminologi e psicologi sono d’accordo nell’affermare che, di solito, il comportamento di un serial killer può essere la conseguenza di un grave trauma, o una serie di esperienze traumatiche vissute in infanzia o in giovane età in ambito familiare ed extrafamiliare.

Alcuni assassini hanno subito maltrattamenti psicologici e fisici, abusi sessuali, e altre esperienze traumatiche. Altri, invece, possono essere semplicemente predisposti alla violenza, che è presente in loro fin dalla nascita.

Parlare di serial killer presume affrontare il tema delle psicopatologie e in particolare della psicopatia, il disturbo mentale della personalità con caratteristiche antisociali che si può riscontrare più di frequente negli assassini. L’individuo psicopatico è descritto come: intelligente, razionale e tranquillo, incapace di provare empatia e senso di attaccamento agli altri, così come vergogna o rimorso per le proprie azioni. È inaffidabile e incapace di amare. Risulta, infatti, freddo e indifferente ai sentimenti di fiducia e gentilezza e ha relazioni sessuali vissute in modo impersonale.

Come riconoscere segnali allarmanti

Di fronte agli innumerevoli e quotidiani episodi di violenza sulle donne, i medici psicologi possono fare tanto per la prevenzione di questo fenomeno riconoscendo manifestazioni e segnali d’allarme di psicopatologie estreme che, se non trattate in modo adeguato, possono provocare tragedie.

Le spie di un malessere psicologico che può sfociare in soprusi verso le donne sono: isolamento, umiliazione, accuse ingiustificate, colpevolizzazione, scoppi d’ira, percosse, minacce.

Più in generale, sono stati ipotizzati alcuni segni premonitori del comportamento di un omicida quali: isolamento sociale, difficoltà di apprendimento, comportamento irregolare, problemi di autocontrollo e con le autorità, attività sessuale precoce e bizzarra, ossessione per il fuoco, il sangue e la morte.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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