Ogni anno il 12 marzo si celebra la Giornata Europea di Sensibilizzazione contro la Violenza nei confronti dei Medici e degli Operatori Sanitari. Istituita nel 2020, questa giornata mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sul crescente fenomeno delle aggressioni nei confronti dei professionisti sanitari e sulle misure di prevenzione e protezione disponibili. La sicurezza dei professionisti sanitari è un tema di primaria importanza, affrontato con specifiche leggi contro la violenza sanitaria, l'istituzione dell'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza, e strumenti di protezione legale per i sanitari.
L'Osservatorio Nazionale sulla sicurezza dei lavoratori sanitari
Per monitorare e contrastare il fenomeno delle aggressioni ai danni del personale medico e sanitario, è stato istituito l'Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e Sociosanitarie. Fondato nel 2022 presso il Ministero della Salute, ha il compito di raccogliere e analizzare dati sugli episodi di violenza ai danni dei professionisti sanitari, monitorare gli eventi a rischio e promuovere misure di prevenzione, diffondere buone pratiche per la sicurezza dei sanitari, inclusa la formazione sulla gestione dei conflitti, sorvegliare l'attuazione delle misure di sicurezza, inclusa la videosorveglianza. L'Osservatorio coinvolge rappresentanti di ministeri, ordini professionali, sindacati e istituzioni sanitarie per garantire un'azione coordinata a tutela del settore.
Le sanzioni legali per le aggressioni ai professionisti sanitari
L'aumento delle aggressioni ai medici e sanitari ha portato all'introduzione della Legge 14 agosto 2020, n. 113, che prevede specifiche sanzioni legali per la violenza contro i medici. Le principali disposizioni includono la reclusione da 4 a 16 anni per lesioni gravi ai danni di operatori sanitari, l'aumento delle pene per minacce, violenze o resistenze contro il personale sanitario e l'introduzione della procedura d'ufficio per i reati di violenza contro i sanitari, senza necessità di denuncia da parte della vittima. Queste misure mirano a tutelare il diritto dei professionisti sanitari a lavorare in un ambiente sicuro, scoraggiando comportamenti violenti e garantendo giustizia alle vittime.
Il 14 novembre 2024 il Ddl contro le violenze al personale sanitario è diventato legge. Il testo introduce l’arresto in flagranza differita per le aggressioni ai danni di operatori sanitari e il rafforzamento delle pene per i reati di danneggiamento di strutture sanitarie, con sanzioni severe in caso di violenza e minacce.
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Come proteggersi legalmente in caso di aggressione
Se sei un medico o un operatore sanitario vittima di aggressione, è fondamentale denunciare immediatamente l'accaduto alle autorità competenti, come Polizia, Carabinieri o Direzione Sanitaria. Richiedere assistenza legale attraverso gli ordini professionali o le associazioni di categoria è un passo cruciale per garantire una tutela adeguata. Segnalare l'episodio all'Osservatorio Nazionale contribuisce al monitoraggio e alla prevenzione di future aggressioni. Inoltre, in caso di necessità, è possibile accedere a supporto psicologico per affrontare eventuali traumi subiti. Essere consapevoli dei propri diritti in caso di aggressioni ai medici è fondamentale per affrontare in modo efficace situazioni di crisi e ottenere la giusta tutela.
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Risorse e supporto per i professionisti sanitari in situazioni di crisi
Oltre alle misure legali, esistono diverse risorse a supporto del personale sanitario vittima di violenza. Gli sportelli di ascolto e assistenza legale, disponibili presso ordini professionali e sindacati, offrono consulenze specifiche. I corsi di formazione sulla gestione del conflitto, organizzati da enti sanitari e istituzioni, aiutano a prevenire situazioni di rischio. Programmi di supporto psicologico sono disponibili per affrontare il trauma post-aggressione, mentre i piani di sicurezza ospedaliera includono sistemi di videosorveglianza e presidi di sicurezza per migliorare la protezione degli operatori sanitari. La tutela della sicurezza dei professionisti sanitari è un obiettivo primario per le istituzioni e per l'intero settore sanitario. Conoscere le leggi, denunciare gli episodi di violenza e accedere alle risorse disponibili sono passi fondamentali per contrastare questo grave fenomeno.