Triennio ECM in scadenza per i professionisti sanitari

Il 31 dicembre 2022 è prevista la scadenza per l’accumulo di crediti ECM per la formazione professionale di medici e operatori sanitari. Manca davvero pochissimo per evitare di incorrere in sanzioni e mettersi in regola.

Sommario
  1. Troppo tardi? La FAD come soluzione 
  2. Cosa rischia chi non accumula abbastanza crediti ECM? 
  3. Dedicarsi alla formazione continua è semplice, l’importante è decidersi 
Il tempo stringe per i professionisti sanitari che non sono in regola con l’acquisizione dei crediti ECM per la formazione continua.   Il 31 dicembre prossimo, infatti, è il termine ultimo per accumulare abbastanza crediti formativi che attestino la volontà del professionista sanitario di voler acquisire nuove conoscenze, per essere sempre al passo con le ultime novità in ambito sanitario. Se c’è, infatti, una lezione che il periodo pandemico ci ha impartito, è proprio questa: non farsi mai trovare impreparati in caso di emergenza e armarsi. Ma qual è l’arma più potente che possiamo acquisire? Di certo, la conoscenza!   Nuove conoscenze, abilità e attitudini utili, uniti a una pratica costante, competente ed esperta sul campo possono fare la differenza all’interno del nostro Sistema Sanitario Nazionale, apportando qualità e competenza nell’assistenza dei pazienti e nel rapporto con essi.    

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  È per questo che si parla di formazione sanitaria intendendo l’insieme delle attività che sono finalizzate ad acquisire, migliorare, incrementare le abilità cliniche, ma anche tecniche e manageriali degli operatori sanitari, i quali sono chiamati e assoggettati a stare al passo con il progresso scientifico e tecnologico. Soltanto così, si potrà garantire alla collettività un esercito di professionisti sanitari capaci di garantire efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza delle cure necessarie.  

Troppo tardi? La FAD come soluzione 

  Pensarci adesso potrebbe essere troppo tardi? Non ancora. Fino al 31 dicembre 2022, gli operatori sanitari hanno la possibilità di regolarizzare la loro posizione con diverse modalità di formazione continua. Oltre alla classica modalità di formazione in presenza, i 150 crediti totali richiesti nel triennio in scadenza possono essere acquisiti tramite la cosiddetta FAD.   La formazione a distanza prevede diverse tipologie di approccio, quali: e-book, film-formazione, corsi interattivi e corsi multimediali. Proprio questa è l’offerta messa a punto da Consulcesi Club che ha fatto un ulteriore passo in avanti: verificare in ogni momento la propria formazione tramite provider, per mezzo del sistema più trasparente esistente, nel totale rispetto della privacy: la tecnologia blockchain.   In tal modo, i discenti possono dedicarsi alla formazione dove, quando e come vogliono e riacquistare il gusto di imparare o affinare la propria conoscenza, senza lo stress dell’accumulo crediti.  

Cosa rischia chi non accumula abbastanza crediti ECM? 

  Chi non è in regola al 31 dicembre rischia sanzioni fino alla sospensione. Era già nell’aria da diverso tempo e gli avvertimenti nel corso di questi mesi non sono mancati. Adesso è certezza: il professionista sanitario non in regola con i crediti ECM, previsti nel triennio 2020-2022, potrà incorrere in sanzioni da parte dell’Ordine della professione sanitaria d’appartenenza.   L’ultimo chiaro appello agli operatori sanitari, riportato dalla testata giornalistica Sanità Informazione, è stato ribadito da Salvatore Amato, presidente OMCeO Palermo, il quale spiega: “È già da tempo che l’Ordine dei medici di Palermo invia messaggi ai colleghi per spingerli a mettersi in regola con l’obbligo formativo ECM. Insieme alla nota – continua Amato – abbiamo inviato sia la Comunicazione 153 della Federazione degli Ordini, la quale ricordava la nota del Cogeaps, e due delibere della Commissione Nazionale ECM, con cui veniva data la possibilità ai medici di spostare i crediti formativi agli anni precedenti. Era compresa anche la delibera che conferiva un bonus di 30 crediti a tutti i colleghi che hanno prestato servizio durante la pandemia. In una delle note viene anche citata la possibilità, per gli anni a venire, per tutti coloro che faranno la direzione scientifica di congressi o relazioni, di poter trasformare l’attività convegnistica in crediti formativi”, conclude Amato.   Partite le lettere del Cogeaps indirizzate alle Federazioni di tutta Italia con le posizioni di ogni singolo professionista sanitario rispetto all’obbligo formativo ECM, in scadenza il prossimo dicembre, dunque anche gli Ordini si sono messi in moto per chiarire che i professionisti sanitari devono obbligatoriamente dedicarsi alla formazione professionale continua.  

Dedicarsi alla formazione continua è semplice, l’importante è decidersi 

  Decidere di dedicarsi alla formazione continua è il primo passo per riuscire a mettersi in regola. Tutto il nostro SSN ci tiene ad essere qualitativamente alto. Nel progetto ECM, infatti, a vario titolo sono coinvolti moltissimi soggetti, quali: il Ministero della Salute, la Commissione nazionale per la formazione continua, le Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano, gli ordini e collegi professionali, gli organizzatori di eventi formativi d'interesse per il progetto E.C.M., i professionisti sanitari cui è destinata l'offerta formativa, le società scientifiche, le associazioni professionali, le organizzazioni sindacali. A loro si associano tutti i Provider che si dedicano al funzionamento dell’offerta formativa e al miglioramento delle competenze, già acquisite o da acquisire.   Consulcesi Club che, da sempre, è accanto ai professionisti sanitari ha pensato e ideato un servizio che possa essere – anche in questo caso – pronto a supportare i professionisti sanitari, rendendo semplice la loro formazione e prevedendo diverse modalità di formazione e diverse tipologie di FAD.  

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Di: Redazione Consulcesi Club

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