Sottoscritta un’ipotesi di Accordo collettivo nazionale tra la Struttura interregionale sanitari convenzionati (SISAC), Federfarma e Assofarm. Questo rinnovo della convenzione, atteso da 26 anni, regola i rapporti tra il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e le farmacie italiane, coinvolgendo circa 19.000 farmacie private e 1.700 pubbliche. La firma del preaccordo, avvenuta il 20 dicembre, rappresenta un passo avanti fondamentale, in quanto aggiorna il quadro normativo per includere le innovazioni degli ultimi anni, come prenotazioni mediche, vaccini, diagnostica e telemedicina, ridefinendo il ruolo della farmacia come presidio polifunzionale di prossimità.
Un traguardo condiviso dalle istituzioni e dai professionisti
La firma del preaccordo ha visto la collaborazione di numerosi attori istituzionali e del settore sanitario. Il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, ha espresso piena soddisfazione, e ha sottolineato il contributo del ministro della Salute Orazio Schillaci e del presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità Marco Alparone. Cossolo ha definito la nuova convenzione uno strumento chiave per superare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, consolidando il modello della farmacia italiana come eccellenza europea. Luca Pieri, presidente di Assofarm, ha celebrato questo risultato come una vittoria di lunga data per le farmacie comunali italiane, riconoscendo il ruolo innovatore delle farmacie.
Farmacia dei Servizi: sperimentazione e prospettive future
Un elemento cardine dell’intesa è la proroga della sperimentazione della “Farmacia dei Servizi”, rifinanziata dalla Legge di Bilancio 2025. Entro il 30 settembre 2025 saranno valutati i risultati della sperimentazione per stabilizzare i nuovi servizi erogati dalle farmacie. Questa iniziativa mira a rafforzare la vicinanza del sistema sanitario alle comunità, promuovendo l’accessibilità a prestazioni professionali avanzate e integrando ulteriormente il ruolo delle farmacie nel percorso di cura del paziente, in particolare per la prevenzione e la gestione delle malattie croniche.
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Un modello di farmacia all’avanguardia in Europa
Con la nuova convenzione, le farmacie italiane si posizionano come centri di riferimento socio-sanitari, capaci di offrire assistenza sanitaria equa e accessibile. Il rinnovo integra le modalità di dispensazione dei farmaci e di erogazione dei servizi, consolidando un modello che unisce innovazione e radicamento sul territorio. Il segretario generale di Assofarm, Francesco Schito, ha evidenziato come il mutamento di considerazione da parte di Governo e Regioni verso le farmacie sia stato frutto di un lungo percorso di credibilità e impegno. Questo accordo sancisce un cambiamento storico, ponendo le farmacie italiane come protagoniste di un sistema sanitario più vicino alle persone.