Un recente spot pubblicitario ha riacceso i riflettori sui divorzi e gli effetti che hanno sui bambini. “Certamente utile a riportare l’attenzione sul tema famiglia – commenta Stefano Lagona, psicologo e psicoterapeuta, docente di diversi corsi Consulcesi in materia di mental health – ma sicuramente ‘migliorabile’ dal punto di vista psicologico perché tende a trasmettere una visione colpevolizzante nei confronti della coppia che si separa e soprattutto emerge un sentimento di responsabilità nella bambina protagonista, che è poi quello che la porta a tentare un ricongiungimento tra i genitori”. Tutto l’opposto di quello che si dovrebbe fare insomma, conclude lo specialista, “e che difatti i professionisti della salute mentale tentano di fare quando chiamati ad intervenire nei casi di separazione”.
In occasione della Giornata mondiale della salute mentale 2023 (celebrata ogni anno il 10 ottobre), e di fronte al crescente numero di divorzi, Consulcesi e il dottor Lagona propongono ai camici bianchi un nuovo corso di formazione dedicato proprio alla famiglia, al “ruolo dell’educazione e alle conseguenze psicologiche del divorzio”.
Come infatti raccontano gli ultimi dati Istat relativi al 2021, in Italia si registra un incremento pressoché continuo delle separazioni, “in particolare di quelle conflittuali”, con un +31,7% di divorzi consensuali presso i Tribunali.
“Se il divorzio di una coppia genitoriale di per sé non va considerato come un episodio traumatico all’interno del percorso di vita di un bambino, lo diventa quando questo processo separativo non è gestito nella maniera migliore da parte della coppia”, riflette Lagona. Come ricorda infatti l’esperto anche nel corso di formazione, “la separazione di due genitori è un processo che necessita di elaborazione, tempo e a volte di sostegno da parte di un esperto, per le possibili ripercussioni a livello sociale, affettivo ed emotivo sul bambino di oggi e sull’adulto che sarà”.
La famiglia che cambia
“Considero la psicoterapia una “terapia laica”: cioè che non può poggiarsi su un’unica dimensione del concetto, come ad esempio sull’idea di famiglia che si aveva in Italia 50 o 60 anni fa (ma anche meno) ma deve necessariamente seguire quelle che sono le dimensioni sociali con le quali si confronta”, spiega Lagona, che non a caso apre il suo ebook partendo da Claude Lévi-Strauss. Secondo l’antropologo e filosofo francese infatti, “la famiglia non è un fenomeno puramente naturale, ma è innanzitutto un prodotto della società e della cultura, qualcosa di artificiale, un’invenzione sociale”, che di conseguenza vivrà cambiamenti strutturali e relazionali influenzati in primis dalla società in cui si sviluppa.
Così Lagona nell’ebook ripercorre l’evoluzione della famiglia nell’ultimo secolo di storia, con un focus dedicato all’Italia dal ventennio fascista alle trasformazioni avvenute dagli anni Settanta in avanti, per proporre un’analisi della rimodulazione delle regole e degli equilibri dentro e attorno al nucleo familiare. Si va dalla visione monolitica di famiglia che si aveva fino a qualche anno fa alle varie tipologie di famiglie che vanno via via assumendo una propria configurazione all’interno della società, per analizzare i mutamenti nel rapporto tra genitori e adolescenti, ma non solo. Una parte fondamentale del corso è infatti riservata alla scuola. Come ribadisce infatti Lagona, questa istituzione, “insieme alla famiglia, rappresenta il cardine educativo agli affetti, alle emozioni e alla sessualità dei giovani”.
L’alleanza professionista-scuola per rafforzare l’educazione affettiva ed emotiva
Secondo l’esperto se, anche sotto la spinta della pandemia da Covid-19, è aumentata e sta aumentando la consapevolezza tra la popolazione sull’importanza del benessere psicologico e dell’aiuto da parte dei professionisti anche in assenza di una psicopatologia, e come confermano anche i dati sulle richieste per il bonus psicologo, ancora molto si deve fare per aumentare tra genitori, docenti e le altre figure vicine ai giovani in crescita, la comprensione dell’educazione affettività e alle emozioni.
“Anche in Italia finalmente lo psicologo è entrato nelle scuole ed è ormai una presenza fissa in sempre più istituti – afferma Lagona – cambiando anche leggermente, in positivo, il suo ruolo”. Sempre più infatti secondo lo specialista, questa figura professionale sta ampliando il suo raggio d’azione: “Prima generalmente considerato un sostegno agli studenti, oggi questo specialista supporta i docenti e coinvolge sempre più le famiglie”, continua ancora il responsabile scientifico del corso “Famiglia: il ruolo dell’educazione e le conseguenze psicologiche del divorzio”.
Ma sull’educazione all’emozione e all’affettività bisogna puntare molto di più, e a partire dalla scuola primaria, afferma lo psicologo. “È fondamentale insegnare a decodificare le proprie emozioni e quelle degli altri. E di questo ce ne rendiamo conto non soltanto quando guardiamo alle ripercussioni di separazioni e divorzi sui rapporti interpersonali, ma anche purtroppo dai drammatici episodi di cronaca che ogni giorno ci vengono raccontati dai media e che vedono protagonisti giovani e giovanissimi”.
L’educazione affettiva in Italia
Come ricorda ancora Lagona più approfonditamente nel corso, in Italia l’educazione affettiva, come anche quella alla sessualità, è un concetto relativamente nuovo. “C’è ancora un’intera generazione che è cresciuta in istituzioni scolastiche in cui non si dava la giusta, se non alcuna, importanza a questi aspetti; quindi a meno che non si abbia avuto la fortuna di nascere e crescere in una famiglia particolarmente attenta, è facile capire perché ancora molti adulti oggi abbiano ancora gravi mancanze rispetto a queste soft skills fondamentali”.
“In una società, mutevole e complessa – conclude allora Lagona – è fondamentale l’aggiornamento e la formazione continua da parte dei professionisti della salute al fine di individuare i nuovi bisogni della popolazione che da queste evoluzioni prendono forma, a partire proprio dai bambini, in quanto gli adulti di domani”.
Il corso, da 4.5 crediti ECM, è rivolto a tutti i professionisti del settore Salute che vogliono capire meglio l’evoluzione dei modelli familiari e dei rispettivi stili educativi, in riferimento ai cambiamenti del contesto sociale. Oltre all’approfondimento sulle situazioni di divorzio con le possibili conseguenze psicologiche sui figli, dal mobbing parentale alla sindrome da alienazione parentale, il corso propone infine schede utili all’educazione sessuale, secondo quanto stabilito dall’OMS.