Le ambizioni di COP29 

In vista della COP29 sono tanti gli incontri e le ambizioni che vengono ribaditi, ideati sulla carta e da realizzare come impegno internazionale degli Stati. Combattere la crisi climatica significa salvare il Pianeta e preservare la nostra salute. Iniziare ad agire è urgente.

1 Agosto 2024, 07:00

Le ambizioni di COP29 

La COP 29, prevista per il 2024 a Baku, rappresenta un momento cruciale per la futura direzione delle politiche climatiche globali. Dopo il vertice G7 in Puglia, dove i leader mondiali hanno discusso l’accelerazione della decarbonizzazione, l’attenzione si concentra ora su come tradurre queste ambizioni in azioni concrete durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. 

Quali sono i dichiarati obiettivi COP29? 

Le azioni da perseguire sono molteplici, ma gli obiettivi sono stati dichiarati e riguardano certamente la revisione degli NDC (Contributi Determinati a Livello Nazionale). Gli NDC sono i piani climatici nazionali presentati dai Paesi membri per ridurre le emissioni di gas serra. Per la COP29, uno degli obiettivi principali sarà incentivare i Paesi a presentare piani più ambiziosi e dettagliati, tenendo conto delle nuove tecnologie e delle capacità finanziarie migliorate. Questo è fondamentale per mantenere l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. 

Un altro importante obiettivo è l’eliminazione del carbone come fonte di energia. Questa transizione, sebbene complessa, è vista come indispensabile per ridurre drasticamente le emissioni di CO2. I Paesi del G7 hanno già espresso l’intenzione di accelerare questa fase di uscita dal carbone, sottolineando la necessità di supporti economici per facilitare questa transizione nei paesi in via di sviluppo. 

Rimane fermo il punto sull’espansione delle energie rinnovabili, come anche previsto dal PNRR, che sarà al centro dei negoziati. La promozione di tecnologie come il fotovoltaico e l’eolico, insieme all’innovazione nell’idrogeno verde, rappresenta una delle strade principali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. La collaborazione internazionale e gli investimenti in ricerca e sviluppo saranno cruciali per abbattere i costi e aumentare l’efficienza delle tecnologie rinnovabili. 

Parallelamente alla mitigazione, sarà dato risalto alle strategie di adattamento per i Paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Questo include investimenti in infrastrutture resilienti, gestione delle risorse idriche e protezione degli ecosistemi. Il supporto finanziario e tecnico ai paesi in via di sviluppo sarà essenziale per costruire capacità di adattamento. 

Sfide e Opportunità 

La COP 29 dovrà affrontare diverse sfide, tra cui la necessità di superare le divergenze politiche tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. L’equità climatica e il finanziamento della transizione energetica saranno temi delicati da negoziare. Tuttavia, le opportunità sono enormi, soprattutto in termini di innovazione tecnologica e cooperazione internazionale. 

La conferenza rappresenterà anche un momento decisivo per valutare i progressi compiuti dai paesi rispetto agli impegni presi a Parigi nel 2015. I risultati di COP 29 avranno un impatto significativo sulle future politiche climatiche e sulla capacità del mondo di affrontare la crisi climatica con urgenza ed efficacia. 

In sintesi, COP 29 si propone di essere un punto di svolta nelle politiche climatiche globali, con l’obiettivo di accelerare l’azione climatica attraverso ambiziosi piani nazionali, eliminazione del carbone, promozione delle energie rinnovabili e rafforzamento delle strategie di adattamento. 

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Quali presupposti per riuscire ad agire? 

Per affrontare efficacemente le sfide climatiche e ambientali urgenti, i leader del G7 dovranno dimostrare una forte ambizione su cinque priorità fondamentali: 

  1. Impegno climatico ambizioso: i Paesi del G7 devono implementare il Global Stocktake adottato alla COP 28 di Dubai, stabilendo contributi nazionali determinati (NDC) ambiziosi per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C. Devono fissare obiettivi per eliminare i combustibili fossili entro il 2040, puntando a ottenere il 100% dell’energia da fonti rinnovabili e migliorare significativamente l’efficienza energetica. Inoltre, è cruciale abbandonare definitivamente il carbone all’inizio degli anni 2030 e sviluppare piani per eliminare tutti i combustibili fossili.
  1. Attuazione del quadro globale per la biodiversità. E’ essenziale implementare rapidamente il Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal (GBF), adottando strategie e piani d’azione per conservare e gestire efficacemente almeno il 30% delle aree terrestri, delle acque interne e delle aree marine e costiere entro il 2030.
  1. Finanziamenti per il clima e la natura: i Paesi del G7 devono aumentare i finanziamenti per il clima e la biodiversità, fissando un nuovo obiettivo collettivo di finanziamento adeguato per supportare i paesi più vulnerabili. È necessario attuare gli obiettivi finanziari del GBF, in particolare il Target 19a, aumentando le risorse finanziarie internazionali per la biodiversità dai paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo.
  1. Affrontare la crisi climatica e della biodiversità: occorre integrare la lotta contro la crisi climatica e la perdita di biodiversità in tutti i settori socioeconomici, garantendo una transizione inclusiva verso sistemi agricoli e alimentari sostenibili. È necessario eliminare la deforestazione dalle catene di approvvigionamento agricole e proteggere e ripristinare in modo sostenibile gli ecosistemi marini e le zone costiere.
  1. Partnership con l’Africa: il G7 deve costruire una partnership equa con l’Africa per accelerare l’eliminazione dei combustibili fossili, garantire l’accesso universale alle energie rinnovabili e sostenere il finanziamento per l’adattamento climatico e l’obiettivo di conservazione del 30×30.

È cruciale trasformare le ambizioni di COP29 in azioni concrete 

Le motivazioni alla base del fatto che sia cruciale la trasformazione delle ambizioni di COP29 in azioni concrete, riguardano obiettivi precisi come evitare catastrofi climatiche, transitare in maniera completa alle energie rinnovabili e mettere in pratica azioni di mitigazione, anche per l’adattamento ai nuovi metodi di sviluppo e alla protezione dei più vulnerabili.  

Le azioni concrete sono necessarie per evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico, come eventi meteorologici estremi, innalzamento del livello del mare e perdita di biodiversità. La transizione verso energie rinnovabili può ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, aumentando la sicurezza energetica e riducendo i rischi geopolitici associati alle risorse energetiche tradizionali. Le misure di adattamento e mitigazione possono promuovere uno sviluppo economico sostenibile, creando posti di lavoro verdi e stimolando l’innovazione tecnologica. Le azioni di adattamento sono cruciali per proteggere le popolazioni più vulnerabili. Sono spesso le più colpite dagli effetti del cambiamento climatico ma le meno responsabili delle emissioni di gas serra. 

Trasformare le ambizioni in azioni concrete è necessario per mantenere gli impegni presi nell’Accordo di Parigi e altre iniziative internazionali, evitando che le promesse rimangano solo sulla carta. 

La COP29 di Baku rappresenta un’opportunità unica per consolidare gli impegni globali verso la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento agli impatti già in corso. La trasformazione delle ambizioni in azioni è essenziale per garantire un futuro sostenibile e sicuro per tutte le nazioni del mondo.