Aria insalubre, Korn (Gemelli): “Bambini più vulnerabili ai danni dell’inquinamento”

In Italia 6,5 milioni di bambini respirano aria insalubre. A lanciare l’allarme è il pediatra David Korn, che ne enumera le conseguenze sulla salute dei più piccoli e sulle loro cellule in sviluppo.

6 Luglio 2023, 13:06

Aria insalubre, Korn (Gemelli): “Bambini più vulnerabili ai danni dell’inquinamento”

Circa 6,5 milioni di bambini in Italia sono costretti a respirare aria malsana, esponendosi involontariamente a gravi rischi per la salute. Questi bambini risiedono in 29 agglomerati urbani dove i limiti imposti dalla Corte UE vengono superati. È quanto affermano i legali di Consulcesi, che hanno lanciato la prima azione legale collettiva per garantire il diritto di respirare aria pulita. L’azione legale riguarda i 3.384 comuni italiani che non hanno rispettato i limiti stabiliti dalla Direttiva Comunitaria n. 2008/50/CE.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato il preoccupante aumento delle patologie respiratorie e delle leucemie tra i bambini, sottolineando che sono particolarmente vulnerabili all’inquinamento dell’aria. Durante il convegno “Liberi di Respirare” organizzato da Consulcesi, il dottor David Korn, pediatra e dirigente medico del Pronto soccorso pediatrico nonché responsabile dei progetti di Digital Health del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ha spiegato perché i bambini subiscono danni più gravi dall’inquinamento atmosferico.

I rischi per i bambini

Il dottor Korn ha sottolineato che i bambini più piccoli respirano più rapidamente degli adulti. Ad esempio, un bambino di 6 mesi inspira circa 24 volte al minuto rispetto alle 12 volte di un adulto. Questo significa che possono inalare una grande quantità di polveri sottili e altre sostanze tossiche presenti nell’aria. Inoltre, i bambini sono più vicini al suolo e ai gas di scarico delle automobili perché sono più bassi o perché vengono trasportati in passeggino. Infine, la loro capacità di crescita è estremamente elevata: un bambino raddoppia il suo peso da 0 a 6 mesi passando da circa 3 a 6 chili. Ciò significa che la loro rigenerazione cellulare è estremamente rapida ma anche molto vulnerabile nei confronti di tutti gli elementi presenti nell’aria che sono in grado di danneggiare, per l’appunto, la replicazione delle cellule in modo irreparabile.

Già in gravidanza

Korn aggiunge poi che, al giorno d’oggi, è cosa risaputa che i danni alla salute dei bambini “cominciano già durante la fase di gravidanza. Ciò è provato dal fatto che è aumentato sia il numero dei parti pretermine, sia quello dei bambini di basso peso ma anche di quelli che un tempo definivamo ‘in parte spontanei’. Sappiamo inoltre che alcune sostanze presenti nell’aria che respiriamo, come il benzene, hanno la capacità di interagire con il Dna in modo, anche qui, del tutto irreversibile, causando, come effetto diretto, un aumento delle leucemie, soprattutto mieloidi, nei bambini sotto i 6 anni”. In aggiunta, le particelle che inaliamo con le polveri sottili (che hanno dimensioni inferiori a 2,5 micron), riescono a “viaggiare nel nostro albero respiratorio e sono particolarmente irritanti. Questo vuol dire che una volta in contatto con l’albero respiratorio sono capaci di creare delle condizioni di infiammazione che normalmente si estrinsecano nell’aumento degli episodi di broncospasmo, di asma o di bronchite asmatica. È dunque questo il motivo per il quale i bambini, pur non avendo contribuito all’inquinamento atmosferico, ne subiscono i danni più gravi”.

Il dottor Korn afferma infine che la telemedicina avanzata è una soluzione per ridurre l’inquinamento e ha evidenziato come i pediatri siano già in grado di effettuare visite mediche complete a distanza e in tempo reale, compresa l’auscultazione del cuore e dei polmoni, come se il bambino fosse in ospedale mentre invece è comodamente seduto sul divano di casa.

 

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Consulcesi, dopo aver lottato per i diritti degli operatori sanitari, ottenendo risarcimenti per oltre 600 milioni di euro in tribunale, si impegna ora a difendere e tutelare la salute dei cittadini, in particolare dei bambini. L’avvocato Marco Tortorella di Consulcesi spiega che l’azione legale “Aria Pulita” mira a far prendere coscienza ai cittadini e a spingere le istituzioni a intervenire per risolvere questa intollerabile situazione che persiste nonostante la condanna da parte della Corte di Giustizia Europea. L’avvocato Tortorella aggiunge che l’azione legale rappresenta anche un’opportunità per trovare soluzioni concrete.