Compagnie aeree e green washing: c’è da fidarsi?
Le compagnie aeree europee sono davvero eco-friendly o solo greenwashing? L’UE indaga sulle pratiche di compensazione delle emissioni e il vero impegno ambientale del settore.
23 Maggio 2024, 07:48
Sommario
La Commissione europea ha lanciato un’indagine su venti compagnie aeree sospettate di greenwashing, ovvero di aver fuorviato i consumatori riguardo ai benefici delle pratiche di compensazione delle emissioni inquinanti. Globalmente, il settore del trasporto aereo è responsabile del 2,5% delle emissioni complessive di anidride carbonica, un dato destinato a crescere con l’aumento previsto dei passeggeri entro il 2050.
I nomi delle compagnie aeree indagate dall’UE non sono stati rivelati, ma le autorità nazionali di protezione dei consumatori coinvolte nell’indagine provengono da Spagna, Paesi Bassi, Norvegia e Belgio.
Cosa contesta l’Europa alle compagnie aeree?
Le autorità europee criticano le dichiarazioni delle compagnie aeree riguardo alla compensazione delle loro emissioni tramite investimenti in progetti di riforestazione o tramite l’uso dei cosiddetti “carburanti sostenibili per l’aviazione” (SAF). I SAF sono combustibili simili ai normali carburanti fossili, derivati da fonti organiche o prodotti sinteticamente, che, pur emettendo CO2 durante la combustione, hanno un’impronta carbonica complessivamente inferiore rispetto al jet fuel tradizionale a base di cherosene. Secondo la Commissione, “le compagnie aeree non hanno ancora fornito prove scientifiche solide a supporto di tali affermazioni”.
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Quanto e come è monitorato il greenwashing?
Secondo il Financial Times, le compagnie aeree sono sotto un controllo crescente per quanto riguarda le questioni ambientali. L’Unione europea, in particolare, sta tenendo sotto stretta osservazione le pratiche di greenwashing nel marketing aziendale.
Al momento, il trasporto aereo rappresenta circa il 4% delle emissioni di gas serra dell’Unione europea. Va sottolineato che il settore è particolarmente difficile da decarbonizzare a causa della mancanza di tecnologie pulite alternative al jet fuel: le batterie sono troppo pesanti per gli aerei, mentre l’alimentazione a idrogeno non è ancora pronta per la commercializzazione.
Le iniziative di compensazione che coinvolgono i passeggeri
Esistono compagnie aeree hanno introdotto iniziative che permettono ai passeggeri di contribuire economicamente a progetti di compensazione delle emissioni o all’utilizzo di SAF, più costosi del cherosene. Tuttavia, secondo la Commissione europea, queste iniziative possono dare “l’impressione errata che il pagamento di una somma aggiuntiva per finanziare progetti climatici o per sostenere l’uso di carburanti alternativi per l’aviazione possa ridurre o controbilanciare completamente le emissioni di CO2” prodotte dai voli.
Quanto si impegnano davvero le compagnie aeree contro le emissioni?
Secondo la Science-Based Targets Initiative, ente legato al WWF che valuta gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalle aziende, nessuna grande compagnia aerea europea ha elaborato un piano climatico sufficientemente ambizioso da contribuire al contenimento del riscaldamento globale entro gli 1,5°C.