Conto termico 3.0: come fare domanda per gli incentivi
Scopri come fare domanda per il Conto Termico 3.0 e ottenere gli incentivi per l’efficienza energetica. Tutte le informazioni utili.
13 Marzo 2025, 12:00

Sommario
Il Conto Termico 3.0 è un incentivo rivolto a privati, aziende e pubbliche amministrazioni per favorire l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e ottenere le case green tanto ambite a livello europeo. Grazie a questo meccanismo, è possibile ottenere contributi economici per interventi di riqualificazione energetica degli edifici e l’installazione di impianti sostenibili.
Chi può accedere agli incentivi?
Il Conto Termico 3.0 è rivolto a:
- privati cittadini che intendono migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione;
- imprese che vogliono ridurre i consumi energetici nei propri edifici;
- pubbliche amministrazioni che devono riqualificare edifici pubblici o migliorare l’efficienza degli impianti.
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Quali interventi sono ammessi?
Gli incentivi del Conto Termico 3.0 coprono diversi tipi di interventi, tra cui:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi ad alta efficienza (pompe di calore, caldaie a biomassa, solare termico);
- installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento;
- riqualificazione energetica degli edifici attraverso coibentazioni, serramenti e schermature solari;
- sistemi di illuminazione ad alta efficienza per edifici pubblici.
Come fare domanda per il Conto Termico 3.0?
Fare domanda non è complicato, ma bisogna effettuare dei passaggi precisi, quali:
- Verifica dei requisiti: assicurati che il tuo intervento rientri tra quelli ammessi e che l’edificio soddisfi i criteri richiesti;
- Preparazione della documentazione: è necessario raccogliere documenti come:
- Fatture e ricevute delle spese sostenute;
- Certificazioni energetiche e tecniche dell’impianto installato;
- Relazione tecnica dettagliata sull’intervento eseguito;
- Presentazione della domanda: la richiesta di incentivo va inoltrata tramite il Portale GSE (Gestore Servizi Energetici), caricando tutta la documentazione richiesta;
- Valutazione della richiesta: il GSE esamina la documentazione e, in caso di esito positivo, conferma l’erogazione dell’incentivo;
- Ricezione dell’incentivo: il contributo viene erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario entro 60-90 giorni dall’approvazione;
- Monitoraggio dell’intervento: in alcuni casi, il GSE può richiedere controlli a campione per verificare la corretta esecuzione degli interventi dichiarati.
Quanto si può ottenere?
Gli incentivi coprono fino al 65% della spesa sostenuta, con tetti massimi variabili a seconda del tipo di intervento e della dimensione dell’impianto. Inoltre, per alcuni interventi particolarmente virtuosi, il rimborso può avvenire in un’unica soluzione.
Il Conto Termico 3.0 rappresenta un’opportunità concreta per ridurre i consumi energetici e i costi in bolletta, oltre a favorire la sostenibilità ambientale. Se stai pensando di migliorare l’efficienza della tua casa o azienda, questo incentivo può aiutarti a sostenere l’investimento.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto per la domanda, visita il sito del GSE o affidati a un professionista del settore per gestire la pratica nel modo più efficace.
Il Conto Termico 3.0 in accordo con la direttiva europea “Case Green”
La Direttiva Europea sulle “case green” approvata di recente, mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici meno sostenibili, ma resta da chiarire l’impatto economico per i proprietari.
Venerdì 12 aprile 2024, il Consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea (ECOFIN) ha dato il via libera definitivo alla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (Energy Performance of Buildings Directive, EPBD). La decisione ha visto il sostegno di 20 dei 27 Stati membri, mentre Italia e Ungheria hanno votato contro. Croazia, Svezia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia si sono invece astenute.
Questa direttiva, nata da una proposta della Commissione Europea nel 2021 e successivamente modificata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo, è parte integrante del Green Deal, il piano dell’UE per la transizione ecologica. L’obiettivo è ridurre drasticamente il consumo energetico e le emissioni inquinanti degli edifici entro il 2035, con l’ambizioso traguardo di rendere le nuove costruzioni a emissioni zero entro il 2050.
La direttiva distingue tra edifici residenziali, ossia abitazioni private, e edifici non residenziali, come uffici e strutture commerciali.
- Per gli edifici residenziali, ogni Paese dell’UE dovrà ridurre il consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e almeno del 20% entro il 2035. Per raggiungere questo obiettivo, sarà fondamentale intervenire sugli immobili più energivori, che dovranno migliorare le proprie prestazioni del 43%. Questo include anche edifici danneggiati da calamità naturali, per i quali saranno necessari interventi significativi.
- Per gli edifici non residenziali, si prevede la ristrutturazione del 16% degli immobili entro il 2030 e del 26% entro il 2033. Gli interventi dovranno garantire il rispetto di nuovi standard minimi di efficienza energetica, migliorando così la loro classificazione.
Questa direttiva rappresenta un passo importante verso una maggiore sostenibilità, ma restano aperti molti interrogativi sui costi e sulle modalità di attuazione per i singoli Paesi.