COP28: il resoconto del vertice mondiale sul clima

Lo scorso 1 e 2 dicembre a Dubai, il vertice mondiale per intraprendere un’azione univoca contro la crisi climatica: la 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28.

12 Dicembre 2023, 08:42

COP28: il resoconto del vertice mondiale sul clima

L’obiettivo più ambizioso che i Paesi riunitisi alla COP28 si sono posti è stato quello di fare in modo di arrivare a risultati concreti per intraprendere un processo di transizione efficace e proficuo che porti ad una competitività sana. Quest’ultima dovrebbe essere basata su progetti di decarbonizzazione e sulla protezione e il miglioramento dello standard di vita dei cittadini e dell’ambiente.

Alla fine dell’incontro non si è parlato solo di macro-obiettivi, si è agito con diplomazia ambientale e, al centro, delle riflessioni ha imperato il cambiamento ideologico e non solo la trasformazione energetica. Politica internazionale, modelli di governance globale e mutamento di mentalità sono stati additati come ingredienti vincenti per una cooperazione efficace che contrasti il cambiamento climatico.

Azione globale: ambizione della COP28

Se deve esservi un aumento di temperatura dovuto al disastro ambientale, questo deve mantenersi entro 1,5 gradi. Questo il primo degli obiettivi stabilito durante la conferenza, mosso da una riflessione profonda: l’umanità va protetta e i prossimi dieci anni saranno fondamentali per dar senso alla frase che recita “La nostra Terra appartiene ai nostri figli”.

Charles Michael, presente in rappresentanza del Consiglio Europeo, ha, poi, portate l’UE come esempio di cooperazione che dal 1990 ad oggi è riuscita a ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 30%, triplicando l’energia rinnovabile e raddoppiando l’efficienza energetica. Prossimo step è adesso quello di non dipendere più dai combustibili fossili.

L’Unione Europea è, inoltre, il principale erogatore di finanziamenti pubblici per arginare la crisi climatica, con uno stanziamento di fondi che ammonta a 23 miliardi di euro solo quest’anno.

Quali sono gli obiettivi del piano d’azione della COP28?

Quest’anno, il piano d’azione della Presidenza della COP28 per l’attuazione dei pilastri dell’Accordo di Parigi si è concentrato su quattro aree:

  1. accelerare il trasferimento di energia;
  2. definire la finanza climatica;
  3. mettere la natura, le persone, la vita e i mezzi di sussistenza al centro dell’azione per il clima;
  4. mettere la piena partecipazione al centro di tutte le iniziative.

Le principali questioni all’ordine del giorno della COP 28 affrontate hanno riguardato il bilancio globale, il programma di opere di mitigazione in ottica di adattamento globale di un Paese e i finanziamenti per il clima, compresi gli stanziamenti finanziari per il risarcimento di perdite ed eventuali danni.

 

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Quali obiettivi ha proposto l’UE durante la COP28?

L’azione ambiziosa per il clima e l’importanza di garantire una transizione equa e giusta sono gli obiettivi di una Unione Europea che guarda alla COP28 come un’opportunità per quell’azione sinergica urgente da intraprendere. Le conclusioni UE sono state infatti approvate dal Consiglio COP28, il quale ha chiesto di intervenire per:

  • la determinazione collettiva dei contributi determinati a livello nazionale (NDC);
  • l’eliminazione globale dei combustibili fossili;
  • la creazione di un sistema energetico globale completamente o prevalentemente privo di emissioni di carbonio nel 2030;
  • l‘abolizione, prima possibile, dei sussidi per i combustibili fossili che non affrontano l’impossibilità di acquistare carburante o una transizione giusta;
  • triplicare la capacità installata di energia rinnovabile e raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.

Tutte i Paesi coinvolti intensificheranno gli sforzi per integrare l’adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici nelle politiche e nei programmi esistenti in tutti i settori rilevanti e cercheranno di intensificare gli sforzi per mobilitare risorse finanziarie a sostegno dell’azione per il clima.

Tutta la COP28 si è inoltre impegnata per contribuire ulteriormente all’attuazione di un quadro di trasparenza migliorato, per promuovere un dibattito inclusivo sul futuro dell’UNFCCC e l’attuazione del programma di lavoro sulla sensibilizzazione al clima di Glasgow. Tra le altre importanti azioni da mettere in pratica, vi sono poi quelle per cui è necessario affrontare la dimensione di genere, discutere l’attuazione delle misure climatiche in agricoltura e la sicurezza alimentare.

Il risultato della COP28? Il Global Stocktake

La valutazione dei progressi compiuti fino ad ora potrebbe tradursi nel nuovo inizio per intraprendere azioni efficaci per il raggiungimento degli accordi sul clima contenuti all’interno dell’Accordo di Parigi. La resilienza climatica e la mobilitazione del sostegno finanziario per i Paesi vulnerabili, insieme alle riduzioni delle emissioni di gas sono gli impegni presi dalle delegazioni.

Il segretario esecutivo dell’UNFCCC ha affermato che le delegazioni alla COP28 si trovano di fronte a due opzioni:

  • annotare la mancanza di progressi, modificare le attuali migliori pratiche “e incoraggiarci a fare di più ‘in un altro momento’”;
  • decidere a che punto rendere tutti sul pianeta sicuri e resilienti; finanziare adeguatamente questa transizione, compresa la risposta alle perdite e ai danni; e decidere di impegnarsi in un nuovo sistema energetico.

Oltre all’obiettivo di non superare per i prossimi 6 anni, 1,5 gradi, Dubai ha messo a disposizione un fondo per il clima. Il fondo aiuterebbe a risarcire i paesi vulnerabili che affrontano perdite e danni causati dai cambiamenti climatici e a coprire la devastazione causata da un numero crescente di eventi meteorologici estremi come siccità, inondazioni e innalzamento del livello del mare.