Cosa fare se l’acqua è contaminata da PFAS

Scopri cosa fare se l’acqua della tua città è contaminata da PFAS. Misure immediate e a lungo termine per proteggere la tua salute e ridurre l’esposizione

3 Aprile 2025, 11:13

Cosa fare se l’acqua è contaminata da PFAS

Le sostanze per- e polifluoroalchiliche, comunemente conosciute come PFAS, sono una vasta famiglia di composti chimici artificiali usati in numerosi prodotti industriali e di consumo grazie alle loro proprietà resistenti all’acqua, al grasso e al calore. Si trovano in prodotti come schiume antincendio, rivestimenti antiaderenti per pentole, tessuti impermeabili, materiali da imballaggio e persino in alcuni cosmetici. Sebbene siano utili in molteplici applicazioni, il principale problema dei PFAS è la loro persistenza nell’ambiente e negli organismi viventi. L’acqua contaminata da PFAS rappresenta un rischio significativo per la salute umana, dato che queste sostanze non si degradano facilmente e tendono ad accumularsi nell’organismo umano, una condizione nota come bioaccumulo. 

Negli ultimi anni, gli studi scientifici hanno sollevato preoccupazioni crescenti riguardo ai potenziali effetti negativi dei PFAS sulla salute umana e sull’ambiente. Queste sostanze sono state associate a malattie cardiovascolari, disturbi ormonali, cancro e danni al sistema immunitario. Quando si scopre che l’acqua potabile di una città è contaminata da PFAS, è fondamentale adottare misure rapide per proteggere la salute pubblica e ridurre il rischio di esposizione. In questo approfondimento, esploreremo le azioni immediate da intraprendere in caso di contaminazione e le soluzioni a lungo termine che possono essere adottate per affrontare il problema in maniera efficace e sostenibile. 

Comprendere la contaminazione da PFAS  

Prima di esaminare le azioni da intraprendere, è fondamentale comprendere cosa sono i PFAS e come contaminano l’acqua potabile. I PFAS sono composti chimici estremamente stabili, il che significa che non si degradano facilmente nel tempo. Si trovano principalmente in due varianti: i PFAS a catena lunga (come il PFOA e il PFOS) e i PFAS a catena corta. Entrambi sono preoccupanti per la salute, ma quelli a catena lunga sono stati maggiormente studiati e sono stati collegati a danni più gravi. 

La contaminazione da PFAS avviene principalmente attraverso la produzione e il trattamento industriale, nonché attraverso il rilascio di sostanze contenenti PFAS nei corpi idrici. Alcune pratiche agricole, come l’uso di pesticidi che contengono PFAS o l’irrigazione di colture con acque contaminate, possono anche contribuire alla contaminazione delle risorse idriche. Quando i PFAS si infiltrano nell’acqua, entrano nel ciclo naturale, contaminando falde acquifere, fiumi, laghi e infine l’acqua potabile. 

Riconoscere i rischi per la salute  

Numerosi studi scientifici hanno documentato gli effetti nocivi dei PFAS sulla salute umana. L’esposizione prolungata a questi composti chimici è stata associata a: 

  • Danno al fegato e ai reni: I PFAS possono danneggiare organi vitali, in particolare il fegato e i reni, con conseguenti malfunzionamenti. 
  • Malattie cardiovascolari: L’esposizione ai PFAS è stata correlata a un aumento della pressione sanguigna, malattie cardiache e aumento del rischio di infarti. 
  • Cancerogenicità: Studi epidemiologici hanno suggerito che l’esposizione a PFAS potrebbe aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro, come quello al fegato, ai reni e alla prostata. 
  • Disturbi endocrini: I PFAS interferiscono con il sistema ormonale, in particolare con gli ormoni tiroidei e con quelli responsabili della regolazione del metabolismo. 
  • Effetti sul sistema immunitario: L’esposizione ai PFAS può indebolire la risposta immunitaria e rendere più difficile per l’organismo combattere infezioni. 

Inoltre, l’esposizione prenatale e infantile è particolarmente preoccupante. Le donne in gravidanza che sono esposte a PFAS rischiano di trasmettere i composti al feto, con possibili danni al sistema immunitario e ritardi nello sviluppo neurologico dei bambini. 

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Misure immediate da adottare in caso di contaminazione  

Se la tua città o comunità è a conoscenza di una contaminazione da PFAS nelle risorse idriche, è essenziale adottare misure immediate per ridurre l’esposizione e proteggere la salute. Ecco alcune azioni che dovrebbero essere prese in considerazione: 

Verifica e analisi dell’acqua

Il primo passo è verificare se l’acqua potabile è effettivamente contaminata da PFAS. Le autorità locali devono condurre analisi regolari e pubblicare i risultati dei test, inclusi i livelli di PFAS. Se non sono disponibili dati ufficiali, puoi richiedere informazioni tramite l’accesso agli atti, soprattutto riguardo alle concentrazioni di PFAS nell’acqua. 

Sospensione dell’uso dell’acqua contaminata

In attesa di una conferma ufficiale e di ulteriori analisi, è fondamentale sospendere l’uso dell’acqua contaminata per il consumo diretto (bere, cucinare) e per altre attività che potrebbero comportare un’esposizione significativa (ad esempio, lavarsi il viso o il corpo con acqua contaminata). È altamente raccomandato usare acqua in bottiglia, anche se bisogna accertarsi che questa non contenga PFAS. Alcune acque minerali possono contenere tracce di PFAS, pertanto è importante verificare le etichette e le analisi. 

Filtrazione dell’acqua

Esistono sistemi di filtrazione domestica che possono essere efficaci nel ridurre i livelli di PFAS nell’acqua potabile. I filtri a base di carboni attivi e i sistemi di osmosi inversa sono tra le soluzioni più comuni e affidabili per ridurre i PFAS, ma è importante verificare che il sistema scelto sia certificato per rimuovere efficacemente questi composti. 

Avviso pubblico e comunicazione trasparente

Le autorità locali devono informare tempestivamente i cittadini sulla contaminazione e sulle azioni da intraprendere per ridurre l’esposizione. La comunicazione deve essere chiara e accessibile, fornendo anche informazioni su come ottenere acqua potabile sicura. 

Misure a lungo termine per affrontare la contaminazione da PFAS 

Oltre alle misure immediate, è necessario intraprendere azioni a lungo termine per affrontare la contaminazione da PFAS e ridurre i rischi per la salute della comunità. Queste azioni dovrebbero includere sia soluzioni tecnologiche che politiche. 

Monitoraggio continuo e miglioramento dei trattamenti dell’acqua

Le amministrazioni locali dovrebbero implementare programmi di monitoraggio regolari della qualità dell’acqua, per rilevare tempestivamente qualsiasi livello di contaminazione da PFAS. Inoltre, gli impianti di trattamento dell’acqua devono essere aggiornati per garantire che possano rimuovere efficacemente i PFAS. La tecnologia più avanzata per rimuovere questi composti include l’adsorbimento su resine a scambio ionico, l’osmosi inversa e altre tecniche di filtrazione ad alta efficienza. 

Leggi più severe e regolamentazione

A livello nazionale e internazionale, è cruciale che vengano adottate leggi più severe per limitare l’uso e la produzione di PFAS. Le autorità governative dovrebbero implementare standard di sicurezza più rigorosi per la concentrazione di PFAS nell’acqua potabile, basandosi sugli ultimi studi scientifici disponibili. 

Educazione e sensibilizzazione della comunità

Un altro aspetto importante è l’educazione dei cittadini riguardo ai rischi associati ai PFAS. Programmi di sensibilizzazione, distribuzione di materiale informativo e campagne educative possono aiutare a far comprendere alla comunità i pericoli di questi composti e come ridurre l’esposizione. È fondamentale che i cittadini siano in grado di identificare fonti di contaminazione e adottare comportamenti responsabili. 

Ricerca e innovazione tecnologica

Il finanziamento della ricerca scientifica sui PFAS è essenziale per scoprire nuovi metodi di purificazione dell’acqua e per sviluppare alternative più sicure a questi composti chimici. Inoltre, la ricerca dovrebbe concentrarsi sul monitoraggio e sull’identificazione di nuove fonti di contaminazione, nonché sulla valutazione degli effetti a lungo termine sulla salute umana e sull’ambiente. 

Coinvolgimento delle comunità e delle ONG

Le comunità locali e le organizzazioni non governative (ONG) giocano un ruolo fondamentale nella lotta contro la contaminazione da PFAS. Le ONG possono promuovere azioni legali per garantire che le aziende responsabili della contaminazione siano ritenute responsabili e per sollecitare cambiamenti normativi. Allo stesso tempo, le comunità devono rimanere vigili e impegnarsi in iniziative collettive per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare le politiche locali. 

La contaminazione da PFAS rappresenta una minaccia significativa per la salute umana e l’ambiente. In caso di contaminazione dell’acqua potabile, è fondamentale adottare misure immediate come l’analisi dell’acqua, l’uso di filtri per l’acqua e la sospensione dell’uso per il consumo diretto. A lungo termine, è necessario un monitoraggio continuo della qualità dell’acqua, politiche rigorose e un forte impegno delle comunità per ridurre i rischi e promuovere soluzioni sostenibili. La collaborazione tra autorità locali, scienziati, ONG e cittadini è essenziale per affrontare efficacemente questa problematica e proteggere la salute delle generazioni future.