Cremona città più inquinata d’Italia e seconda in Europa. Ecco perché

Cremona è la seconda città più inquinata d’Europa e la prima d’Italia. Si registra anche un’alta incidenza di tumori. Vediamo perché

16 Agosto 2024, 06:50

Cremona città più inquinata d’Italia e seconda in Europa. Ecco perché

La seconda città più inquinata d’Europa si trova, purtroppo, in Italia dove detiene perfino il triste primato per i livelli di particolato sottile. Non è Milano né Torino e non ci riferiamo nemmeno a Roma. Stiamo parlando di Cremona, i cui problemi di inquinamento atmosferico non sono di certo una novità. Lo ha rivelato uno studio condotto dall’emittente France 24 nel suo programma d’informazione Focus.

Il report si concentra sulla Pianura Padana, la regione con il maggior tasso di inquinamento atmosferico in Europa occidentale. I suoi allarmanti livelli d’inquinamento atmosferico sono visibili perfino dallo Spazio. E’ proprio nella Pianura Padana che si concentrano industrie e allevamenti intensivi di bovini e suini, responsabili di emissioni di ammoniaca e liquami, la seconda causa di inquinamento da polveri sottili, le PM2.5. A riportarlo è un’inchiesta di Greenpeace.

Cremona città più inquinata d’Italia: ecco i motivi principali

Innanzitutto, la sua conformazione geografica. Cremona si trova, appunto, nel cuore della pianura padana, una delle zone più inquinate al mondo. La sua alta concentrazione di industrie e fabbriche ha da sempre classificato Cremona come città inquinata, mettendo più di una volta in secondo piano la sua storia e le sue bellezze artistiche.

Ma qual è il motivo di livelli così elevati di polveri sottili a Cremona? La città è ricca di attività industriali ed è circondata da molte realtà produttive che hanno un grande impatto sull’ambiente. C’è il passaggio dell’autostrada A21, l’inceneritore di rifiuti urbani, l’impianto di trattamento liquami. A questi si aggiunge la storica raffineria Tamoil (condannata per reati ecologici) e la seconda acciaieria d’Italia dopo l’Ilva di Taranto.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: gli alti livelli di smog ed inquinamento, verificati anche dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea), hanno effetti nocivi sulla salute dei cittadini?

Mortalità per cancro: le regioni più colpite sono nel Nord d’Italia

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che insieme alla predisposizione genetica, agli stili di vita scorretti e ai fattori di stress psicologici ciò che ci espone al rischio di sviluppare tumori è l’inquinamento ambientale.

Da uno studio condotto dall’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e dall’Università di Bari, con il Cnr e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, realizzato su scala nazionale, emerge che esiste una stretta correlazione tra la mortalità per tumori e l’esposizione a mix di inquinanti.

 

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I ricercatori hanno analizzato 35 fonti ambientali di inquinamento (industrie, pesticidi, inceneritori, traffico automobilistico), rilevando che tra queste la qualità dell’aria è al primo posto per importanza per quanto riguarda l’associazione con il tasso medio di mortalità per cancro.

La ricerca ha fatto emergere un dato allarmante: la mortalità per cancro tra i cittadini italiani di una determinata zona supera la media nazionale quando l’inquinamento ambientale è più elevato. E sono proprio le regioni del Nord Italia, in particolare quelle situate nella Pianura Padana, esposte a livelli di inquinamento ambientale molto elevati, a mostrare un eccesso di mortalità per cancro significativo rispetto a chi vive nelle regioni centro-meridionali.

Mortalità per tumori maligni in Italia: Lodi maglia nera, Cremona tra le prime dieci

La provincia di Lodi è al primo posto per mortalità per tumori maligni su 107 province italiane, seguita da quelle di NapoliBergamoPaviaSondrioCremonaGoriziaCasertaBrescia e Piacenza tra le prime dieci. La prima provincia del centro Italia è Viterbo (11° posizione), seguita da Roma (18°). Al Sud, oltre alla provincia di Napoli al secondo posto, solo quella di Caserta (8°) rientra nelle prime 10 per mortalità da tumore.