Emergenza Ecoansia, paura per il cambiamento climatico

A causa dei sempre più evidenti effetti dei cambiamenti climatici, come le ondate di calore estremo o i nubifragi, cresce l’ecoansia, uno stato emotivo negativo legato all’incertezza per il futuro.

31 Luglio 2023, 12:08

Emergenza Ecoansia, paura per il cambiamento climatico

Le ondate di calore estreme di questi giorni, così come anche i nubifragi, le alluvioni, le grandinate record che hanno colpito il Nord Italia, sono duri promemoria del cambiamento climatico e possono essere fonte di stress e angoscia. Più precisamente si chiama ansia climatica, o eco-ansia, ed è legata alle crescenti preoccupazioni relative al cambiamento climatico. Non è una malattia mentale, o meglio al momento non è considerata tale. “Piuttosto è un tipo di ansia radicata nell’incertezza sul futuro e che ci avverte dei pericoli di un clima che cambia”, scrivono gli esperti dell’Harvard Health Publishing. “Il cambiamento climatico è una minaccia reale, ed è quindi normale provare preoccupazione e timore per le conseguenze. L’ansia per il clima – continuano – è spesso accompagnata da sentimenti di dolore, rabbia, colpa e vergogna, che a loro volta possono influenzare l’umore, il comportamento e il pensiero”.

L’ecoansia mette in discussione sia il presente che il futuro

Secondo un sondaggio dell’American Psychological Association, più di due terzi degli americani provano ansia per il clima. L’ecoansia non risparmia neanche gli italiani. “Oggi questi episodi irrompono nella vita quotidiana di ciascuno di noi – spiega Katia Marilungo, presidente dell’Ordine regionale – portando a sentirsi vulnerabili e suscettibili, di avvertire di non avere il controllo della propria vita, con una generale tendenza alla tristezza”. Il disturbo è ancora poco conosciuto, ma è un malessere che colpisce molte persone, soprattutto se vivono in aree tendenti al dissesto idrogeologico, oscillando dalla siccità al nubifragio anche nell’arco della stessa stagione. Anche una semplice allerta meteo, e in un anno nelle Marche se ne sono avute anche più di una a settimana, può generare in alcuni individui un vero e proprio stress, innescando stati d’ansia e timore. La paura non riguarda solo l’immediata possibile ripercussione per la propria incolumità o i beni, ma porta a mettere in discussione anche il futuro: “Ci sono giovani che tendono a sospendere varie progettualità di vita, come trasferirsi per motivi di lavoro, acquistare una casa, programmare vacanze e addirittura mettere al mondo figli perché in balia dell’ecoansia. Pensare al futuro per alcuni rischia di diventare una vera sfida”, continua la presidente Marilungo.

 

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I giovani sono più a rischio ansia climatica

Uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet ha rilevato che l’84% dei bambini e dei giovani adulti di età compresa tra 16 e 25 anni è almeno moderatamente preoccupato per il cambiamento climatico e il 59% è molto o estremamente preoccupato. Non c’è da stupirsi visto che i bambini e i giovani adulti subiranno in modo sproporzionato le conseguenze dei cambiamenti ambientali. Un rapporto dell’UNICEF del 2021 stima che un miliardo di bambini sarà a “rischio estremamente elevato” a causa del cambiamento climatico. Anche i bambini e i giovani adulti sono particolarmente vulnerabili agli effetti dello stress cronico e l’ansia climatica può influire sul loro rischio di sviluppare depressione, ansia e disturbi da uso di sostanze.

Come si può gestire l’ecoansia

Tra i rimedi consigliati ci sono la ricerca di sostegno da amici, familiari o da psicologi per consulenze ad hoc, ma in aiuto possono venire anche la meditazione, l’esercizio fisico, la riduzione dell’accesso a notizie negative o persino la partecipazione ad azioni di attivismo climatico.Poiché l’incertezza e la perdita di controllo caratterizzano l’ansia climatica, il miglior trattamento è agire”, spiegano gli esperti di Harvard. “A livello individuale, è terapeutico condividere le proprie preoccupazioni e paure con amici fidati, un terapista o unendosi a un gruppo di supporto. Puoi anche apportare – continuano – modifiche al tuo stile di vita coerente con i tuoi valori. Questo può includere la decisione di prendere meno voli, partecipare a una protesta o aumentare la consapevolezza pubblica sul cambiamento climatico attraverso la difesa”. Entrare a far parte anche di organizzazioni e associazioni può aiutare a elaborare i sentimenti legati all’ansia climatica e a entrare in contatto con gli altri per intraprendere azioni significative.