Il fenomeno del Cloud Seeding: cosa succede a Dubai
A Dubai e negli Emirati da anni è in uso il fenomeno del cloud seeding, che genera precipitazioni artificiali. Ma come funziona e quali pericoli cela per l’aria e il clima?
9 Maggio 2024, 11:24
Sommario
Negli ultimi decenni, il concetto di “cloud seeding” ha suscitato interesse e dibattito in tutto il mondo, con particolare attenzione a regioni aride come il Medio Oriente, dove la gestione dell’acqua è cruciale per lo sviluppo sostenibile. Dal 2002 gli Emirati Arabi utilizzano questa tecnica per bilanciare la crescente siccità. Così Dubai ha abbracciato questa tecnica con grande entusiasmo, utilizzandola come una delle molte strategie per affrontare la sua crescente sfida idrica. Ma cos’è esattamente il cloud seeding e come viene impiegato a Dubai?
Comprendere il Cloud Seeding
Il cloud seeding è una forma di modificazione del tempo atmosferico che coinvolge l’introduzione di particelle nell’atmosfera con lo scopo di influenzare il ciclo dell’acqua e stimolare la formazione di precipitazioni. Queste particelle, spesso composte da ioduro d’argento, cloruro di sodio o altre sostanze, agiscono da nuclei di condensazione attorno ai quali le goccioline d’acqua possono formarsi e crescere, aumentando così la probabilità di pioggia o neve.
L’Applicazione a Dubai
Dubai, situata in una regione desertica dove le precipitazioni sono scarse e irregolari, ha adottato il cloud seeding come una delle sue strategie per aumentare le riserve idriche. La Dubai Electricity and Water Authority (DEWA) ha investito in programmi sofisticati che coinvolgono aerei appositamente attrezzati per spruzzare le particelle nei cumuli di nuvole nelle zone sopra il mare e nelle montagne adiacenti.
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Il Processo Operativo
Il processo di cloud seeding a Dubai può essere suddiviso in diverse fasi:
- Monitoraggio delle Condizioni Meteo: I meteorologi monitorano costantemente le condizioni atmosferiche per individuare le opportunità per il cloud seeding. Ciò include la valutazione della presenza di cumuli di nuvole adatti e dei venti dominanti che possono trasportare le particelle seminatrici nelle aree desiderate.
- Selezione delle Aree Obiettivo: Sulla base delle previsioni meteorologiche, vengono identificate le aree che potrebbero beneficiare maggiormente del cloud seeding.
- Dispersione delle Particelle: Aerei appositamente attrezzati decollano per raggiungere le nuvole target. Una volta raggiunte le aree appropriate, le particelle vengono rilasciate nelle nuvole attraverso dispositivi di dispersione.
- Monitoraggio e Valutazione: Dopo il trattamento, i meteorologi monitorano l’evoluzione delle nuvole e la successiva precipitazione. Questi dati vengono utilizzati per valutare l’efficacia del processo e per informare le future operazioni di cloud seeding.
Controversie e Considerazioni Etiche
Nonostante i potenziali benefici del cloud seeding, ci sono anche preoccupazioni e controversie associate a questa pratica. Alcuni critici sollevano dubbi sull’efficacia a lungo termine del cloud seeding e sui potenziali impatti ambientali, come la possibile alterazione dei modelli naturali di precipitazione e il rischio di inquinamento atmosferico causato dalle particelle spruzzate.
Inoltre, sorgono domande etiche riguardo al controllo umano del clima e alla potenziale manipolazione degli eventi meteorologici a vantaggio di alcune regioni a discapito di altre.
Alluvioni improvvise e poco chiare
Lo scorso 16 aprile sono caduti su Dubai oltre 140 millimetri di pioggia. Strade inondate, auto spazzate via, aeroporti bloccati e persone isolate nelle case e negli uffici. Le zone coinvolte normalmente ricevono 95 mm di pioggia in un anno intero, un evento che ha sconvolto i meteorologi di tutti il mondo.
Il Centro nazionale di meteorologia dell’emirato ha dichiarato, secondo Bloomberg, di aver concluso un procedimento di cloud seeding tra 14 e 15 aprile e non il giorno dell’alluvione, ma di certo le tempistiche sembrano sospette. Sul tema si sono espressi alcuni meteorologi della BBC, dichiarando che – seppure un’influenza dovesse essere confermata – è marginale rispetto agli eventi.
Pericoli nascosti del cloud seeding
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha messo in guardia, con un rapporto del 2023, ha messo in guardia sull’impatto di questa nuova tecnologia. Tra le citazioni anche il fatto che le sostanze chimiche usate (come lo ioduro d’argento) sono tossiche e il loro uso va monitorato con attenzione per la salute e la qualità dell’aria. Inoltre, la modifica delle condizioni meteo di una località può portare a conseguenze indesiderate, tra cui era citata anche la grandine, che mette a rischio l’agricoltura.