Fracking: cos’è, come funziona e i rischi ambientali
In cosa consiste la pratica del fracking: descrizione, rischi ambientali e vantaggi. Il punto sull’argomento
30 Ottobre 2024, 08:12
Sommario
Il fracking, noto anche come fratturazione idraulica, è una tecnica controversa utilizzata per estrarre petrolio e gas naturale da giacimenti situati in profondità nel sottosuolo. Negli ultimi decenni, il fracking ha rivoluzionato l’industria energetica, consentendo di accedere a risorse energetiche precedentemente inaccessibili. Tuttavia, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo ai rischi ambientali e alla sostenibilità a lungo termine di tale pratica.
Cos’è il fracking?
Il termine fracking è l’abbreviazione di “fratturazione idraulica” (dall’inglese “hydraulic fracturing”) e si riferisce a un processo di perforazione che consente di estrarre idrocarburi, come gas naturale e petrolio, da formazioni rocciose profonde chiamate scisti. Queste formazioni contengono depositi di gas e petrolio che sono racchiusi all’interno di piccoli pori o fratture nella roccia. Il fracking, sviluppato per la prima volta negli anni ’40, ha visto un incremento significativo nel XXI secolo, soprattutto negli Stati Uniti, grazie a tecnologie avanzate che permettono l’accesso a grandi riserve di combustibili fossili.
Come funziona il fracking?
Il fracking è un processo complesso che coinvolge diverse fasi. Vediamo come funziona passo dopo passo:
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Perforazione del pozzo
Il processo di fratturazione idraulica inizia con la perforazione di un pozzo nel terreno, che può raggiungere profondità di oltre 3 chilometri. Il pozzo viene perforato verticalmente fino a raggiungere la formazione rocciosa contenente gas o petrolio, nota come scisto. A quel punto, la perforazione diventa orizzontale, estendendosi per centinaia o persino migliaia di metri all’interno della formazione.
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Iniezione del fluido di fratturazione
Una volta completata la perforazione, un fluido di fratturazione viene iniettato ad alta pressione nel pozzo. Questo fluido è composto principalmente da acqua (circa il 90-95%), ma contiene anche sabbia e sostanze chimiche. La sabbia ha lo scopo di mantenere aperte le fratture create, mentre le sostanze chimiche aiutano a facilitare il processo di fratturazione e a prevenire la corrosione delle attrezzature.
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Creazione delle fratture
L’alta pressione del fluido di fratturazione crea delle fratture nella roccia circostante. Queste fratture si estendono per centinaia di metri dal pozzo, consentendo al gas naturale o al petrolio intrappolato nella formazione di fluire liberamente verso il pozzo.
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Estrazione del gas o del petrolio
Una volta create le fratture, il fluido iniettato viene in gran parte recuperato e riportato in superficie. A questo punto, il gas naturale o il petrolio comincia a fluire attraverso le fratture e viene estratto dal pozzo. La sabbia rimasta nelle fratture aiuta a mantenerle aperte, facilitando il flusso continuo degli idrocarburi.
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Trattamento delle acque di scarico
Una parte significativa del fluido di fratturazione rimane nel sottosuolo, ma una porzione torna in superficie insieme al gas o al petrolio estratto. Questa acqua di scarico, chiamata “acqua di ritorno” o “acqua di produzione”, viene trattata per rimuovere sostanze chimiche, metalli pesanti e altri contaminanti prima di essere riutilizzata o smaltita.
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Impatti ambientali del fracking
Sebbene il fracking abbia aumentato l’offerta di gas naturale e petrolio, permettendo una riduzione dei costi energetici in alcuni paesi, ha sollevato gravi preoccupazioni ambientali. Ecco i principali rischi associati al fracking:
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Inquinamento delle risorse idriche
Uno dei rischi più dibattuti del fracking riguarda il potenziale inquinamento delle falde acquifere. Durante il processo di perforazione e iniezione, esiste la possibilità che i fluidi di fratturazione possano infiltrarsi nelle riserve di acqua potabile, contaminandole con sostanze chimiche pericolose. Anche le acque di ritorno, se non gestite correttamente, possono rappresentare un rischio di contaminazione per i corpi idrici superficiali.
Studi hanno evidenziato la presenza di metalli pesanti, benzene, toluene e altri composti chimici nelle vicinanze di siti di fracking, che potrebbero rappresentare un rischio per la salute umana e la fauna selvatica.
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Consumo di acqua
Il fracking richiede enormi quantità di acqua. Ogni pozzo di fratturazione può richiedere da 10 a 20 milioni di litri d’acqua per completare il processo. Questo enorme consumo di acqua può rappresentare una sfida significativa, soprattutto in aree già soggette a siccità o stress idrico.
Il prelievo di acqua dai fiumi o dalle falde sotterranee può compromettere l’ecosistema locale e la disponibilità di acqua per l’agricoltura e l’uso umano.
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Emissioni di gas serra
Il gas naturale è spesso considerato una fonte di energia più pulita rispetto al carbone o al petrolio, poiché produce meno emissioni di anidride carbonica (CO₂) durante la combustione. Tuttavia, il processo di estrazione del gas tramite fracking può rilasciare quantità significative di metano, un gas serra molto più potente della CO₂.
Le perdite di metano dai pozzi di fracking, dai gasdotti e dagli impianti di trattamento del gas possono annullare i vantaggi ambientali dell’utilizzo del gas naturale rispetto ad altre fonti energetiche.
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Induzione di sismicità
Un altro rischio legato al fracking è l’aumento dell’attività sismica. Il processo di iniezione di fluidi ad alta pressione nelle formazioni rocciose può causare piccoli terremoti. Anche se molti di questi eventi sismici sono di magnitudo molto bassa, ci sono stati casi documentati di terremoti più forti associati all’attività di fracking e allo smaltimento delle acque reflue.
Negli Stati Uniti, stati come Oklahoma e Texas hanno registrato un aumento significativo dell’attività sismica negli ultimi anni, con terremoti legati all’iniezione di acque di produzione nei pozzi di smaltimento.
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Distruzione dell’ecosistema e del territorio
Il fracking ha un impatto diretto sul territorio. Le operazioni di perforazione richiedono grandi superfici per ospitare pozzi, macchinari, impianti di trattamento e vie di accesso. Questo può comportare la distruzione di habitat naturali, la deforestazione e l’alterazione del paesaggio.
La costruzione di infrastrutture associate al fracking, come oleodotti e strade, può frammentare gli ecosistemi locali, riducendo la biodiversità e minacciando le specie animali e vegetali.
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Rischi per la salute umana
Oltre ai rischi ambientali, il fracking può avere conseguenze dirette sulla salute umana. La vicinanza a pozzi di fracking è stata collegata a problemi respiratori, malattie cardiache e altre condizioni di salute causate dall’esposizione a sostanze chimiche volatili e polveri sottili. Alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra l’attività di fracking e l’aumento dei casi di asma, disturbi neurologici e complicazioni durante la gravidanza nelle aree vicine ai pozzi.
Fracking e la transizione energetica
Il fracking ha rivoluzionato l’approvvigionamento energetico globale, in particolare negli Stati Uniti, rendendo il paese uno dei maggiori produttori di gas naturale e petrolio al mondo. Tuttavia, questa tecnologia si inserisce in un dibattito più ampio sulla transizione energetica verso fonti più sostenibili e rinnovabili.
Molti esperti sostengono che l’uso del fracking rappresenti una soluzione a breve termine alle esigenze energetiche globali, ma non sia compatibile con gli obiettivi a lungo termine di riduzione delle emissioni di gas serra e di limitazione del riscaldamento globale. Il continuo sfruttamento di combustibili fossili, anche se tramite tecnologie come il fracking, può ritardare l’adozione di soluzioni più sostenibili come l’energia eolica, solare e altre fonti rinnovabili.
Regolamentazioni e controlli sul fracking
Data la crescente preoccupazione per gli impatti ambientali e sanitari, molti paesi e governi locali hanno adottato regolamentazioni più severe sul fracking. Alcune nazioni, come la Francia e la Germania, hanno vietato completamente la fratturazione idraulica a causa dei potenziali rischi per l’ambiente.
Negli Stati Uniti, la regolamentazione del fracking varia da stato a stato, con alcune giurisdizioni che impongono restrizioni più rigorose sull’uso delle sostanze chimiche, il trattamento delle acque di ritorno e l’induzione sismica. Tuttavia, la mancanza di una normativa federale uniforme rende difficile il controllo e la gestione efficace dei rischi.
Il fracking è una tecnologia che ha trasformato l’industria energetica, permettendo l’accesso a vaste riserve di gas naturale e petrolio che erano precedentemente inaccessibili. Tuttavia, gli impatti ambientali e i rischi per la salute associati a questa pratica sono significativi e richiedono una riflessione attenta.
Sebbene il fracking possa offrire vantaggi economici e contribuire all’indipendenza energetica, le preoccupazioni relative alla contaminazione dell’acqua, all’emissione di gas serra e alla sismicità indotta non possono essere ignorate. Di fronte alla crisi climatica globale, è essenziale valutare attentamente le tecnologie che utilizziamo per soddisfare le nostre esigenze energetiche e favorire una transizione verso fonti di energia più sostenibili e rispettose dell’ambiente.