I giovani ricorrono alla Corte di Strasburgo: l’inazione climatica è una colpa 

Sono stati tacciati di “eco-ansia” i ragazzi che hanno fatto ricorso alla Corte di Strasburgo contro l’inazione climatica, il 27 settembre scorso la prima udienza 

10 Ottobre 2023, 10:03

I giovani ricorrono alla Corte di Strasburgo: l’inazione climatica è una colpa 

A dare l’input a questi ragazzi per compiere un gesto concreto di questa caratura sono stati gli incendi del Portogallo dello scorso 2017, quando oltre a vedere a repentaglio la propria vita e quella dei loro cari, sono stati costretti a non andare a scuola a causa delle malattie respiratorie conseguenti all’inalazione dei fumi.  

A fare ricorso, nel 2020, alla Corte di Strasburgo sono 6 ragazzi portoghesi, dagli 11 ai 24 anni che sono stati tacciati di essere vittima di eco-ansia”, quando in realtà tutti gli esperti sono in allarme e a dimostrarlo sono gli eventi estremi causati dalla crisi climatica. Esistono cittadini europei che nel 2020 hanno deciso di scrivere alla Corte, facendo inquisire i 27 membri UE più Norvegia, Regno unito, Svizzera, Russia Turchia.  

Obiettivo? Costringere i 32 Paesi ad accelerare le loro politiche contro il clima. 

Il giorno dopo la prima udienza, i Paesi rivendicano di essersi allineati con l’Accordo di Parigi del 2016 e di essere al passo, considerando l’accusa dei ragazzi priva di prove sufficienti a dimostrar le loco colpe.  

È una fase iniziale del processo che non va commentata; tuttavia, è bene prendere atto che arriva dalle nuove generazioni un messaggio forte che tuona in sedi politiche, istituzionali e tra i cittadini: “Bisogna agire e farlo subito, in maniera più repentina possibile”.  

Perché questa notizia ha destato tanto interesse? 

Le motivazioni addotte all’alto interesse rispetto a questa vicenda, possono ravvisarsi in molte caratteristiche.  

La prima riguarda il fatto che a dare inizio alla questione è stato un gruppo di giovanissimi che, peraltro, ha posto la questione “crisi climatica” davanti al banco della Corte Europea dei Diritti Umani. Qualora il ricorso venisse ritenuto ammissibile, la decisione potrebbe arrivare nel 2024, nella migliore delle ipotesi e identificarsi in un enorme precedente e una forte linea di indirizzo.  

Tra chi li taccia eco-ansia e chi critica la scelta di un gesto eclatante, c’è anche chi prende coscienza del fatto che i più consapevoli nella nostra società di quello che stiamo vivendo, sono probabilmente le nuove generazioni. Dai cittadini europei, dalle nuove generazioni viene la richiesta di agire, agire in maniera consapevole e veloce per arginare il fenomeno della crisi climatica 

Inoltre, si tratta di una causa pionieristica, in quanto non vi è alcuna richiesta di risarcimento danni, ma soltanto l’azione comune nei confronti di quella che è una questione prioritaria e viene sempre trattata come secondaria.  

 

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Il rimedio del ricorso alla Corte di Strasburgo 

L’Ong “Global Legal Action Network”, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lotta contro le violazioni dei diritti umani, che assiste i sei ragazzi non ha avuto dubbio su quale azione intraprendere: il ricorso alla Corte di Strasburgo.  

Quali sono le caratteristiche di questo tipo di ricorso? 

Il ricorso alla Corte di Strasburgo, ufficialmente nota come Corte europea dei diritti dell’uomo, è un meccanismo legale che permette ai cittadini europei di presentare una denuncia contro uno Stato membro del Consiglio d’Europa, in questo caso contro più Stati membri e non solo, qualora ritengano che i loro diritti umani siano stati violati. Le caratteristiche principali del ricorso alla Corte di Strasburgo riguardano l’accessibilità, il rispetto della sovranità degli Stati, la procedura rigida per essere ammessi, l’applicazione delle decisioni e la presa in considerazione di un’Autorità indipendente quale la CEDU. 

La Corte è aperta a tutti i cittadini degli Stati Membri del Consiglio d’Europa, nonché alle organizzazioni non governative che rappresentano i loro interessi.  

La Corte esamina la denuncia in via preliminare e decide se accettarla o respingerla. Nel caso in cui la denuncia venga accettata, la Corte valuta la sua fondatezza. Se la Corte ritiene che ci sia stata una violazione, emette una sentenza che può includere il riconoscimento dei diritti violati e la raccomandazione di misure che devono essere adottate per porre rimedio alla situazione. Gli Stati sono obbligati a implementare le decisioni della Corte. 

Il ricorso alla Corte di Strasburgo ha lo scopo di garantire il rispetto dei diritti tutelati dalla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti e delle Libertà Fondamentali e promuovere uno Stato di diritto efficace e giusto.