Impatto ambientale delle feste: quanto inquinano?

Scopri quanto inquinano le feste: dal consumo di energia agli sprechi, analisi e consigli per rendere le celebrazioni più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

27 Dicembre 2024, 09:33

Impatto ambientale delle feste: quanto inquinano?

Le feste, come il Natale o il Capodanno, sono momenti di gioia e condivisione, ma spesso hanno un impatto ambientale significativo che non consideriamo. Pensiamo, ad esempio, alle luci decorative, agli imballaggi dei regali o ai viaggi per incontrare amici e parenti. Tutte queste cose contribuiscono a inquinare l’ambiente, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. 

Luci e consumi energetici 

Chi non ama le luci natalizie che illuminano le case e le città? Sono bellissime, certo, ma tenendole accese per settimane intere si consuma molta energia. Se poi l’elettricità proviene da fonti non rinnovabili, le emissioni di CO₂ aumentano. Una soluzione semplice è utilizzare luci LED, che consumano meno, e magari limitarne l’uso a poche ore al giorno. L’uso diffuso di luminarie durante il periodo natalizio comporta un notevole incremento del consumo energetico. Secondo il Center for Global Development, negli Stati Uniti, l’energia elettrica utilizzata per le luci natalizie supera il consumo annuale di interi paesi, come l’Etiopia, con circa 6,63 miliardi di kilowattora consumati ogni anno. Anche gli alberi di Natale sintetici, sebbene riutilizzabili, presentano un’impronta ecologica significativa. Una ricerca del Carbon Trust ha rilevato che un albero artificiale ha un’impronta di carbonio circa dieci volte superiore a quella di un albero vero, se utilizzato solo per un anno. Per risultare una scelta sostenibile, l’albero artificiale dovrebbe essere riutilizzato per almeno 10-20 anni. 

Rifiuti, rifiuti ovunque

Le feste portano con sé una montagna di rifiuti. Carta da regalo, scatole, plastica… E quante volte ci accorgiamo che questi materiali non sono nemmeno riciclabili? Lo stesso vale per le decorazioni usa e getta, che spesso finiscono in discarica dopo una sola stagione. Perché non provare a usare carta riciclata o vecchi tessuti per incartare i regali? O scegliere decorazioni fatte a mano, magari riutilizzabili di anno in anno?  

Inoltre, la tradizione dei regali comporta un incremento dei rifiuti derivanti da imballaggi, molti dei quali non riciclabili. La produzione di piccoli dispositivi elettronici regalati a Natale comporta l’emissione di oltre mezzo milione di tonnellate di gas serra, circa 100 volte il peso del Monte Bianco.  

Per mitigare l’impatto ambientale delle festività, si possono adottare alcune pratiche sostenibili: 

  • Ridurre gli sprechi alimentari: pianificare attentamente i pasti e riutilizzare gli avanzi in nuove ricette. 
  • Scegliere decorazioni sostenibili: optare per luci LED a basso consumo e decorazioni riutilizzabili o realizzate con materiali naturali. 
  • Limitare l’uso di fuochi d’artificio: preferire alternative meno inquinanti, come spettacoli di luci o proiezioni. 
  • Optare per regali eco-friendly: scegliere prodotti di qualità, durevoli nel tempo, o esperienze che non comportino un impatto ambientale significativo. 
  • Utilizzare mezzi di trasporto sostenibili: prediligere il trasporto pubblico o condividere i viaggi con altre persone per ridurre le emissioni. 

Adottando queste misure, è possibile godere delle festività riducendo al contempo l’impatto negativo sull’ambiente 

Il cibo e lo spreco alimentare 

Durante le feste, le tavole sono piene di cibo, ma purtroppo molto di ciò che cuciniamo finisce nella spazzatura. Lo spreco alimentare è un problema enorme: buttare il cibo significa sprecare anche tutte le risorse utilizzate per produrlo, come acqua ed energia. Pianificare meglio i pasti e cercare di usare gli avanzi potrebbe fare una grande differenza. E magari optare per prodotti locali e di stagione aiuta non solo l’ambiente, ma anche i produttori del territorio. Il periodo natalizio vede un aumento significativo dello spreco alimentare. In Italia, secondo Assoutenti, ogni famiglia spreca fino a 80 euro di cibo durante le festività, per un totale di oltre 500.000 tonnellate di alimenti gettati, equivalenti al peso di 100 Titanic. 

Viaggi e spostamenti 

Molti di noi approfittano delle feste per spostarsi, andare a trovare la famiglia o fare una vacanza. Purtroppo, i mezzi di trasporto, soprattutto aerei e auto, hanno un forte impatto in termini di emissioni di gas serra. Forse, scegliere un treno o organizzarsi per condividere l’auto con altri viaggiatori può essere una scelta più sostenibile. Gli spostamenti per raggiungere familiari e amici durante le festività contribuiscono all’aumento delle emissioni di CO₂. Scegliere mezzi di trasporto meno inquinanti, come il treno, o optare per il car-sharing può ridurre significativamente l’impatto ambientale. 

Fuochi d’artificio

Come non parlare poi dei fuochi d’artificio? Bellissimi, sì, ma anche molto inquinanti. Oltre a rilasciare particolato fine e metalli pesanti nell’aria, spaventano la fauna selvatica e gli animali domestici. Spettacoli alternativi, come giochi di luci a LED, potrebbero essere un modo più “verde” per celebrare il nuovo anno. I fuochi d’artificio, tipici dei festeggiamenti di fine anno, rilasciano nell’ambiente sostanze chimiche nocive. Uno studio dell’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti ha evidenziato che i livelli di perclorato, un composto chimico presente nei fuochi d’artificio, aumentano fino a 1000 volte nei corsi d’acqua dopo gli spettacoli pirotecnici. Inoltre, una ricerca pubblicata su Environmental Science & Technology ha mostrato che l’uso di fuochi d’artificio incrementa le emissioni di metalli pesanti, pericolosi per la salute respiratoria e ambientale. 

Quanto inquinano, quindi, le feste? Alcune stime  

Esistono diverse stime sull’inquinamento legato alle festività, che analizzano aspetti specifici come consumi energetici, sprechi alimentari e produzione di rifiuti. Sebbene i numeri possano variare in base al contesto geografico e culturale, ecco alcune cifre indicative basate su studi e analisi recenti: 

  1. Emissioni di CO₂ complessive 

Durante il periodo natalizio, si stima che le emissioni di CO₂ aumentino fino al 5-10% rispetto alla media annuale nei paesi occidentali. In Gran Bretagna, lo studio del Carbon Trust ha calcolato che il Natale medio genera 650 kg di CO₂ a persona, principalmente legati ai viaggi, al consumo di energia e alla produzione di regali. Per confronto, un volo di andata e ritorno da Londra a Madrid produce circa 500 kg di CO₂. 

  1. Luci natalizie 

Negli Stati Uniti, le luci decorative consumano circa 6,6 miliardi di kWh ogni anno, una quantità superiore al consumo annuale di interi paesi, come l’Etiopia o il Salvador (Center for Global Development). In Italia, una famiglia media che utilizza luminarie tradizionali può arrivare a consumare 300-400 kWh in più durante il mese natalizio, corrispondenti a un incremento di circa 20-30€ sulla bolletta. 

  1. Rifiuti 

In Europa, durante il periodo natalizio, i rifiuti domestici aumentano fino al 30%. Solo in Gran Bretagna, si calcola che vengano prodotti circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti aggiuntivi, inclusi: 

  • 1 miliardo di biglietti d’auguri (abbastanza carta da coprire il Monte Everest). 
  • 227.000 miglia di carta regalo, spesso non riciclabile, che finiscono in discarica. 

In Italia, secondo Legambiente, a Natale si generano oltre 75.000 tonnellate di plastica solo dagli imballaggi dei regali. 

  1. Spreco alimentare

Si stima che il 25-30% del cibo preparato durante le festività venga sprecato. In Italia, secondo Assoutenti, durante il periodo natalizio si sprecano circa 500.000 tonnellate di cibo, equivalenti al peso di oltre 100 navi Titanic. Questo spreco genera un’impronta di carbonio significativa: ogni chilogrammo di cibo sprecato rappresenta in media 3-4 kg di CO₂ immessi nell’atmosfera. 

  1. Viaggi e trasporti 

Durante le festività, gli spostamenti aumentano le emissioni di gas serra: 

  • Un volo di andata e ritorno in Europa per visitare parenti può generare tra 300 e 500 kg di CO₂ per persona. 
  • Gli spostamenti in auto rappresentano una delle principali fonti di emissioni locali: un viaggio medio di 200 km in auto può generare circa 50-60 kg di CO₂. 
  1. Fuochi d’artificio 

Un singolo spettacolo di fuochi d’artificio può rilasciare nell’atmosfera fino a 60 tonnellate di CO₂, oltre a metalli pesanti e particolato fine. Secondo uno studio del Journal of Hazardous Materials, in molte città i livelli di particolato PM10 aumentano fino al 500% nella notte di Capodanno, rimanendo elevati per 24-48 ore. 

Impatto complessivo 

Sommando questi fattori, l’impatto ambientale delle festività è rilevante. In media, il Natale in un paese industrializzato può comportare: 

  • 2-3 tonnellate di CO₂ per famiglia tra viaggi, consumi, regali e cibo. 
  • Un incremento dei rifiuti domestici fino al 30% rispetto ai livelli normali. 
  • Sprechi energetici e alimentari che potrebbero essere evitati adottando comportamenti più sostenibili.