Inquinamento dell’aria e vie respiratorie: quali sono gli effetti?  

Quali sono gli effetti dell’inquinamento sulle vie respiratorie? Esploriamo le principali conseguenze e quello che si può fare per evitarne le manifestazioni.

4 Gennaio 2024, 08:30

Inquinamento dell’aria e vie respiratorie: quali sono gli effetti?  

Non è una novità quella che riguarda le terribili conseguenze dell’inquinamento sulla salute di tutto l’ecosistema, uomo compreso. Soffermarsi sull’inquinamento dell’aria, però, significa guardare alle complicanze delle vie respiratorie.  

I dati sulla correlazione tra inquinamento dell’aria e conseguenze alle vie respiratorie 

Gli ultimi report relativi alla salute respiratoria legata all’inquinamento che ci restituiscono un quadro chiaro sull’importanza di agire immediatamente, fanno riferimento agli ultimi studi, alcuni dei quali possiamo annoverarli di seguito.  

Il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): nel 2021, l’OMS ha pubblicato un rapporto che evidenzia come l’inquinamento atmosferico sia responsabile di circa 7 milioni di morti all’anno a livello globale. Questi decessi sono dovuti principalmente a malattie respiratorie come l’asma, le bronchiti croniche e il cancro ai polmoni. 

Lo studio dell’European Respiratory Society (ERS): nel 2020, l’ERS ha condotto uno studio che ha evidenziato una correlazione tra l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico e un aumento del rischio di sviluppare malattie respiratorie come l’asma e la bronchite cronica. Lo studio ha inoltre dimostrato che l’inquinamento atmosferico può influenzare negativamente la funzione polmonare. 

Il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA): Nel 2019, l’EEA ha pubblicato un rapporto che evidenzia come l’inquinamento atmosferico sia una delle principali minacce per la salute umana in Europa. Secondo il rapporto, l’inquinamento atmosferico contribuisce a un aumento della mortalità e degli ingressi ospedalieri legati a malattie respiratorie come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). 

Lo studio dei ricercatori dell’Università del Sud della California: nel 2018, un gruppo di ricercatori dell’Università del Sud della California ha condotto uno studio che ha dimostrato come l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico sia associata a un aumento del rischio di sviluppare l’asma nelle persone adulte. Lo studio ha evidenziato che gli individui esposti a livelli più elevati di inquinamento atmosferico avevano una maggiore probabilità di sviluppare sintomi di asma. 

E ancora, il rapporto dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC): nel 2013, l’IARC ha classificato l’inquinamento atmosferico come agente cancerogeno per l’uomo. Secondo il rapporto, l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico è associata a un aumento del rischio di sviluppare il cancro ai polmoni e il cancro alla vescica. 

Questi sono solo alcuni esempi di report recenti che evidenziano i legami tra salute respiratoria e inquinamento atmosferico. L’accumulo di prove scientifiche in quest’ambito sottolinea l’importanza di adottare misure a livello globale per ridurre l’inquinamento atmosferico e proteggere la salute umana. 

Quale correlazione esiste tra inquinamento dell’aria e malattie respiratorie? 

I risultati dei dati scientifici non ci lasciano scampo: agire immediatamente, consapevoli del fatto che l’inquinamento dell’aria è una grave minaccia per la salute umana, in particolare per le vie respiratorie. Gli inquinanti presenti nell’aria, come particolato fine (PM 2.5), ozono troposferico (O3), ossidi di azoto (NOx) e biossido di zolfo (SO2), possono danneggiare le vie respiratorie causando una serie di problemi di salute. 

I principali effetti dell’inquinamento dell’aria sulle vie respiratorie includono: 

  • Infiammazione delle vie respiratorie: l’esposizione a inquinanti atmosferici può causare infiammazione delle vie respiratorie, che porta ad irritazione e gonfiore delle vie aeree. Questo può causare tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie; 
  • Asma: l’inquinamento dell’aria è un fattore di rischio importante per lo sviluppo dell’asma, soprattutto nei bambini. Le particelle solide presenti nell’aria possono irritare le vie aeree, provocando attacchi di asma e peggiorando i sintomi delle persone già affette da questa malattia. 
  • Malattie respiratorie croniche: l’esposizione a lungo termine all’inquinamento dell’aria può causare malattie respiratorie croniche, come la bronchite cronica e l’enfisema. Queste malattie ostruttive croniche danneggiano irreversibilmente i polmoni e rendono la respirazione difficile. 
  • Infezioni respiratorie: L’inquinamento dell’aria può indebolire il sistema immunitario delle vie respiratorie, rendendo più suscettibili alle infezioni respiratorie, come raffreddore, influenza e polmonite. 
  • Cancro ai polmoni: alcuni inquinanti atmosferici, come gli agenti chimici presenti nelle emissioni dei veicoli e nelle emissioni industriali, sono considerati agenti cancerogeni per i polmoni. L’esposizione prolungata a queste sostanze può aumentare il rischio di sviluppare tumori polmonari. 

Un altro tipo di conseguenza che si può registrare riguarda le malattie perenni: ammalarsi di allergia. L’allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue, come pollini, muffe, peli di animali o determinati alimenti. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che l’inquinamento dell’aria potrebbe contribuire allo sviluppo o all’aggravamento delle allergie. L’inquinamento atmosferico può contenere una serie di particolato e sostanze chimiche dannose, come polveri sottili, ozono, anidride solforosa e anidride carbonica. Queste sostanze possono irritare le vie respiratorie e portare a infiammazioni delle vie aeree. Questa infiammazione cronica può aumentare la sensibilità delle mucose respiratorie alle sostanze allergeniche, come il polline, rendendo le persone più propense a sviluppare allergie. 

Inoltre, gli inquinanti atmosferici possono interagire con gli allergeni, modificandoli e rendendoli più potenti. Ad esempio, le particelle di polvere sottile possono legarsi ai pollini, facendoli rimanere nell’aria per periodi di tempo più lunghi e aumentando il loro potenziale allergenico. 

Studi scientifici hanno, tra l’altro, dimostrato che l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico può aumentare il rischio di sviluppare allergie respiratorie, come l’asma o la rinite allergica. Inoltre, l’inquinamento dell’aria può anche peggiorare i sintomi nelle persone allergiche già esistenti, causando un aumento dell’infiammazione delle vie respiratorie e dei sintomi associati. 

È importante sottolineare che l’allergia è una condizione complessa e multifattoriale e l’inquinamento dell’aria può essere solo uno dei molti fattori coinvolti nello sviluppo delle allergie. Tuttavia, limitare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, ad esempio evitando i periodi di picco di inquinamento o utilizzando filtri per l’aria nelle abitazioni, può contribuire a ridurre il rischio di allergie o ad alleviare i sintomi in persone già allergiche. 

Per proteggere la salute delle vie respiratorie, è importante ridurre l’esposizione all’inquinamento dell’aria. Le misure più comuni che potrebbero essere adottate da tutti nella quotidianità potrebbero essere l’uso di mezzi di trasporto ecologici, riducendo l’uso di combustibili fossili, promuovendo energie pulite e adottando politiche di tutela ambientale. Inoltre, è consigliabile evitare luoghi fortemente inquinati e utilizzare filtri antismog all’interno delle abitazioni per ridurre l’esposizione agli inquinanti atmosferici. 

 

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Ridurre l’inquinamento dell’aria: un tentativo obbligatorio 

Comuni, Regioni, Paesi, l’Europa e il Mondo intero sono oggi consapevoli di quanto il Pianeta sia a rischio. Per questo è risultato necessario organizzarsi per agire di conseguenza e cercare di limitare i danni.  

L’Unione Europea, ad esempio, ha adottato diverse misure per ridurre l’inquinamento dell’aria. L’UE impone limiti rigorosi sulle emissioni dei veicoli, compresi i veicoli a motore, i veicoli commerciali e i veicoli pesanti. Ciò include l’introduzione dei sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR) per i gas di scarico dei veicoli diesel. 

Sono state, inoltre, stabiliti dei limiti sulle emissioni delle centrali termoelettriche, in particolare per quanto riguarda l’ossido di azoto (NOx) e le polveri sottili. Le centrali termoelettriche sono tenute ad adottare tecnologie di abbattimento delle emissioni, come i filtri a carbone attivo. Sono state ideate delle normative sulle emissioni industriali: l’UE ha sviluppato la Direttiva sulle emissioni industriali, che stabilisce limiti di emissione per diverse industrie, come l’industria chimica, l’industria del cemento e l’industria del vetro. Le aziende sono tenute a ridurre le loro emissioni tramite l’adozione di tecnologie più pulite. L’Europa ha, inoltre, incentivato la produzione di energia da fonti rinnovabili come l’eolico, il solare e la biomassa. Ciò contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico derivante dalla produzione di energia. 

Importantissimo, poi, risulta il monitoraggio e il controllo dell’inquinamento dell’aria: l’UE ha istituito una rete di monitoraggio dell’inquinamento dell’aria in tutta Europa. Gli Stati membri sono tenuti a monitorare e segnalare i livelli di inquinanti atmosferici. Questo monitoraggio aiuta a identificare le fonti di inquinamento e a prendere le misure appropriate per ridurlo. 

L’UE, inoltre, promuove la sensibilizzazione e l’informazione pubblica sull’inquinamento dell’aria, i suoi effetti sulla salute umana e sull’ambiente, nonché sulle azioni che possono essere intraprese per ridurlo. Questo include campagne di comunicazione e programmi educativi. Un importante contributo può essere poi ottenuto dalle norme sull’efficienza energetica degli edifici: l’UE ha stabilito norme per l’efficienza energetica degli edifici al fine di ridurre l’uso di combustibili fossili e le emissioni derivanti dal riscaldamento e dal raffreddamento degli edifici. 

Questi sono solo alcuni dei rimedi adottati dall’Unione Europea per ridurre l’inquinamento dell’aria, ma si sta costantemente lavorando per migliorare le politiche e le misure per proteggere la qualità dell’aria. 

Tra le azioni intraprese rientrano necessariamente anche quelle dei cittadini che, grazie alle class action e ai ricorsi alle giurisdizioni europee, stanno tentando di mettere in atto una rivoluzione culturale che agisca sulle mentalità degli individui e di chi opera per il bene comune. Vigilare affinché anche le Pubbliche Amministrazioni possano agire e mettere in atto le politiche promosse e imposte dall’UE è l’obiettivo. A questo contribuisce, ad esempio, il network Aria Pulita di Consulcesi.