Inquinamento dell’aria a Pavia: livelli ancora preoccupanti

Nonostante lievi miglioramenti, l’inquinamento dell’aria continua ad essere un’emergenza anche per Pavia. Preoccupa in particolar modo il PM2.5 ma non solo

15 Marzo 2024, 10:13

Inquinamento dell’aria a Pavia: livelli ancora preoccupanti

L’inquinamento dell’aria a Pavia, riflesso della situazione nella vasta Pianura Padana, continua a generare preoccupazioni per la salute pubblica e l’ambiente. Nonostante gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria, i livelli elevati di particolato fine e biossido di azoto a Pavia persistono, spesso superando le soglie di sicurezza.

I dati più recenti mostrano solo alcuni lievi miglioramenti, confermando una distanza significativa dai nuovi obiettivi Ue entro il 2030, e ancor di più dalle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Inquinamento dell’aria a Pavia: preoccupa il PM2.5

Secondo i più recenti dati pubblicati da Legambiente nel report annuale “Mal’Aria di città”, Pavia risulta tra le 9 città italiane più inquinate da PM2.5, anche, nel 2023. Secondo il nuovo report, le concentrazioni registrate per questo inquinante durante lo scorso anno si mantengono sul filo nel limite normativo, praticamente uguali a quelle registrate nell’anno precedente.

Con una media annua pari a 19 microgrammi per metro cubo (mg/mc), il PM2.5 nella provincia di Pavia risulta entro il limite normativo attuale, pari a 25 mg/mc. Tuttavia, per questo inquinante la città si conferma ancora lontana dalla soglia stabilita dalla nuova Direttiva europea, da raggiungere al massimo entro il 2030, pari a 10 mg/mc. la riduzione del 47%, necessaria per rientrare nel nuovo limite Ue, appare impresa non facile contro una riduzione media dell’inquinamento atmosferico stimata attorno al 3% annuo (Mal’Aria di città 2023).

Se già così la qualità dell’aria nel territorio pavese susciterebbe preoccupazione nei più, la soglia limite indicata dall’OMS e pari a 5 mg/mc non lascia dubbi: siamo lontani da una condizione di salubrità dell’aria.

 

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Il PM10 a Pavia

Va meglio, si fa per dire, per quanto riguarda le concentrazioni di particolato fine PM10. Stando ai dati contenuti in Mal’Aria di città 2024, queste risultano in diminuzione rispetto a quanto rilevato nel rapporto 2023. La media annua di PM10 passa infatti da 32 mg/mc del 2022, a 28 mg/mc nell’ultimo anno analizzato.

Anche per questo inquinante atmosferico Pavia risulta entro gli attuali limiti di legge (pari a 40 mg/mc di media annua) ma oltre la nuova soglia Ue. Questa dimezza la concentrazione annua consentita a 20 mg/mc, in linea con l’obiettivo generale della Direttiva di guidare i Paesi Ue verso i più ambiziosi quanto necessari limiti OMS. Secondo l’Organizzazione, per il PM10 non dovremmo superare una media annuale di 15 mg/mc.

L’OMS inoltre indica che la sua concentrazione giornaliera non dovrebbe superare per più di 3 volte l’anno i 45 mg/mc. Attualmente, l’attuale normativa consente 35 giorni di sforamento mentre la nuova Direttiva Ue ne consentirà un massimo di 18.

Inquinamento da biossido di azoto

Rimane praticamente stabile il livello di biossido di azoto nell’aria pavese. La media annua del 2023 si attesta a 26 mg/mc contro i 27 mg/mc registrati nell’anno precedente. Tale valore rimane entro la soglia attuale di 40 mg/mc ma supera i 20 mg/mc consentiti dall’Ue a partire dal 2030 e la soglia indicata dall’OMS nelle ultime linee guida, pari a 10 mg/mc di media annua per l’NO2.

La qualità dell’aria a Pavia nei primi mesi del 2024

Sebbene, grazie a condizioni metereologiche favorevoli, l’allerta smog registrata fino a non molti giorni fa a Pavia e in molte altre province lombarde appare pressoché rientrata, anche i primi dati relativi al 2024 confermano una condizione che continua ad esporre la popolazione a gravi rischi per la salute, e la necessità quindi di misure più importanti per essere migliorata in modo significativo.

Più volte durante i primi due mesi del nuovo anno, il territorio ha registrato il superamento della soglia limite delle polveri sottili PM10 con il valore di PM2.5 oltre le soglie di sicurezza.

Da inizio 2024, in alcune stazioni di rilevamento posizionate tra Pavia e provincia sono stati superati i 24 giorni della soglia limite di polveri sottili (PM10). Come scrive “Prima Pavia”, praticamente “quasi tutto il mese di gennaio è stato caratterizzato da un’insalubre qualità dell’aria”. Non solo, come mostrano i dati pubblicati dalla testata locale, per sei giorni consecutivi si sono registrati livelli di PM10 oltre i limiti consentiti attualmente, con concentrazioni quasi tre volte superiori.

A seguito dei tanti giorni critici registrati, misure temporanee antismog sono state imposte dalla Regione Lombardia su Pavia e le altre province più colpite. Misure che, tra le altre cose, hanno compreso limitazioni al traffico a determinate categorie di veicoli e il divieto di superare i 19°C per il riscaldamento delle case e degli esercizi commerciali, e che sono state rimosse a seguito delle perturbazioni arrivate da fine febbraio sulla Pianura Padana, migliorando così la qualità dell’aria.

Come ribadito da Legambiente alle affermazioni del Sindaco di Milano Beppe Sala, “Si respira dappertutto aria tossica, senza se e senza ma. La qualità dell’aria non è stata mai così pericolosa dall’inverno del 2017″.

Secondo l’associazione le misure antismog messe in atto finora sono insufficienti, mentre “L’azione amministrativa che dovrebbe tutelare la salute di tutti latita – ha osservato ancora Legambiente Lombardia – e l’unica politica efficiente è l’attesa che le condizioni meteorologiche facciano il miracolo”.