Inquinamento dell’aria: i dati di Como nel 1° trimestre 2024
Nel 1° trimestre 2024 Como registra livelli di inquinamento dell’aria migliori rispetto ad altre città lombarde, ma anche in città il problema persiste.
4 Maggio 2024, 09:04
Sommario
Alla fine del 1°trimestre del 2024, secondo i recenti dati sull’inquinamento dell’aria pubblicati da ARPA Lombardia e analizzati da Legambiente, Como emerge come una delle città della regione con livelli di particolato sottile (PM10) relativamente migliori. Tuttavia, anche nel comasco la situazione rimane critica e la qualità dell’aria continua a destare preoccupazione. Como infatti, nel primo trimestre del 2024 ha registrato già molteplici giorni di sforamento per il PM10 mentre le concentrazioni medie 2023 risultano ancora elevate rispetto alla nuova direttiva UE e alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
La qualità dell’aria a Como e in Lombardia nel 1° trimestre 2024
Tra gennaio e marzo 2024, i dati forniti da ARPA Lombardia sui livelli di particolato sottile (PM10) raccolti sui capoluoghi di provincia “forniscono un quadro impietoso della qualità dell’aria respirata dai cittadini lombardi”, scrive Legambiente Lombardia.
I più recenti dati evidenziano un deterioramento della qualità dell’aria in Lombardia rispetto al 2023. In particolare, dalle rilevazioni sulle centraline regionali, nel 1° trimestre di quest’anno, 6 capoluoghi su 10 hanno registrato una concentrazione media di PM10 superiore alla media annua consentita attualmente. A Monza, Cremona, Brescia, Bergamo e Mantova la concentrazione media rilevata ha superato il valore soglia di 40 mg/mc.
A Como invece, come anche negli altri capoluoghi di regione monitorati (Varese, Lecco e Sondrio, Bergamo e Pavia), la concentrazione media di PM10 nel primo trimestre del 2024 è rimasta entro i limiti annuali.
Tuttavia anche qui i valori registrati risultano ancora oltre le soglie indicate dall’UE e dall’OMS.
Como ha registrato infatti 29 mg/mc di PM10, risultando entro i 40 mg/mc attualmente consentiti ma ancora oltre il nuovo limite di 20 mg/mc che sarà in vigore in UE a partire dal 2030.
Non solo, per questo inquinante l’OMS nelle più recenti linee guida suggerisce di non superare i 15 mg/mc di media annua.
Concentrazioni giornaliere di PM10
Va meglio, ma solo relativamente, se si guarda ai giorni in cui l’aria è risultata irrespirabile.
Como nel 1° trimestre 2024 ha registrato 15 giorni di sforamento del limite massimo giornaliero fissato dalla direttiva attuale, pari a 50 mg/mc di media.
Sebbene la città risulti così tra le “meno peggio” a livello regionale, anch’essa risulta verosimilmente a rischio di non riuscire a concludere l’anno senza andare fuorilegge, superando i 35 giorni annui attualmente consentiti.
Inoltre, la nuova direttiva UE prevede un ulteriore abbassamento di questo limite, portandolo a un massimo di 18 giorni all’anno con una media giornaliera di 45 mg/mc, a partire dal 2030. L’OMS, invece, suggerisce un massimo di 3 giorni di sforamento annui per il PM10, al fine di proteggere la salute umana e gli ecosistemi.
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Biossido di azoto e altri inquinanti nell’aria di Como
Per quanto riguarda gli altri principali inquinanti atmosferici, come biossido di azoto (NO2) e PM2.5 gli ultimi dati sono contenuti in Mal’Aria di Città 2024 e sono relativi all’anno precedente.
Per l’NO2, pur avendo rispettato il valore normativo di riferimento di 40 μg/mc, nel 2023 Como si classifica tra le situazioni peggiori, registrando 31 μg/mc.
Anche rispetto a questo inquinante, la nuova direttiva UE prevede un taglio significativo delle concentrazioni massime consentite. A partire dal 2030 infatti le città italiane ed europee non potranno superare una media annua di 20 mg/mc.
Per raggiungere il nuovo obiettivo UE, “traguardo intermedio” verso la più ambiziosa e sicura soglia OMS di 10 mg/mc, Como dovrà dunque ridurre di circa il 35% la concentrazione di questo inquinante nell’aria.
Inquinamento dell’aria da PM2.5 a Como
In modo simile, per quanto riguarda il PM2.5, Como nel 2023 ha registrato 15 mg/mc, risultando entro la soglia attuale di 25 mg/mc ma oltre il futuro limite UE fissato a 10 mg/mc e al valore guida OMS pari a 5 mg/mc di media annua.
Anche in questo caso dunque, Como dovrà raggiungere entro il 2030 un taglio di circa il 32% per rientrare nei nuovi limiti di legge europei.