Inquinamento, Legambiente su Genova: “Ridurre biossido di azoto del 29%”

I dati che emergono dal rapporto “Mal Aria di Città 2024” di Legambiente sono chiari: gli standard europei per le città liguri sono ancora lontani. Necessario ridurre il biossido di azoto a Genova

4 Ottobre 2024, 07:30

Inquinamento, Legambiente su Genova: “Ridurre biossido di azoto del 29%”

Non sono tra le peggiori d’Italia, ma nessuna riesce ad arrivare gli standard di qualità dell’aria stabiliti dall’Unione Europea e dall’Organizzazione mondiale della Sanità per i livelli di PM10, PM2,5 e biossido di azoto. È quanto emerge dal report di Legambiente Mal Aria di città 2024redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign, in merito alle città liguri.

In linea di massima, sebbene ci sia stata una riduzione degli inquinanti rispetto al 2023, le città italiane non riescono a raggiungere un miglioramento effettivo della qualità dell’aria. I livelli attuali, infatti, risultano stabili da molti anni ed in linea con la normativa attuale, ma restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’Ue, previsti per il 2030 e soprattutto dai valori suggeriti dall’OMS.

A Genova necessario ridurre biossido di azoto (NO2). Il report di Legambiente

Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia italiani. Sono stati esaminati i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) e del biossido di azoto (NO2). In sintesi, 18 città sulle 98 monitorate, hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo). In testa alla classifica delle città c’è Frosinone con 70 giorni di sforamento, il doppio rispetto ai valori ammessi, seguita da Torino con 66, Treviso e Mantova.

Le città liguri non sono tra le più inquinate in Italia, tuttavia i risultati non sono buoni. “Genova, La Spezia e Savona, infatti, devono ridurre il biossido di azoto. Nel dettaglio, del 29% Genova, del 19% La Spezia per rientrare nei valori previsti dalla direttiva europea. Per quanto riguarda Savona, del 26% per rientrare nei valori guida OMS” spiega Stefano Sarti, vicepresidente di Legambiente Liguria. Per quanto riguarda il biossido di azoto è bene ricordare il problema delle emissioni dei camini delle navi da crociera e mercantili in tutte e tre le città che “contribuiscono in maniera significativa all’inquinamento urbano” evidenzia Legambiente.

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PM10, PM2,5 e biossido di azoto: i dati di Genova

Nel dettaglio e per quanto riguarda i valori di PM10, a Genova nel 2022 erano 19 µg/mc nel 2023 17 µg/mc. I valori di PM2,5 a Genova nel 2022 erano 11 µg/mc nel 2023 10 µg/mc. In relazione al biossido di azoto a Genova nel 2022 i valori erano 30 µg/mc nel 2023 passa a 28 µg/mc.

Per rientrare nei valori di legge e secondo il report di Legambiente, a Genova sarebbe necessario ridurre del 3% le PM2,5 e del 29% il biossido di azoto.

Se i livelli di qualità dell’aria rientrassero nei limiti stabiliti dall’Oms, si stima che a Genova si potrebbero evitare circa 101 morti a causa del biossido di azoto, 29 morti per PM10 e 234 morti per PM2,5. Per ciascuno di questi inquinanti si perdono così 896, 261 e 2.080 anni di vita complessivi.