Inquinamento, Torino ancora bocciata: perde altre tre posizioni

Nel Report sull’inquinamento di Legambiente e Ambiente Italia, Torino viene ancora bocciata: è solo 85esima nella classifica dei comuni più vivibili.

22 Novembre 2024, 13:30

Inquinamento, Torino ancora bocciata: perde altre tre posizioni

Torino continua a essere al centro del dibattito sull’inquinamento atmosferico: è una delle città più problematiche d’Italia per la qualità dell’aria. Nonostante gli sforzi per migliorare la situazione, la città piemontese è stata nuovamente “bocciata” nell’ultimo report sui sistemi urbani di Legambiente e Ambiente Italia: perde altre 3 posizioni. A pesare è lo smog: va meglio su rifiuti, uso delle acque e aree verdi.

Report “Ecosistema urbano”: Torino si piazza all’85esimo posto

Scarsa qualità dell’aria, alte contrazioni di biossido di azoto e polveri sottili. Torino continua a faticare nella sfida per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, collocandosi all’85° posto nella recente classifica dei comuni italiani più vivibili stilata dal Rapporto Ecosistema Urbano 2024, elaborato da Legambiente e Ambiente Italia. È l’inquinamento a trascinarla nelle zone basse della lista. Nel rapporto, il capoluogo piemontese perde tre posti sotto rispetto al 2023 e 20 rispetto al 2022. Un risultato deludente che evidenzia come l’inquinamento atmosferico e altre criticità ambientali continuino a pesare sulla città.

Centosei i Comuni presi in considerazione in tutta Italia: il migliore è Reggio Emilia, poi Trento e Parma. Tra le altre città piemontesi censite, peggio di Torino fa solo Alessandria, che guadagna un 95esimo posto. La più virtuosa è Cuneo (17esima), seguita da Verbania (21esima), Biella (31esima), Novara (44esima) e Vercelli (59).

Sei sono stati i criteri che hanno permesso di stilare la classifica: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. Il discorso cambia sull’utilizzo dell’acqua: Torino è una delle città più virtuose d’Italia; ed anche sui rifiuti è tra le 20 città a riciclare meglio. Sull’energia invece si registrano ancora difficoltà, con la scarsa diffusione di pannelli fotovoltaici e di solare termico. Bene invece il trasporto pubblico e le aree verdi.

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Le cause principali dell’inquinamento atmosferico a Torino

L’analisi evidenzia il persistere di problemi storici per Torino che supera frequentemente i limiti stabiliti dall’Unione Europea per il particolato fine (PM10 e PM2.5) e il biossido di azoto (NO2). Questi inquinanti derivano principalmente dal traffico veicolare, dal riscaldamento domestico e dalle attività industriali, aggravati dalla particolare conformazione geografica della città, situata in una valle che favorisce il ristagno delle polveri sottili. In particolare, la città soffre a causa di:

  • Sforamento dei limiti di PM10 e NO2: Torino è tra le città con il maggior numero di giorni di superamento dei limiti di legge per il particolato atmosferico;
  • Traffico urbano: l’alta densità di veicoli privati e la dipendenza dall’auto contribuiscono significativamente alle emissioni di NO2;
  • Riscaldamento domestico: l’uso di combustibili fossili per il riscaldamento, soprattutto nei mesi invernali, peggiora la qualità dell’aria;
  • Gestione della mobilità sostenibile: nonostante gli investimenti, il trasporto pubblico e le piste ciclabili risultano ancora insufficienti;
  • Conformazione geografica: si trova, infatti, in una conca ai piedi delle Alpi che aggrava ulteriormente la situazione. La scarsa ventilazione naturale favorisce l’accumulo di inquinanti atmosferici.

Strategie e misure antinquinamento

Negli ultimi anni, l’amministrazione comunale ha introdotto una serie di provvedimenti per contrastare lo smog, tra cui:

  • Blocco dei veicoli più inquinanti durante i periodi di allerta smog;
  • Promozione del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile;
  • Incentivi per l’acquisto di mezzi elettrici e ibridi;
  • Interventi sull’efficienza energetica degli edifici;

Inquinamento Torino: sfide future

Per affrontare il problema in modo strutturale, Torino dovrà  fronteggiare una transizione radicale:

  • Accelerare la transizione verso un trasporto pubblico a basse emissioni;
  • Investire nel trasporto pubblico elettrico e promuovere una mobilità alternativa, come biciclette e monopattini elettrici, espandendo le infrastrutture ciclabili;
  • Ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, incentivando le energie rinnovabili e puntando su strategie innovative per ridurre le emissioni del riscaldamento domestico;
  • Sensibilizzare i cittadini a stili di vita più sostenibili.

Torino ha le risorse e il potenziale per migliorare, ma sono necessarie visione, pianificazione e un impegno congiunto tra amministrazione e cittadini.