Inquinamento a Trieste: situazione attuale e dati 2025
Scopri la situazione dell’inquinamento a Trieste nel 2025. Informazioni su qualità dell’aria, livelli di PM10 e impatti sulla salute.
28 Marzo 2025, 10:07

Sommario
Nel 2025, Trieste continua a confrontarsi con un livello preoccupante di inquinamento atmosferico. Secondo i dati recenti di Legambiente, la qualità dell’aria a Trieste non è migliorata significativamente rispetto agli anni precedenti. In particolare, i livelli di PM10 sono un indicatore critico della situazione: in alcune zone della città, questi valori superano regolarmente i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che stabilisce una soglia di 20 microgrammi per metro cubo come valore massimo annuale. Nel 2024, Trieste ha registrato una media annuale di circa 35 microgrammi di PM10 per metro cubo, con picchi stagionali che arrivano anche a 50 microgrammi in aree a traffico intenso.
PM10: un problema persistente per Trieste
Il PM10 è una delle principali cause di preoccupazione, dato che queste particelle fini possono penetrare nei polmoni e nel flusso sanguigno, causando danni respiratori e cardiovascolari. Secondo i dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli-Venezia Giulia (ARPA FVG), Trieste ha registrato nel 2024 una media di 45 giorni con concentrazioni di PM10 superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Questo dato evidenzia una situazione che va monitorata costantemente, soprattutto nei mesi invernali quando le condizioni meteorologiche (bassa ventilazione e inversione termica) favoriscono l’accumulo di polveri sottili nelle zone basse della città.
Aria Pulita è l’azione collettiva nata per tutelare il tuo Diritto alla Salute e per sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per ridurre l’inquinamento, offrendoti supporto per chiedere un risarcimento per gli anni in cui hai vissuto in aree inquinate. Registrati gratis e scopri come possiamo aiutarti.
Quali sono le cause principali dell’inquinamento a Trieste?
Le principali fonti di inquinamento atmosferico a Trieste comprendono il traffico automobilistico, in particolare durante i mesi invernali, quando il riscaldamento domestico a biomassa aumenta la presenza di polveri sottili. Un altro fattore critico è il porto di Trieste, una delle principali fonti di emissioni inquinanti, che genera polveri sottili a causa delle operazioni di carico e scarico delle merci. Inoltre, la zona industriale, con la presenza di raffinerie e impianti chimici, contribuisce significativamente all’emissione di ossidi di azoto e di polveri sottili. Le condizioni climatiche locali, come il vento proveniente dal mare che in alcune stagioni crea condizioni di stagnazione, fanno sì che gli inquinanti rimangano concentrati nelle aree urbane.
La salute dei triestini a rischio a causa dell’inquinamento
L’inquinamento atmosferico ha un impatto diretto sulla salute dei cittadini di Trieste. I dati dell’Ospedale Cattinara di Trieste indicano che l’inquinamento è un fattore determinante nell’aumento di malattie respiratorie, come asma, bronchiti croniche e malattie polmonari ostruttive (BPCO). Ogni anno, la città registra un aumento dei ricoveri per queste patologie, in particolare tra i bambini e gli anziani. Inoltre, secondo il Rapporto sulla qualità dell’aria 2025 del Ministero della Salute, l’esposizione cronica al PM10 è associata anche a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, come infarti e ictus. I dati rivelano che l’inquinamento atmosferico è responsabile del 15% dei decessi prematuri nella regione Friuli-Venezia Giulia.
Le azioni necessarie per ridurre l’inquinamento a Trieste
In risposta alla crescente preoccupazione per l’inquinamento atmosferico, Trieste ha intrapreso diverse iniziative per migliorare la qualità dell’aria. Secondo il Piano di Azione Ambientale del Comune di Trieste 2025, sono stati previsti investimenti per il potenziamento delle reti di trasporto pubblico, l’introduzione di veicoli elettrici, e il rafforzamento delle aree verdi. Inoltre, Legambiente sottolinea la necessità di un monitoraggio più continuo e di politiche più rigorose per ridurre l’uso dei combustibili fossili. Tra le proposte più urgenti c’è l’implementazione di misure di riduzione delle emissioni nei settori industriali e portuali. Un altro importante passo avanti riguarda la promozione della mobilità sostenibile: il Comune di Trieste ha lanciato progetti per incentivare l’uso di biciclette elettriche e il potenziamento delle infrastrutture per la mobilità dolce, come piste ciclabili e aree pedonali.