Inquinato il 32% dei campioni di acque marine e lacustri: il bilancio di Legambiente

Preoccupa lo stato di salute del mare italiano con un punto oltre i limiti di legge ogni 78 km di costa. L’analisi di Legambiente con le campagne Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2023.

25 Giugno 2024, 12:36

Inquinato il 32% dei campioni di acque marine e lacustri: il bilancio di Legambiente

Le principali minacce per la salute di mari e laghi italiani e per la biodiversità sono: la mala depurazione, gli scarichi abusivi, l’inquinamento e la crisi climatica.

Salute del mare e dei laghi italiani: qual è la situazione?

Ben il 32% su un totale di 387 campioni prelevati nelle acque marine e lacustri italiane è risultato oltre il limite di legge. I punti più critici sono: le foci dei fiumi, i canali e i corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago. Lo stato di salute del mare italiano è preoccupante, con un punto oltre i limiti di legge ogni 78 km di costa, e poi la scarsa informazione relativa alle zone dove vige il divieto di balneazione.

Mari e laghi devono fare i conti con la crisi climatica. Dall’aumento della temperatura delle acque superficiali alle ondate di siccità sempre più frequenti, dalla presenza di specie aliene come il granchio blu, all’aumento degli eventi meteo estremi. Sono 712 quelli che si sono verificati dal 2010 a giugno 2023 in 240 aree costiere e che hanno provocato 186 vittime.

Questa è la situazione dei nostri laghi e mari secondo Legambiente con Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2023, le due campagne itineranti che la scorsa estate hanno fatto tappa in 18 regioni e 40 laghi della Penisola.

Aria Pulita è l’azione collettiva nata per tutelare il tuo Diritto alla Salute e per sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per ridurre l’inquinamento, offrendoti supporto per chiedere un risarcimento per gli anni in cui hai vissuto in aree inquinate. Registrati gratis e scopri come possiamo aiutarti.

Dalle analisi microbiologiche trovati Enterococchi intestinali ed Escherichia coli

Alle due campagne hanno partecipato i 200 volontari dei regionali e circoli di Legambiente su tutto il territorio, impegnati a prelevare i campioni d’acqua sottoposti poi ad analisi microbiologiche.

Come sempre, è stata studiata la concentrazione nelle acque di parametri di tipo microbiologico, quali Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Sono stati considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010).

Sono stati classificati come “fortemente inquinati” quelli in cui almeno uno dei parametri supera per più del doppio il valore normativo. Le analisi di Legambiente non sostituiscono o invalidano i campionamenti effettuati dalle autorità competenti. L’intento, al contrario, è quello di stimolare da parte loro la soluzione all’origine del problema della depurazione nel nostro Paese, per prevenire la cattiva qualità delle acque.

Legambiente: bilancio di Goletta Verde dei mari 2023

Su 262 punti campionati da Goletta Verde lungo la costa italiana, il 36% è oltre i limiti di legge. Il 30% è stato giudicato “fortemente inquinato”, mentre il 6% ha ricevuto un giudizio di “inquinato”.

In particolare, il 49% dei prelievi è avvenuto alle foci e il 51% a mare. Numeri che si traducono in un punto oltre i limiti di legge ogni 78 km di costa. Preoccupa anche la scarsa informazione ai bagnanti che accedono alle coste. Solo nel 15% dei punti visitati dai volontari di Goletta verde è stato visto il cartello informativo sulla qualità delle acque obbligatorio per legge da molti anni ormai. Nel 73% delle foci analizzate non era presente nessun cartello che indicasse la criticità del punto ed il conseguente divieto di balneazione.

Legambiente: bilancio Goletta dei laghi 2023

Su 125 punti campionati da Goletta dei laghi in 40 laghi, il 23% dei campioni è risultato oltre i limiti di legge (29 su 125). Anche in questo caso i prelievi sono stati fatti nel 48% dei casi (60 su 125) presso le foci di canali e corsi d’acqua sfocianti nelle acque lacustri e il 52% dei prelievi è stato eseguito a lago. Il 33% dei prelievi presso canali e corsi d’acqua è risultata oltre i limiti di legge contro il 14% dei prelievi effettuati nel lago.