A Milano lo smog uccide 1600 persone l’anno

Milano soffoca sempre di più a causa dello smog e dell’inquinamento atmosferico, in particolare per il traffico veicolare, che include anche i veicoli elettrici. Le automobili contribuiscono significativamente allo smog e alle polveri sottili (PM2,5 e PM10) attraverso l’attrito tra pneumatici e asfalto, i freni e il rimescolamento delle polveri.

Secondo una ricerca presentata dall’unità di epidemiologia dell’Ats di Milano e pubblicata sulla rivista scientifica “Epidemiologia & Prevenzione”, oltre 1600 decessi all’anno a Milano sono attribuibili all’esposizione al particolato atmosferico (PM2,5). 

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Smog a Milano: la ricerca 

La ricerca ha mappato i quartieri più trafficati, rivelando che questi registrano il maggior numero di decessi. Questo dato è supportato anche dall’Arpa (Azienda Regionale per la Protezione Ambientale), che ha osservato come le concentrazioni di polveri sottili siano piuttosto uniformi in tutta la città, ma superiori di circa il 10% rispetto alla media del territorio circostante. 

“Necessario ridurre inquinanti primari” 

Durante una Commissione congiunta welfare, salute, mobilità e ambiente del Comune, è stato sottolineato che la riduzione delle emissioni locali può ridurre significativamente le concentrazioni di inquinanti primari e contribuire alla diminuzione dei picchi di particolato, che hanno effetti diretti sulla salute, soprattutto sulle persone più fragili. Tuttavia, per ridurre gli inquinanti secondari, come l’ozono e parte del particolato, è necessario agire anche su scala più ampia. 

Gli studi e i dati presentati dimostrano chiaramente la necessità di intervenire localmente per limitare il traffico e l’inquinamento di prossimità. Nonostante queste evidenze scientifiche, le autorità di Palazzo Marino sono ancora riluttanti a prendere provvedimenti decisivi per ridurre il numero di automobili circolanti in città.