Monte Fuji ancora senza neve: la prima volta da 130 anni

Scopri perché il Monte Fuji è ancora senza neve per la prima volta in 130 anni. Analizza le cause climatiche e ambientali dietro questo fenomeno.

14 Novembre 2024, 12:31

Monte Fuji ancora senza neve: la prima volta da 130 anni

Un inizio novembre senza neve per il Monte Fuji. Mai prima d’ora, in 130 anni di rilevazioni meteorologiche e testimonianze artistiche, la vetta più alta del Giappone era arrivata a questo periodo dell’anno senza essere coperta dal tradizionale manto bianco, un fenomeno che stupisce e preoccupa. La montagna, che in condizioni normali avrebbe dovuto essere innevata già dai primi giorni di ottobre, ha subito gli effetti di un’estate particolarmente calda, con temperature anomale che hanno posticipato l’arrivo della neve.

Correnti anomale e clima impazzito

La persistenza di temperature elevate è stata alimentata da uno spostamento anomalo delle correnti d’aria subtropicali, che hanno trasportato masse calde dal sud verso il Giappone, impedendo l’arrivo di correnti fredde. Come spiegato dal meteorologo Yutaka Katsuta al Guardian, affinché si formi la neve è necessario che le temperature si avvicinino allo zero, condizione che ancora non si è verificata sul Fuji. Sebbene singoli eventi non possano essere attribuiti esclusivamente al cambiamento climatico, Katsuta ha sottolineato che la situazione osservata è coerente con le previsioni per un mondo in fase di riscaldamento, secondo i modelli climatici più aggiornati.

Così anche il mese ottobre, pur con un lieve calo termico, è stato comunque più caldo della media, ostacolando la comparsa delle prime nevi sulla vetta giapponese. Il precedente record per la prima nevicata tardiva, stabilito nel 1955 e poi ripetuto nel 2016, aveva visto la neve cadere attorno a fine ottobre.

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Il Fuji, icona culturale e simbolo della sfida ecologica

Con i suoi 3.776 metri, il Monte Fuji rappresenta molto più di una montagna: è un simbolo del Giappone e una meta irrinunciabile per i cittadini e i turisti stranieri. Ogni anno oltre 220.000 persone affrontano la salita durante la stagione estiva per ammirare l’alba dalla vetta. Ma la grande  popolarità del Fuji ha reso necessarie misure di controllo del flusso turistico: nel 2025 le autorità hanno introdotto un limite giornaliero di accessi e una tariffa per i visitatori, nel tentativo di preservare l’ecosistema. Il sovraffollamento, infatti, rappresenta un ulteriore problema per la conservazione della montagna e delle aree circostanti.

Un segnale di allarme globale

L’assenza di neve sul Monte Fuji quest’anno non è solo un fenomeno meteorologico locale: è un campanello d’allarme che sottolinea l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico su scala globale. L’evento richiama la necessità di azioni concrete per la riduzione delle emissioni e per la protezione ambientale, non solo per preservare questi simboli ma per garantire che le future generazioni possano continuare a goderne.