Inquinamento e salute degli occhi: lo smog aumenta l’incidenza di disturbi
C’è un collegamento tra salute agli occhi e inquinamento? OMS e scienziati parlano chiaro sul sì: ecco i disturbi più frequenti aumentati dallo smog.
21 Marzo 2024, 14:46
Sommario
L’inquinamento dell’aria rappresenta un forte pericolo per la salute degli occhi. Lo smog e le polveri sottili sono a contatto costante con la membrana protettiva dell’occhio e, sul lungo termine, possono danneggiare anche il segmento posteriore. Provocando così disturbi refrattivi e di retina, fino ad arrivare a degenerazione maculare e persino glaucoma.
I disturbi più frequenti agli occhi e lo smog
Secondo un recente studio condotto su partecipanti over 50 provenienti da sei Paesi differenti, una esposizione elevata al PM2.5 può essere associata ad un aumento del 12% della miopia. Mentre un aumento del 26% si rileva per livelli alti di ozono. Un altro studio ha mostrato come l’esposizione a lungo termine a concentrazioni medie annuali elevate di PM10 mostri di essere associata allo sviluppo della cataratta, danneggiando la trasparenza del cristallino oculare.
Tra i disturbi più comuni, invece, gli esperti hanno dimostrato come lo smog, provocando una rapidissima evaporazione delle lacrime, porti a lungo andare ad una secchezza oculare cronica. Quest’ultima si stabilizza poi nella sindrome dell’occhio secco, molto comune tra gli abitanti di grandi città trafficate. Le particelle inquinanti penetrano inoltre negli occhi, causando infiammazioni che aumentano il rischio di congiuntivite e blefarite.
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Il pericolo glaucoma
Sul tema è intervenuta anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, chiarendo che l’inquinamento è concausa dell’aumento di un numero importante di patologie, specie tra i giovani. Il glaucoma rientra tra quelle malattie complesse che, con la propensione genetica e lo stile di vita errato, rendono il fattore ambientale fondamentale.
In un recente studio pubblicato su PubMed un team di studiosi ha riconosciuto un ruolo non trascurabile al PM2.5 nell’esordio del glaucoma. Sono stati analizzati i dati del questionario, le misure oftalmiche e i dati sulla qualità dell’aria delle aree residenziali per 111.370 partecipanti alla biobanca del Regno Unito. I partecipanti residenti in aree con concentrazioni di PM2.5 più elevate avevano maggiori probabilità di riportare una diagnosi di glaucoma.
Le raccomandazioni degli oculisti
Gli esperti oculisti raccomandano di trascorrere meno tempo possibile fuori nei giorni di picco dello smog. In caso uscire sia necessario, cercare di portare con sé occhiali per proteggere l’esposizione diretta dell’occhio. Un’altra raccomandazione è quella di mantenere gli occhi sempre puliti, lavarli con acqua fresca quando li si sente doloranti o pruriginosi. Si consiglia di mantenere gli ambienti di casa e lavoro sempre ben ventilati e, dove possibile, di utilizzare filtri per l’aria.