Biodiversità in pericolo: specie animali e vegetali minacciate dall’aumento delle temperature

Scopri le specie animali e vegetali a rischio di estinzione a causa dell’aumento delle temperature e gli impatti climatici sulla biodiversità globale

22 Gennaio 2025, 14:26

Biodiversità in pericolo: specie animali e vegetali minacciate dall’aumento delle temperature

L’aumento delle temperature globali sta accelerando la crisi della biodiversità, mettendo a rischio numerose specie animali e vegetali. Secondo una meta-analisi pubblicata su Science e condotta dal professor Mark Urban dell’Università del Connecticut, entro la fine del secolo il 29,7% delle specie note potrebbe estinguersi nello scenario più pessimistico di emissioni di gas serra. Questo dato evidenzia come il cambiamento climatico rappresenti una minaccia esistenziale per gli ecosistemi del pianeta.

Le aree più colpite e le specie a rischio

Le regioni più vulnerabili comprendono Australia, Nuova Zelanda e Sud America, caratterizzate da ecosistemi insulari, montani e di acqua dolce. In queste regioni, le specie endemiche con habitat limitati sono particolarmente vulnerabili, perché l’innalzamento delle temperature e le difficoltà di migrazione ne compromettono la sopravvivenza. Tra i gruppi più esposti figurano anfibi, rettili e piccoli mammiferi che vivono in habitat fragili.

La Melomys rubicola, ad esempio, è un roditore originario di una piccola isola tra l’Australia e la Nuova Guinea, dichiarato estinto nel 2015 a causa dell’innalzamento del livello del mare. Questo caso emblematico sottolinea l’urgenza di azioni concrete per preservare specie che non possono adattarsi rapidamente o spostarsi in nuovi habitat.

Le proiezioni climatiche e l’Accordo di Parigi

Attualmente, con un aumento medio delle temperature di circa +1,3°C rispetto all’era pre-industriale, il rischio di estinzione riguarda l’1,6% delle specie. Tuttavia, superare la soglia critica di +1,5°C, come previsto dall’Accordo di Parigi, potrebbe incrementare il rischio al 2,7%. Se le temperature raggiungessero +2,7°C, una specie su 20 potrebbe scomparire. Nei peggiori scenari di emissioni, con un aumento di +5,4°C, il rischio toccherebbe quasi un terzo delle specie.

L’Accordo di Parigi, adottato nel 2015 durante la COP21, è un trattato internazionale sul cambiamento climatico che mira a limitare l’aumento delle temperature globali ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli pre-industriali, puntando idealmente a contenere l’incremento entro +1,5°C. Per raggiungere questo obiettivo, i Paesi firmatari si impegnano a ridurre le emissioni di gas serra, promuovere l’uso di energie rinnovabili e rafforzare le capacità di adattamento agli impatti climatici, adottando strategie di sviluppo sostenibile.

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Sfide e possibili soluzioni 

Il cambiamento climatico non agisce da solo, ma si combina con altri fenomeni pericolosi come la deforestazione, l’inquinamento e l’introduzione di specie invasive. Le misure necessarie per mitigare questa crisi includono:

  1. Riduzione drastica delle emissioni di gas serra;
  2. Conservazione e ripristino degli ecosistemi naturali;
  3. Creazione di corridoi ecologici per facilitare la migrazione delle specie;
  4. Monitoraggio delle specie meno conosciute e degli habitat vulnerabili.

Preservare la biodiversità è essenziale per la salute degli ecosistemi e per il futuro del nostro pianeta. Ogni specie persa rappresenta un tassello insostituibile di un complesso equilibrio ecologico. Le proiezioni climatiche devono servire da monito per adottare politiche globali più ambiziose e immediate. La lotta contro l’aumento delle temperature è una sfida che riguarda tutti noi.