PFAS: come inquinano l’acqua e i rischi per la salute

Scopri come i PFAS inquinano l’acqua e i rischi per la salute. Informazioni su contaminazione, effetti e soluzioni per ridurre l’esposizione

19 Marzo 2025, 11:30

PFAS: come inquinano l’acqua e i rischi per la salute

Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) sono una vasta famiglia di composti chimici utilizzati in numerosi processi industriali e prodotti di consumo per le loro proprietà idrorepellenti e antiaderenti. Tuttavia, la loro persistenza nell’ambiente e la capacità di accumularsi negli organismi viventi hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alla contaminazione delle risorse idriche e ai potenziali rischi per la salute umana. 

Contaminazione dell’acqua potabile in Italia 

Recenti analisi condotte da Greenpeace Italia hanno rivelato la presenza diffusa di PFAS nell’acqua potabile su tutto il territorio nazionale. Su 260 campioni prelevati in 235 comuni italiani, il 47% ha mostrato tracce di PFOA (acido perfluoroottanoico), una sostanza vietata a livello globale da alcuni anni ma ancora presente nelle risorse idriche. Questi risultati evidenziano una contaminazione estesa che interessa sia le aree industrializzate sia quelle rurali. 

Effetti sulla salute 

I PFAS sono noti per la loro capacità di accumularsi nel corpo umano, dove possono persistere per anni. Studi scientifici hanno associato l’esposizione a queste sostanze a una serie di effetti negativi sulla salute, tra cui: 

  • Interferenza endocrina: molti PFAS possono alterare il normale funzionamento del sistema ormonale, con potenziali ripercussioni su crescita, metabolismo e fertilità. 
  • Cancerogenicità: alcune varianti, come il PFOS e il PFOA, sono state classificate come possibili cancerogeni per l’uomo. 
  • Altri effetti: problemi al fegato, disfunzioni tiroidee e alterazioni del sistema immunitario sono stati correlati all’esposizione ai PFAS. 

Azioni e soluzioni per ridurre l’esposizione 

La diffusione dei PFAS nell’ambiente richiede interventi mirati per tutelare la salute pubblica: 

  • Monitoraggio e regolamentazione: è essenziale implementare controlli più rigorosi sulla presenza di PFAS nelle acque potabili e stabilire limiti più restrittivi per la loro concentrazione. 
  • Bonifica ambientale: sviluppare e applicare tecnologie efficaci per la rimozione dei PFAS dalle risorse idriche contaminate è fondamentale per ridurre l’esposizione umana. 
  • Sostituzione con alternative sicure: promuovere l’uso di sostanze meno nocive nei processi industriali e nei prodotti di consumo può contribuire a diminuire l’immissione di PFAS nell’ambiente. 

La consapevolezza crescente riguardo ai rischi associati ai PFAS ha spinto diverse organizzazioni e istituzioni a richiedere interventi più incisivi. Ad esempio, in Liguria, l’opposizione politica ha sollecitato controlli più stringenti per garantire la sicurezza delle risorse idriche regionali. È cruciale che le autorità competenti adottino misure efficaci per affrontare questa problematica e proteggere la salute dei cittadini. La contaminazione da PFAS rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica e l’ambiente. Un approccio integrato che includa monitoraggio, regolamentazione, bonifica e sostituzione con alternative sicure è fondamentale per ridurre l’esposizione a queste sostanze e garantire la sicurezza delle risorse idriche. 

Diversi studi scientifici hanno evidenziato la presenza diffusa di sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS) nell’acqua potabile in Italia e i potenziali effetti negativi sulla salute umana. 

Contaminazione dell’acqua potabile in Italia 

Un’indagine condotta da Greenpeace Italia tra settembre e ottobre 2024 ha analizzato campioni di acqua potabile in 235 città di tutte le regioni italiane. I risultati hanno mostrato che il 79% dei campioni era contaminato da PFAS, inclusi composti come PFOA e PFOS, noti per la loro pericolosità per la salute umana.  

L’esposizione ai PFAS è stata associata a diversi effetti negativi sulla salute: 

  • Sistema immunitario: una valutazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha indicato che i PFAS possono ridurre la risposta del sistema immunitario alle vaccinazioni; 
  • Disturbi endocrini: studi suggeriscono che l’esposizione precoce ad alcuni PFAS possa contribuire allo sviluppo di malattie metaboliche, tra cui obesità e diabete di tipo 2; 
  • Rischio di tumori: alcuni PFAS, come PFOA e PFOS, sono stati associati a un aumento del rischio di sviluppare tumori, in particolare al rene e ai testicoli, 
  • Disturbi del sonno: uno studio dell’Università della California del Sud ha rilevato che livelli elevati di PFAS nel sangue possono causare disturbi del sonno nei giovani adulti, con una riduzione media del sonno di 80 minuti per notte rispetto a coloro con livelli più bassi.