PM10, Monza tra le città più inquinate d’Italia

Secondo il rapporto di Legambiente, già nei primi mesi del 2024, Monza aveva conquistato il triste primato per la peggior aria della Lombardia. A giugno installate cinque centraline intelligenti per monitorare l’inquinamento

6 Settembre 2024, 08:04

PM10, Monza tra le città più inquinate d’Italia

Monza fa parte delle città più inquinate d’Italia e non solo. Tra i capoluoghi di provincia della Lombardia, ha la concentrazione di PM10 più alta. Già nei primi mesi del 2024, infatti, il rapporto di Legambiente che ha analizzato i dati delle centraline, ha registrato un valore medio di PM10 prossimo ai 60 microg/mc contro i 27,4 di Lecco, la “migliore” delle 12 città lombarde che fanno provincia.

C’è da dire che, in tutti i capoluoghi della pianura lombarda, le concentrazioni medie misurate dal 1° gennaio al 7 febbraio, a soli tre mesi dall’inizio dell’anno, sono risultate al di sopra della soglia di legge per la concentrazione media annua di PM10 (40 microg/mc) ma Monza riesce a fare peggio di tutte con  59,8, che Legambiente associa al traffico urbano.

Nel 2023 a Monza 40 giorni di sforamento per PM10

Nel 2023, per Monza, non era andata tanto meglio. Dal rapporto nazionale di Legambiente e CleanCities Campaign, Mal’Aria di Città 2024, è emerso, infatti, che la lotta allo smog, in Italia, è ancora in salita. Ben 18 capoluoghi di provincia su 98 presentavano valori di polveri sottili che sforano i limiti a livello europeo, con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo.

La maglia nera non è stata conquistata da una città della Pianura Padana ma da Frosinone con 70 giorni di sforamento e poi, a seguire:

  • Torino (Grassi) con 66 giorni di sforamento
  • Treviso (strada S. Agnese) con 63 giorni di sforamento
  • Mantova (via Ariosto), Padova (Arcella) e Venezia (via Beccaria) con 62 giorni di sforamento
  • Rovigo (Centro), Verona (B.go Milano), e Vicenza (Ferrovieri), rispettivamente con 55, 55 e 53 giorni di sforamento.
  • Milano (Senato) con 49 giorni di sforamento
  • Asti (Baussano) con 47 giorni di sforamento
  • Cremona (P.zza Cadorna) con 46 giorni di sforamento
  • Lodi (V.le Vignati) con 43 giorni di sforamento
  • Brescia (Villaggio Sereno) e Monza (via Machiavelli) con 40 giorni di sforamento
  • Alessandria (D’Annunzio) con 39 giorni di sforamento
  • Napoli (Ospedale Pellerini) e Ferrara (Isonzo) con 36 giorni di sforamento

Anche i livelli di PM2.5 e NO2 sono alti. Secondo la classifica ISGlobal a Monza c’è un serio problema di inquinamento atmosferico, con un livello medio annuale di PM2.5 di 27,3 µg/m³. Se le più recenti linee guida dell’OMS fossero rispettate, si potrebbero evitare ben 162 morti. Inoltre, il livello medio annuale di NO2 è 42,7 µg/m³, con 70 morti evitabili. Gli spazi verdi hanno un indice di vegetazione di 0,465 e una percentuale di area verde del 19.9%. E, come se non bastasse, il 61.50% della popolazione subisce livelli di inquinamento acustico dannoso per la salute.

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A Monza installate cinque centraline intelligenti per controllare l’inquinamento

Per correre ai ripari, a Monza sono state installate cinque nuove centraline intelligenti per monitorare qualità dell’aria e inquinamento e inviare tutti i dati raccolti a un server di ultima generazione. Sono state posizionate in punti di Monza particolarmente critici per gli alti livello di inquinamento. La decisione rientra nell’ambito del progetto di riqualificazione della rete di illuminazione pubblica cittadina del Comune di Monza. L’obiettivo è accompagnare il territorio nella transizione verso una smart city e una maggiore sostenibilità.

Tra le azioni previste dal progetto, c’è il passaggio a un’illuminazione completamente a Led e l’installazione, appunto, di centraline in grado di monitorare la qialità dell’aria, registrando anche i valori del PM10 e del PM2.5.

Oltre alle due dell’Arpa, queste nuove centraline “ci consentiranno di studiare in tempo reale i livelli degli inquinanti in alcuni dei punti più trafficati della città. Le informazioni raccolte, oltre a essere condivise con la cittadinanza, serviranno all’amministrazione e ai tecnici per studiare i flussi di traffico e definire le misure di governo del territorio di volta in volta più appropriate” spiega l’assessore con deleghe all’ambiente, all’energia e alla mobilità Giada Turato.

Le centraline sono alimentate da una batteria collegata a un pannello solare. “Fondamentale in questo processo -continua Giada Turato, è l’invio dei dati alla piattaforma in dotazione al Comune di Monza. La raccolta e lo studio di questi e altri dati – penso ad esempio a quelli relativi all’abbandono di rifiuti, agli spostamenti casa lavoro o a quelli legati agli eventi meteorologici estremi – va inquadrata in un’ottica di digitalizzazione. Tutti i dati raccolti devono essere messi a sistema tra loro e tra loro dialogare, perché ogni proposta di cambiamento deve essere supportata da elementi certi: la transizione digitale è fondamentale all’avvio di quella transizione ecologica e ambientale sempre più urgente e necessaria”.