Report EEA: la qualità dell’aria nelle città italiane è tra le peggiori d’Europa
È quanto dicono i dati diffusi dall’Agenzia europea per l’ambiente (EEA). Nove città italiane rientrano nella fascia “molto cattiva”
10 Ottobre 2024, 10:12
Sommario
Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), la concentrazione di particolato fine (PM2.5) rappresenta un problema significativo in tutto il continente. I limiti di queste polveri, considerate cancerogene, sono regolamentate dall’Unione Europea, che nel 2008 ha imposto un tetto annuale di 25 µg/m³. Nel periodo 2022/2023, solo la città croata di Slavonski Brod ha superato questo valore, con una concentrazione di 26,4 µg/m³. La qualità dell’aria è considerata molto cattiva quando la concentrazione è tra i 20 e i 25 µg/m³ e cattiva tra i 15 e i 20 µg/m³; per essere giudicata buona, invece, deve essere inferiore a 5 µg/m³.
Aria Pulita è l’azione collettiva nata per tutelare il tuo Diritto alla Salute e per sensibilizzare le Istituzioni ad adottare azioni concrete per ridurre l’inquinamento, offrendoti supporto per chiedere un risarcimento per gli anni in cui hai vissuto in aree inquinate. Registrati gratis e scopri come possiamo aiutarti.
La qualità dell’aria in Italia secondo il report EEA
In Italia, su 61 città esaminate, solo 5 si collocano nella fascia tra i 5 e i 10 µg/m³, con Sassari che si distingue con 6,2 µg/m³. Altre 29 città, tra cui Grosseto e Genova, registrano valori tra i 10 e i 15 µg/m³, mentre 18 città, tra cui Terni e Milano, si trovano nella fascia con una qualità dell’aria definita cattiva, con valori tra i 15 e i 20 µg/m³. Nove città italiane, tra cui Treviso, Brescia e Cremona, rientrano nella fascia molto cattiva, con concentrazioni tra i 20 e i 25 µg/m³, collocandosi tra le città più inquinate d’Europa.
Le città europee con la miglior qualità dell’aria
Secondo il dataset EEA, solo una dozzina delle 368 città prese in esame hanno una qualità dell’aria considerata buona, con concentrazioni di particolato inferiori a 5 µg/m³. Tra queste città si trovano alcune capitali del Nord Europa come Reykjavik in Islanda (3,9 µg/m³), Tallin in Estonia (4,4 µg/m³), Stoccolma in Svezia (4,6 µg/m³) e Helsinki in Finlandia (4,6 µg/m³). La situazione italiana, invece, è come detto decisamente peggiore, con la maggior parte delle città ben al di sopra di questo limite.