Smog, spiagge inquinate, ecomafia. La situazione di Napoli

Ambiente e inquinamento, qual è la situazione a Napoli? Brutte notizie anche per le spiagge. Approfondisci

26 Luglio 2024, 10:05

Smog, spiagge inquinate, ecomafia. La situazione di Napoli

Nel report “Mal’Aria di Città 2024” di Legambiente, che ha messo in luce ancora una volta la critica situazione della qualità dell’aria in Italia, Napoli figura tra le città con i peggiori livelli di inquinamento da polveri sottili (PM10), con 36 giorni oltre i limiti di legge nel 2023. Questo dato colloca Napoli al tredicesimo posto nella classifica nazionale, insieme a Ferrara. Nonostante il biossido di azoto sia l’unico inquinante in calo progressivo negli ultimi cinque anni, Napoli resta al vertice con 38 microgrammi per metro cubo, superando i limiti previsti per il 2030.

Le spiagge di Napoli sotto osservazione

Un recente monitoraggio avviato dai volontari di Goletta Verde ha rivelato gravi criticità lungo le coste della Campania, in particolar modo di Napoli. Su 14 punti monitorati in provincia, 4 sono risultati fortemente inquinati: la foce del canale al lido di Licola, il mare presso la spiaggia a circa 50 metri a sinistra della foce dell’Alveo Volla a San Giovanni a Teduccio, la foce del fiume Sarno e il mare di fronte al Rivo San Marco. Questa situazione è aggravata dalla presenza di scarichi non depurati e rifiuti, che compromettono gravemente la qualità delle acque marine.

 

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Tumori e inquinamento

Il legame tra inquinamento ambientale e incidenza dei tumori nel capoluogo campano è stato confermato dal report dell’Istituto Superiore di Sanità, commissionato dalla Procura di Napoli Nord. In Campania si registrano annualmente 36 mila nuovi casi di tumore, con tassi particolarmente elevati nell’area metropolitana di Napoli e in parte di Caserta. Queste aree, inserite nella Terra dei Fuochi, mostrano tassi di incidenza tumorale significativamente superiori rispetto alle aree interne come l’Irpinia, il Sannio e il Salernitano, evidenziando un grave problema di salute pubblica legato all’inquinamento.

Ecomafia in Campania

La Campania si conferma al primo posto in Italia per reati e illeciti ambientali, secondo il rapporto Ecomafia di Legambiente. Napoli, Avellino e Salerno sono tra le prime cinque province italiane per numero di reati accertati, con Napoli in testa alla classifica. Nel 2023 sono stati registrati 4952 reati ambientali nella regione, un incremento del 23% rispetto all’anno precedente. Questi dati indicano non solo la gravità del problema, ma anche l’intensa attività di contrasto da parte delle autorità. La lotta all’ecomafia richiede interventi trasversali e una maggiore consapevolezza pubblica per ristabilire la giustizia ambientale in Campania.