Virus nelle acque reflue e cattivo smaltimento: i rischi
I virus presenti nelle acque reflue possono essere molto pericolosi per la salute umana, e non solo. Approfondisci.
20 Giugno 2024, 10:17
Sommario
Le acque reflue sono acque provenienti da attività domestiche, industriali o agricole che, dopo essere state utilizzate, contengono sostanze inquinanti. Le acque reflue domestiche includono scarichi di cucine e bagni, contenenti materia organica e sostanze chimiche. Le acque reflue industriali possono avere metalli pesanti, solventi e altre sostanze tossiche, mentre quelle agricole possono essere cariche di fertilizzanti, pesticidi e materiali organici.
Normative europee e violazioni dell’Italia
L’Italia ha violato diverse normative europee sul trattamento delle acque reflue. La direttiva 91/271/CEE impone standard per il trattamento delle acque reflue urbane, ma l’Italia ha mancato l’attuazione in molte aree. Anche la direttiva 2000/60/CE, che mira a proteggere le acque sotterranee dall’inquinamento da nitrati, non è stata rispettata, con conseguenti rischi per la salute pubblica. La direttiva 2006/118/CE riguardante la protezione delle acque da nitrati agricoli è un’altra normativa violata, causando problemi di qualità dell’acqua potabile e degli ecosistemi.
Conseguenze delle violazioni normative
Le violazioni hanno comportato diverse conseguenze: sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto degli obblighi comunitari, danni ambientali con perdita di biodiversità e deterioramento della qualità ambientale, e rischi per la salute pubblica, inclusa l’incidenza di malattie legate ad agenti patogeni e sostanze inquinanti.
Effetti sulla salute pubblica
Le acque reflue non adeguatamente trattate possono contenere agenti patogeni come batteri, virus e parassiti, che contaminano riserve d’acqua potabile e alimenti irrigati aumentando il rischio di malattie gastrointestinali, epatiti e altre infezioni. Un esempio significativo è la Tetralogia di Fallot (o sindrome del bambino blu) causata dall’ingestione di acqua contaminata da nitrati. L’esposizione a sostanze chimiche tossiche può causare problemi di salute, specialmente nei soggetti fragili.
Impatto sulla qualità dell’acqua e ambiente
Le violazioni delle normative aumentano la resistenza agli antibiotici e degradano la qualità dell’acqua. Tra le malattie diffuse a causa del cattivo smaltimento delle acque reflue vi sono gastroenterite, epatite A, colera, malattie della pelle e cancro. Anche la salute mentale può essere influenzata negativamente.
Rischi per la salute umana dai virus nelle acque reflue
I virus presenti nelle acque reflue rappresentano un rischio significativo per la salute umana. Tra questi, i virus enterici come Norovirus, Adenovirus, Rotavirus e Astrovirus sono particolarmente preoccupanti poiché causano gastroenteriti acute, caratterizzate da sintomi come diarrea, vomito e crampi addominali. Inoltre, virus come Hepatitis A e Hepatitis E possono causare epatite virale, con sintomi che vanno dall’affaticamento all’ittero fino a gravi insufficienze epatiche. Il Poliovirus, sebbene raramente, può ancora essere presente e causare poliomielite, una malattia paralitica potenzialmente letale.
La diffusione di malattie emergenti è un altro rischio associato ai virus nelle acque reflue. Per dire, in piena pandemia da Covid, e dunque esattamente quattro anni fa, il SARS-CoV-2 è stato rilevato nelle acque reflue, il che suggerisce un potenziale contributo alla diffusione del virus, e così anche altri virus emergenti, nuovi o meno conosciuti, possono rappresentare minacce sconosciute per la salute pubblica.
Le infezioni cutanee e respiratorie sono possibili attraverso il contatto diretto o l’inalazione di aerosol contenenti virus presenti nelle acque reflue, e ciò può causare infezioni cutanee, congiuntivite e infezioni respiratorie.
Un ulteriore rischio è rappresentato dall’antibiotico resistenza. La presenza di virus nelle acque reflue può contribuire alla selezione di ceppi virali resistenti ai trattamenti antivirali, complicando il controllo delle infezioni e rendendo più difficile il trattamento delle malattie virali.
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Rischi per l’ambiente dai virus nelle acque reflue
I virus presenti nelle acque reflue non solo minacciano la salute umana, ma rappresentano anche un serio rischio per l’ambiente. I virus possono infiltrarsi nelle risorse di acqua potabile attraverso il ciclo idrologico, in modo tale da contaminare pozzi e sorgenti e mettere a rischio la salute umana. Inoltre, anche i corpi idrici superficiali come laghi, fiumi e bacini possono essere contaminati, abbassando sensibilmente la qualità dell’acqua e danneggiando la salute degli ecosistemi acquatici.
Anche gli effetti sugli ecosistemi acquatici sono significativi. I virus possono infettare organismi acquatici, tra cui pesci, anfibi e invertebrati, in maniera da alterare la biodiversità e la funzionalità degli ecosistemi. Sebbene i virus non bioaccumulino come i contaminanti chimici, la loro presenza può avere effetti a cascata sulla salute degli ecosistemi attraverso l’infezione degli organismi che costituiscono la base della catena alimentare.
Inoltre, i virus nelle acque reflue possono alterare i cicli biogeochimici naturali. La loro presenza può influenzare i cicli di elementi come il carbonio e l’azoto, alterando le dinamiche degli ecosistemi e la qualità dell’acqua, con impatti a lungo termine che potrebbero essere complessi e difficili da mitigare.
Prevenzione e gestione dei rischi
Per mitigare questi rischi, è essenziale implementare pratiche efficaci di trattamento delle acque reflue, come la disinfezione mediante clorazione, ozonizzazione o trattamenti con raggi UV. Inoltre, il monitoraggio regolare delle acque reflue per la presenza di virus e altri patogeni può aiutare a prevenire la diffusione di malattie e a proteggere l’ambiente.