Burnout in corsia: 9 medici su 10 schiacciati dallo stress
30/05/2019
Stress da lavoro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto ufficialmente il burnout come una sindrome. Secondo Medscape per il 50% dei medici la sindrome influisce sulle cure ai pazienti.
I medici italiani sono i più stressati d’Europa: Consulcesi Club dà il via alla campagna social #BurnoutInCorsia per raccogliere le testimonianze dei camici bianchi.
All’indomani della decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha riconosciuto ufficialmente il burnout come una sindrome vogliamo condividere con i professionisti della sanità opinioni e storie per andare ad approfondire tutti quegli elementi individuali e oggettivi alla base della sindrome da burnout.
Si accendono così i riflettori su una situazione che mette a rischio la salute non solo dei camici bianchi ma anche dei pazienti, a causa della possibile compromissione delle performance cognitive dei medici dovuta all’eccesso di stress.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità World Health Organization (WHO) riconosce per la prima volta al #Burnout il…
Pubblicato da Consulcesi Club su Mercoledì 29 maggio 2019
I principali fattori di stress lavoro correlato e le loro conseguenze
Turni massacranti e eccessivo carico di lavoro – Eccessive ore lavorative e un eccessivo carico di lavoro specie nel periodo notturno inducono performance cognitive paragonabili a quelle che si hanno con un tasso alcolico di 0.4-0.5%. Aumenta inoltre il rischio di malattie cardiovascolari dell’operatore, si assiste a un peggioramento oggettivo delle performance cognitive e quindi ad un incremento del rischio clinico. Per il 34% dei medici il lavoro è troppo e alla lunga diventa insostenibile.
Basso turnover – Reparti duplicati e gestione di un carico di pazienti aggiuntivo per mancanza di personale, a cui spesso si uniscono inefficienze a livello di organizzazione e gestione del sistema.
Aumento delle incombenze burocratiche – Riduzione dell’autonomia del medico e aumento delle pratiche da sbrigare, spesso duplicate a seconda dei sistemi informativi, e accessorie rispetto alla pratica della medicina. Le pratiche burocratiche e l’aumento delle attività amministrative sono fattori percepiti in modo estremamente negativo da più del 59% dei medici.
Aspettative di salute – Aspettative crescenti ed esagerate da parte dei pazienti, che arrivano dal medico con false convinzioni e informazioni spesso trovate online. In seguito all’aumento delle denunce per malpractice, il medico si trova a mettere in atto pratiche di medicina difensiva che influiscono sul corretto e sereno esercizio della sua professione.
Nello specifico, secondo un’indagine multinazionale effettuata dall’European General Practice Research Network in 12 nazioni europee, i medici del Belpaese hanno un livello di stress quasi doppio (43%) rispetto alla media europea (22%). Per concludere, 9 medici su 10 considerano la propria professione particolarmente debilitante sotto il profilo psicologico.
Un problema da affrontare attraverso un’importante opera di sensibilizzazione ed empowerment all’interno della stessa classe medica: insieme al il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione proponiamo il corso FAD (Formazione a Distanza) “Stress lavoro correlato nelle professioni sanitarie”, il cui responsabile scientifico è la dottoressa Cinzia De Vendictis.