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Cambiamento climatico e salute: le nuove sfide per i camici bianchi

27/12/2023

Di fronte ai sempre più pesanti effetti del cambiamento climatico, i professionisti della salute sono chiamati ad affrontare sfide senza precedenti. Dalla gestione di maxiemergenze ed eventi naturali estremi, alle nuove paure che affliggono la popolazione, una nuova medicina fondata sul legame tra ambiente e salute si sta diffondendo

Cambiamento climatico e salute: le nuove sfide per i camici bianchi

Il cambiamento climatico costituisce la sfida più urgente del nostro tempo. L’innalzamento delle temperature medie, le ondate di calore, gli eventi meteorologici estremi e le variazioni nei modelli di precipitazione rappresentano solo alcuni aspetti di un quadro sempre più intricato di rischi per la sicurezza dei Paesi e il benessere della popolazione. Affrontare con urgenza il cambiamento climatico richiede un approccio integrato, che coinvolga governi, comunità locali, professionisti della salute e ricercatori. Accanto alla preparazione per la gestione delle emergenze e alla sensibilizzazione della popolazione sul legame tra ambiente e salute umana, è ormai chiara la necessità di politiche più incisive al fine di mitigare gli impatti sulla salute umana e costruire un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni a venire.

 

Se infatti, in Italia ma non solo, il dibattito pubblico sulla correlazione tra fenomeni meteorologici e cambiamento climatico ha visto per molto tempo, e non pochi, sostenere che le ondate di calore e le alluvioni “ci sono sempre state”, è sempre più chiaro che la questione non è il se, ma il quando, e il quanto. Come infatti ribadito anche dal World Weather Attribution “il cambiamento climatico non può causare un evento (nel senso binario del concetto di ‘causazione’), perché tutti gli eventi meteorologici sono causati da diversi fattori, tra cui, per via della natura caotica del tempo meteorologico, va incluso anche un elemento di casualità. Ma il cambiamento climatico può influire su quanto sia probabile che un evento si verifichi e sulla sua intensità. E può dunque influire sull’impatto che uno specifico evento meteorologico avrà sulle persone, sulle proprietà, e sulla natura”.

 

Eventi estremi, maxiemergenze e medicina dei disastri

 

Secondo quanto affermato di recente anche dalla SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale), “solo nei primi 6 mesi del 2023 i disastri ambientali registrati nel mondo hanno provocato perdite economiche per 184 miliardi di euro e ben 62mila vittime”. Parliamo di una media oltre 1 miliardo di euro di danni e 342 vittime ogni giorno, il dato più alto dal 2010. Nel lasso temporale compreso tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023, l’Italia da sola ha sperimentato un totale di 432 eventi climatici estremi di notevole intensità. Questi, che includono grandinate, nubifragi, trombe d’aria e altri fenomeni meteorologici avversi, hanno lasciato un’impronta significativa nel nostro Paese, traducendosi nell’arco degli ultimi 43 anni in oltre 22 mila decessi e stime di danni economici che superano i 100 miliardi di euro.

 

Durante eventi climatici e situazioni di grande emergenza, l’organizzazione dei soccorsi sanitari rappresenta uno dei fattori strategici e di prova di ogni sistema di assistenza territoriale. Da questa necessità prende piede la medicina d’urgenza o medicina delle catastrofi, campo in costante evoluzione che richiede la collaborazione di esperti provenienti da diverse discipline. Questo, attraverso l’implementazione di approcci innovativi, l’uso di tecnologie avanzate e una pianificazione adeguata, permette alla comunità medica di continuare a migliorare la sua capacità di risposta alle emergenze, garantendo cure di qualità anche nelle circostanze più difficili.

 

 

Il corso “Sistema integrato dei soccorsi in maxiemergenza” da 7.5 crediti ECM rappresenta un’introduzione alla gestione delle maxiemergenze sanitarie intra ed extra-ospedaliere, con l’obiettivo di formare i professionisti della salute sugli elementi necessari per una corretta programmazione e gestione di una macro emergenza. Il corso multimediale approfondisce quindi gli scenari di allerta e la gestione di questi attraverso un metodo semplice, modulabile, efficace e multiprofessionale applicabile in diversi scenari territoriali complessi, sia convenzionali, che NBCRe.

 

Per affiancare il Servizio Sanitario Nazionale nella gestione e coordinazione dell’ingente afflusso di feriti durante eventi climatici estremi e altre maxiemergenze, è stato sviluppato il PEIMAF, ovvero il Piano di Emergenza Interno per Massiccio Afflusso di Feriti. Questo piano è concepito per garantire una risposta organizzata ed efficace di tutti gli attori coinvolti nella catena dei soccorsi.

 

Come illustrato più approfonditamente nel corso “Il ruolo del PEIMAF nelle maxiemergenze, il PEIMAF svolge un ruolo cruciale nell’assicurare che medici, professionisti sanitari e gli altri soggetti in primis coinvolti nell’assistenza, possano rispondere in maniera adeguata alle molteplici sfaccettature e alle diverse fasi del soccorso. Il corso approfondisce quindi l’importanza di una pianificazione accurata delle risorse, la definizione di procedure chiare e condivise, nonché la creazione di un ambiente di coordinamento che favorisca una risposta rapida ed efficiente. Solo così, come ribadiscono gli esperti nel corso di formazione da 6.0 ECM, non solo è possibile fronteggiare il massiccio afflusso di feriti durante eventi straordinari, ma anche garantire una risposta omogenea e sinergica. Il corso ECM rivolto al personale medico-sanitario, partendo dall’analisi di elementi come, per esempio, la vulnerabilità in termini strutturali, di personale, materiale e tecnologie disponibili, e la massima capacità recettiva, ha l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari per sviluppare e attuare un PEIMAF efficace.

 

L’impatto sulla psiche del cambiamento climatico

 

Il cambiamento climatico, oltre a mettere in serio rischio la stabilità del nostro pianeta, sta emergendo come una crescente minaccia per la salute mentale. Sempre più spesso, la sofferenza dell’esperienza diretta del trauma dovuto a un disastro ecologico o il timore per gli effetti dei cambiamenti climatici, alimentati da rabbia e frustrazione per le risposte inadeguate dei governi, si trasformano in un vero e proprio malessere psicologico, anche molto intenso.
L’eco-ansia, termine ormai entrato nell’uso comune, denota l’ansia e lo stress emotivo derivante dalla consapevolezza dei problemi ambientali e delle minacce connesse al cambiamento climatico. Un sentimento, come raccontano sempre più indagini ed esperti, in rapida diffusione anche in Italia, a partire dalle fasce della popolazione più giovani.

 

In questo scenario, Consulcesi continua ad arricchire il suo catalogo FAD di proposte formative sul tema del benessere mentale. Tra questi Eco-ansia: effetti del mutamento climatico sul benessere psicologico” è dedicato alla valutazione critica e al riconoscimento delle complesse dinamiche psicologiche legate agli impatti ambientali. L’obiettivo del corso, in formato ebook e da 3.0 crediti ECM, è quello di fornire ai discenti le conoscenze necessarie per identificare le risposte emotive e cognitive associate agli eventi climatici estremi, nonché di progettare e implementare strategie di adattamento psicologico al contesto ambientale in mutamento.

 

Accanto a questo, il corso “Covid-19. Psicosi e ipocondria, la gestione delle nuove paure”, partendo proprio dall’esperienza della pandemia, approfondisce ulteriormente come la mente umana sta affrontando il cambiamento climatico e le maxiemergenze. La formazione, in formato ebook e da 2.0 crediti ECM, ha l’obiettivo di fornire ai professionisti della salute le strategie comunicative che gli permetteranno di gestire correttamente i vari profili individuali per migliorare compliance e salute dei pazienti, anche in una situazione, come quella pandemia, in cui psicosi, paure ed ipocondrie possono diventare difficili da disinnescare.

 

Se la medicina integrata e la gestione delle emergenze sono le chiavi per costruire un futuro più sicuro e sostenibile per le generazioni a venire, la formazione continua e l’adozione di politiche sostenibili emergono come pilastri fondamentali. Affrontare il cambiamento climatico e i suoi impatti sulla salute umana in modo efficace richiede un impegno globale che coinvolga governi, professionisti della salute e la società nel suo complesso.

 

Fabiola Zaccardelli, BA (Hons) Journalism, University of Westminster