Cambio attività sanitaria, come conservare la copertura assicurativa per i fatti pregressi?
04/10/2017
Se un medico decide, per scelta o per necessità di forza maggiore, di cambiare il tipo di attività sanitaria svolta, come può muoversi per mantenere la stessa copertura assicurativa anche per i fatti pregressi?
È un problema che molti operatori sanitari italiani si ritrovano ad affrontare almeno una volta nella propria vita.
Ma se un medico del Servizio sanitario nazionale che opera in libera professione ha scelto di limitare quest’ultimo suo impegno alla sola attività ambulatoriale, riservando quella chirurgica all’area ospedaliera, come può rapportarsi all’assicuratore?
Stipulando una nuova copertura assicurativa che avrà come oggetto l’effettiva attività sanitaria, questa avrà il medesimo profilo anche per i fatti pregressi. Ciò significa che l’efficacia retroattiva della copertura sarà limitata alla sola attività ambulatoriale, creando un buco di tutela assicurativa relativamente ai fatti pregressi di natura chirurgica. Tuttavia, si tratta di un problema superabile.
Tutto quel che c’è da fare è negoziare con la compagnia l’emissione di un’appendice alla polizza nella quale si prenderà atto che l’attività chirurgica sarà limitata – a partire da una determinata data – all’area del servizio SSN, mentre l’attività libero professionale avrà un profilo ambulatoriale senza alcuna attività invasiva; la copertura retroattiva – fino ad una determinata data – sarà comunque valida anche per l’attività chirurgica.
Questa appendice, ovviamente, comporterà un modesto aumento del premio, comunque inferiore a quanto, nel complesso, pagato in precedenza. Agendo in questo modo verrà però risolta la questione della garanzia retroattiva. Verrà inoltre chiarito che la copertura assicurativa relativa all’attività chirurgica per il Servizio sanitario nazionale resta efficace.
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