Godersi la pensione lavorando. Cosa fare con l’assicurazione?

Pensione: desiderata da molti, temuta da alcuni.

Lasciare l’attività svolta per tanti anni e ritrovarsi, da un giorno all’altro, senza il lavoro di una vita effettivamente può far paura. Anche se quando si lavora ci si promette che una volta in pensione si faranno tutte quelle attività che non si ha mai tempo per svolgere.

Di fatto, si finisce per continuare a svolgere quell’attività che ci ha accompagnato per la maggior parte della vita. Ecco quindi che un medico che per quaranta anni ha lavorato in ospedale, all’approssimarsi della pensione, può continuare a desiderare di lavorare, sentirsi utile per la società e aiutare il prossimo.

Ma in questo caso, come si fa con l’assicurazione? Il medico, per essere adeguatamente protetto, dovrà stipulare una nuova polizza di responsabilità professionale.
Probabilmente, questa polizza avrà un premio modesto perché, una volta in pensione, raramente si svolgeranno attività chirurgiche altamente rischiose.

D’altro canto l’assicurazione, una volta che la Legge Gelli sarà completamente operativa, dovrà essere a carico della struttura socio sanitaria in cui si andrà a svolgere la propria attività.

Per quanto riguarda l’assicurazione per colpa grave, stipulata durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, che ha quindi protetto il medico prima della pensione, bisogna comunicare al proprio assicuratore la nuova situazione, e quindi la quiescenza, chiedendogli l’accensione della garanzia postuma.
Questa garanzia è infatti importante per essere tutelati, anche in caso di richieste di risarcimento giunte dopo il pensionamento, per eventi accaduti durante l’attività professionale. La garanzia dura cinque anni, tanti quanti il termine di prescrizione stabilito per l’azione di rivalsa per danno erariale. Le condizioni di alcune polizze prevedono il versamento di un premio aggiuntivo per ottenere questa ulteriore garanzia. Condizione necessaria per sistemare dal punto di vista della tutela assicurativa la propria attività presso il Servizio sanitario nazionale.

Seguite queste semplici accortezze, ci si potrà godere in tranquillità un periodo importante della vita che dovrebbe essere privo di ansie, timori e angosce.

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