In base alle direttive europee, dal 1993 il corso triennale di Medicina generale è equiparabile in tutto e per tutto a quelli di specializzazione medica. Condividono infatti le stesse regolamentazioni in merito a orari, turnazioni ed esclusività, comportando un impegno a tempo pieno con obbligo di frequenza che non consente lo svolgimento di attività lavorative esterne.
Tuttavia in Italia, dal punto di vista fiscale e assicurativo, vi è una disparità di trattamento tra i medici che svolgono il corso di Medicina generale e quelli che svolgono un corso di specializzazione. Sebbene entrambi percepiscano una borsa di studio, solo i primi sono tenuti a pagare l’IRPEF sulla stessa e a sostenere le spese per la copertura assicurativa.
Aderendo all’azione collettiva è possibile ottenere fino a 150.000 euro dallo Stato. Una somma a titolo di risarcimento che comprende la differenza retributiva tra la borsa di studio percepita rispetto ai medici frequentanti altre scuole di specializzazione dal 2006, la tassazione IRPEF non dovuta, i contributi e l’assicurazione.