L’accesso alla facoltà di Medicina, al corso di formazione specialistica in Medicina generale e alla scuola di specializzazione è regolato dal numero chiuso. Un sistema di selezione, spesso viziato da irregolarità, che non tiene conto della drammatica carenza di camici bianchi nel nostro Paese. Per questi motivi è possibile contestare la graduatoria, fare ricorso al TAR e ottenere subito l’accesso ai corsi.
Mai come negli ultimi anni lo svolgimento del test d’ingresso alla facoltà di Medicina è stato viziato da manifeste irregolarità, puntualmente denunciate dagli studenti. Ecco perché è possibile contestare la graduatoria e fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) chiedendo l’accesso immediato ai corsi presso il proprio ateneo e il risarcimento del danno fino a 10.000 euro.
Il sistema a numero chiuso che regola l’accesso al corso di formazione specialistica in Medicina generale è spesso viziato da manifeste irregolarità, oltre a non tener conto, per i pochi posti messi a disposizione, del fabbisogno nazionale. Ecco perché gli aspiranti medici di base possono contestare la graduatoria e fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) chiedendo l’accesso immediato al corso.
L’accesso alla scuola di specializzazione è regolato dal numero chiuso, che rappresenta per tantissimi una vera e propria incognita che pesa sul loro futuro e li lascia spesso sospesi, impossibilitati a portare a termine il percorso formativo scelto. Per accedere alla scuola è possibile contestare la graduatoria e fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.